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Recensione di Marcello Bonati a "Fuoco e gelo"


Roger Zelazny, FUOCO E GELO (Frost and Fire, '89), Urania n. 1l99, Mondadori, '93 (trad. di Delio Zinoni), 191 pagine-5000 lire


È, questa, la terza antologia personale di Roger Zelazny, dopo "The Unicom Variation", '83 (1) e "La montagna dell'infinito" (The Doors of His Face, the Lamp of His Mouth and Other Stories, '71) (2).

Due racconti premi Hugo, uno sicuramente inedito, due saggi, più i rimanenti, sempre all'altissimo livello a cui ha ben abituato.

-"Permafrost" (Permafrost, '86) (3) - vincitore del premio Hugo '87, è una bellissima storia, metaforica, sull'eterno conflitto fra i sessi; qui i! fatto è esplicitato con un incontro/scontro fra L'uomo conquistatore, qui, estremizzato, un colonizzatore spaziale, e Gaia, la Madre Terra, qui un'antica compagna di lui, conservatasi nei ghiacci del pianeta in cui si svolge l'azione.

"Loki 7281" (Loki 7281, 86) - breve racconto umoristico. in cui si immagina un complotto del computer degli scrittori di fantascienza finalizzato ad impossessarsi dei loro scritti, per rivenderli completamente rimaneggiati e migliorati.

-"Canto di morte" (Deadsong, ‘85) - essendo stato originariamente concepito per essere un saggio, questo racconto ha una struttura decisamente anomala, è una specie di ibrido, come lo definisce l'autore stesso nella prefazione.

Vi è infatti una lunga parte che, essendone a conoscenza, si capisce perfettamente essere il saggio originale, solo lievemente modificato; ma Zelazny non ha certo fatto un lavoro raffazzonato; attorno a questo nucleo originario ha saputo costruire una trama davvero avvincente, e come al solito, densissima di pathos.

Qui si ribadisce in maniera, appunto, molto poetica, quel concetto che noi conosciamo molto bene dell'estrema difficoltà di approccio con degli alieni, nel caso li si incontrasse, nella versione accentuata, di alieno non antropomorfo, anzi, una forma di vita completamente diversa dalla nostra; tipo "Solaris", per intenderci.

-"Berserker sorpreso" (Itself Surprised, '84) - i Berserker sono, come forse saprete, delle armi cibernetiche aliene sulle quali è incentrata una serie di romanzi di Fred Saberhagen, il quale ha pensato ad un'antologia di racconti di altri scrittori di Sf incentrata su di essi.

Zelazny ne ha costruita una discretamente avvincente. In cui un equipaggio non militare umano si imbatte in uno degli ultimi Berserker del Popolo Rosso, una razza annientata dai Costruttori secoli addietro.

-"Sangue di giornata" (Dayblood, '84) - short story anche questa tenuta su di un divertente tono umoristico, una parodia della figura del vampiro.

-"Come costruire un romanzo di fantascienza" (Construting a Science Fiction Novel, '84) - Zelazny ha voluto inserire anche un breve saggio, in questa antologia, ed è semplicemente un articolo in cui racconta le tecniche che ha usato nel comporre il suo romanzo "Eye of Cat".

-"Le bande di Titano" (The Bands of Titan, ''86) - breve racconto scritto originariamente gratuitamente quale condizione per poter partecipare ad una convention, è un'ennesima variazione sul tema del primo contatto.

-"Mana dal cielo" (Mana from Heaven, '84) - racconto lungo, l'unico dell'antologia, è un buon fantasy in cui si narra di un duello magico fra due Maghi, due dei pochissimi che sono sopravvissuti alla scomparsa della magia dal mondo: "Un discendente diretto degli antichi maghi di Atlantide" (pag. 90), dice uno di questi, il protagonista. che, in qualche modo ricorda un pç quello del ciclo di Ambra.

-"Re della notte" (Night Kings, '86) - buon racconto, in cui assistiamo ad uno scontro alla "Highlander" fra Male e Bene, rappresentati da un Oscuro Signore e... l'esercente di un negozio di oggetti magici.

-"L'ultimo eroe" (Quest's End. '87) - breve, buon fantasy in cui si racconta di uno scontro magico dalla portata cosmica, con un po' di ironia verso questo vezzo della fantasy contemporanea.

-"24 vedute del monte Fuji. di Hokusai" (24 Views of Mt. Fuji. by Hokusai, '85) - racconto lungo vincitore di un premio Hugo, davvero notevolissimo; è strutturato in 23 brevi capitoletti, ognuno rifacentesi a una delle tavole di un lavoro di Katsushika Hokusai, pittore giapponese (1760-1849); i primi e gli ultimi riguardano più direttamente il viaggio iniziatico della protagonista, mentre alcuni centrali raccontano dell'entrata in una sorta di rete alla cyberpunk del suo uomo, che vanno poi a convergere col viaggio in quelli finali.

Filosofia orientale, cyberpunk. e la solita ricerca linguistica di Zelazny creano un amalgama davvero splendido.

-"Fantasy e fantascienza: l'opinione di uno scrittore" (Fantasy and Science Fiction: A Writer's View, '85) - è il: "... discorso che ho tenuto all'apertura della Settima Conferenza Annuale sulla Fantasy e la Fantascienza all'Università della California nel 1985..." (Zelazny, introduzione, pag.177), in cui l'autore discorre sul fatto che, nelle sue opere. Sf e fantasy siano in molte occasioni frammiste tra loro, arrivando a dire: "Da un certo punto di vista quello che scrivo suppongo sia science fantasy..." (pag. 180).

Come. abbiamo visto, i lavori contenuti in questa antologia sono davvero buoni; da una lettura di un libro di Zelazny si esce con la sensazione positiva di soddisfazione di un'ottima lettura, ma con quella negativa di comprendere quanti pochi siano, in effetti. gli scrittori di Sf che la sappiano dare.

Se nelle nuove generazioni sorgesse un nuovo Zelazny, un nuovo Delany, un nuovo Lafferty. sarebbe una cosa davvero importante per l'Sf, per il momento ciò, mi sembra, non è avvenuto.

(1) - ed. Simon & Schuster/Timescape, '84: 20 racconti e 2 saggi, tra cui Dismail Light, World of If, maggio '68; Il boia torna a casa (Home is the Hangman, Analog, nov. '75), I premi Hugo '76-'83, Grandi opere 10, Tascabili super omnibus 2, Nord; The Changeling, da cui Il segno del drago, I libri di fantasy n. 4, Fanucci; L'affare san Giorgio (The George Business,’80), Nova Sf".n. 3, Perseo libri; My Lady of the Diodes, e quello omonimo

(2) - Futuro n. 48, Fanucci, 79

(3) - premio Hugo '87; compreso anche in I premi Hugo '84-'90, Grandi opere 20, Nord, trad, R. Botter Pierangeli






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