Recensione di Marcello Bonati a "Il signore di Rondoval"
Il signore di Rondoval (Madwand, ’81), di Roger Zelazny, "I libri di fantasy" n. 10, ed. Fanucci, ’96, traduzione di Elena Gigliozzi, 247 pagine, 20.000 £
Ottimo, come così ben ci ha abituati Zelazny, questa seconda parte di questo altro ciclo fantasy, che è apparso fra la prima e la seconda tetralogia di quello, che ha avuto un così enorme successo, di Ambra, che fa da seguito a "Il segno del drago" (Changeling, ’80) [1].
Ancora una volta, infatti, Zelazny riesce a darci, per mezzo di una, anche, avvincente trama nella migliore tradizione fantasy, un’altra dimostrazione del livello davvero eccelso della sua padronanza di tecniche narrative di ogni genere.
Infatti, ad un determinato livello di lettura, lo si può leggere, anche, come se fosse, o potesse essere, un qualche, appunto, magico manuale di lettura/scrittura.
Dà i ritmi, segna i cambiamenti di prospettiva, in maniera tale che, appunto, ad un determinato livello di lettura, li si possono cogliere.
C’è, infatti, in sottofondo, anche un parlare diretto al lettore.
La trama, in sé, non è niente di più che una buona trama fantasy, e, penso, possa anche essere, probabilmente, ben congegnata, vista l’abilità del Nostro; ma, sinceramente, io l’ho seguita poco.
Di buono, anche, ci sono moltissime descrizioni di paesaggi, quasi sempre veramente originali, nelle quali Zelazny dà, ancora una volta, dimostrazione di essere, anche, il gran creatore di atmosfere che lo sappiamo essere.
Di negativo, a mio parere, invece, ci sono le troppo descrizioni di duelli, ad esclusione di quelli magici, che risultano, in fondo, gradevoli; sono quelli, per così dire, di scazzottate, che, a me, proprio non piacciono.
Zelazny le descrive nel dettaglio, mostrando, certo, un’ottima conoscenza del corpo umano e della sua mobilità, ma, mi è parso, insistendovi un po' troppo.
Per concludere, il finale lascia ampiamente intendere che non è certo, questo, l’ultimo, di questo ciclo, che, poi, di solito, sappiamo, sono composti almeno, appunto, da tre romanzi, ma che Zelazny spesso ha portato a comprenderne cinque.
[1] "I libri di fantasy" n. 4, ed. Fanucci, ’94; edizione originale, (Ace Books, ’81), edizione rilegata a tiratura limitata (Phantasia Press), con "Il segno del drago", in "Wizard World", ’89, 3° nel febbraio ’82 tra i trade più venduti
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