Recensione di Marcello Bonati a "L'isola del drago"
L'isola del drago (Theanu: the Last Book of Earthsea, '90, edizione originale (MacMillan Atheneum, '90), traduzione di Riccardo Valla, "La gaia scienza" n. 366, ed. Longanesi, '92, 234 pagine, 26.000 £, e "Teadue" n. 30, ed. Associati, '95
Con questo romanzo la Le Guin a voluto dare un seguito alla sua trilogia di Earthsea (1).
È, questo, uno dei migliori cicli di fantasy che siano mai stati scritti, decisamente anomalo all'interno del genere, in cui non ci si presentano le solite interminabili ripetizioni degli stanchi stilemi che ormai lo connotano, cosa che solamente una scrittrice veramente dotata come la Le Guin poteva saper fare.
Questo romanzo non delude certamente; vi si racconta di Tenar, una vecchia strega, e di Theanu, una bambina a cui è stata fatta una cosa orribile, che la deturperà per il resto della vita.
Ed è proprio su questo feeling che, più che altro, è intessuto il racconto; si cercano i modi di guarire la bambina, la si cerca di educare, si cerca di insegnarle i Poteri...
C'è anche Ged, il ragazzo-Mago al centro della prima trilogia, ma qui senza più alcuno dei suoi poteri.
Davvero buono, è senz'altro da consigliarsi sia a coloro che avessero letto la trilogia sia a quelli che non l'avessero fatto; questi ultimi, credo, sarebbero certamente invogliati ad andarsi a cercare i primi tre!!
Con questo romanzo la Le Guin ha vinto il suo quarto premio Nebula.
(1) vedi "Intervista con Ursula Le Guin", di Jonathan Ward, "Robot" n. 6, ed. Armenia, '76, pag. 38, la mia recensione, "The Dark Side" n. 1/'83, pag. 63, e quella di Errico Passaro, "L'eternauta" n. 86, ed. Comic art, pag. 37
Altri contributi critici: recensione di Roberto Riva, "Klatuu" n. 29, '92
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