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Inside Star Trek, Log & Log Plus


di Anna Maria Bonavoglia


L’"Inside Star Trek", organo interno delle Star Trek Italian Club, era nato nel 1986, qualche mese prima della fondazione "ufficiale" del Club. I primi numeri, esattamente dall'l all'8, non erano fanzine nel vero senso del termine, ma dei bollettini interni che si scambiavano tra loro quegli appassionati che di lì a poco avrebbero dato, ufficialmente, vita allo STIC.

All'epoca Internet era un sogno li là da venire (anche se egregiamente descritto da Asimov con il suo Multivac) e uno strumento come l'Inside si rivelava prezioso per gli appassionati di "Star Trek", letteralmente affamati di notizie, foto, novità, libri. L’"Inside Star Trek", che aveva periodicità bimestrale, per l'appunto cercava di soddisfare le esigenze dei soci del Club. Curato dai Soci Fondatori dello STIC, talvolta coadiuvati da altri soci, amici e parenti "solidali" l'Inside raccoglieva non solo tutte le notizie e le novità che si riusciva a sapere da quell'estero all'epoca così lontano, ma anche narrativa, lettere dei soci, analisi dei personaggi e dei vari episodi, resoconti vivacissimi e interessanti delle Sticcon, le convention annuali del Club. Non era raro, all'epoca - sembra di parlare di eoni fa e in realtà sono poco più di una dozzina - leggere lettere di neo soci che avevano conosciuto il Club attraverso articoli sui giornali, che si dichiaravano sorpresi che potesse esserci qualcun altro, in Italia, appassionato di quella serie 'con il tizio con le orecchie a punta.' L'Inside come punto di incontro di appassionati - magari quelli che mai e poi mai avrebbero potuto, né mai hanno potuto partecipare a una Convention - per incontrare altri con i loro stessi interessi, e quindi avere finalmente la possibilità di scambiare idee e opinioni su un argomento tanto caro e amato. L'Inside come palestra per imparare a confrontarsi, a collaborare con qualcosa di nuovo attingendo alle proprie conoscenze specifiche, scambiandole con gli altri, a organizzarsi incontrandosi tra soci delle stesse zone geografiche.

Adesso questo compito, a mio parere, può essere equiparato a quello delle Mailing list, sicuramente più rapide e immediate. Ma allora, dove la "solitudine" era veramente pesante, soprattutto per chi era confinato in situazioni sociali soffocanti o in piccoli centri geografici, l'Inside era veramente una porta sullo Spazio. E nonostante la scarsezza di mezzi, era sempre curatissimo, e cercava di ottenere sempre il meglio sia come qualità del materiale pubblicato, che come realizzazione di stampa e di grafica. Lentamente, e col crescere del numero di soci e di collaboratori, l'Inside è diventato uno strumento ancora più raffinato, ospitando non solo le lettere dei soci, i loro commenti, una pagina di piccoli annunci per lo scambio di materiale, ma anche numerose e varie iniziative gestite dai soci stessi, dall'istituzione delle pagine per il Senato delle Razze a quelle dell'Accademia della Flotta, una sorta di gioco di Ruolo di grande impatto sui soci, diventando un'eccellente rivista semi professionale.

In tempi recentissimi, poi, lo STIC ha avuto l'ufficializzazione della Paramount, e l'Inside, di conseguenza, è diventato una vera e propria rivista "professionale" bollettino ufficiale della Paramount stessa. Conservando però, all'interno delle pagine, una speciale sezione dedicata e riservata esclusivamente ai soci, contenente quelle piccole grandi rubriche che in tanti anni intere generazioni - e proprio il caso di dirlo - hanno imparato ad amare e di cui difficilmente avrebbero fatto a meno.

I "Log", ideati e creati a breve distanza di tempo dall'Inside, e in seguito i "Log Plus", tendevano a soddisfare ulteriormente, e in maniera diciamo corposa e più sostanziosa, questo bisogno di tutto, targato "Star Trek". Curati totalmente dagli infaticabili Soci Fondatori - dall'ideazione all'impaginazione, alla redazione e alla traduzione dei testi, alla realizzazione dei disegni e delle cornici (e anche all'anticipo da versare allo stampatore) - i "Log" avevano una periodicità semestrale, ed erano sia monografici che di genere vario. Erano molto voluminosi, dalle 280 pagine fino al top, toccato dal n. 4, monografico dedicato a Vulcano, che superò le 400 pagine.

Contenevano saggistica, poesie, e tanta narrativa, che all'epoca era molto richiesta dai soci. Sull'Inside, infatti, per motivi di spazio, non era possibile pubblicare - e nemmeno sempre - più di un racconto breve: veramente troppo poco per soddisfare la fame di avventure di quel periodo.

Di libri "ufficiali" in lingua italiana c'era poco o niente, e non tutti i soci e i fan erano in grado di leggere i libri in inglese.

Libri che tra l'altro non erano di facile reperibilità in Italia. All'inizio il materiale in lingua italiana era poco, di solito prodotto dai Soci fondatori stessi. Tutto il resto erano racconti tratti da fanzine straniere, appositamente tradotti (ovviamente dopo il formale consenso degli autori, che in genere richiedeva parecchi mesi a causa della lentezza di quella che oggi si chiama snail mail). In seguito e anche grazie all'apporto di eccellenti racconti inviati dai soci ai concorsi letterari banditi dallo STIC, il rapporto tra materiale straniero e materiale autoprodotto variò sensibilmente, offrendo ai lettori dei veri e propri pezzi di bravura, totalmente made in Italy. Stesso dicasi per le poesie, alcune delle quali dei veri gioielli.

Anche i "Log Plus" nacquero per soddisfare il desiderio di narrativa dei soci e dei fan, infatti furono esclusivamente dedicati ai racconti, senza parti dedicate alla saggistica, e anche in questo caso la maggior parte dei testi pubblicati erano creati sia dai soci fondatori che dai soci del Club.

Sia i "Log" che i "Log Plus" ebbero grande successo tra i soci, che non solo potevano leggere nuove avventure dei loro beniamini, ma anche avevano la... soddisfazione di leggere materiale creato appositamente da soci come loro per soci come loro... Alle figure amatissime di Spock, Kirk e McCoy si vennero presto ad affiancare quelle nuove, sconosciute ai più ma familiari a chi aveva avuto la possibilità di conoscerle all'estero: i nuovi eroi di "Next Generation", che divennero protagonisti della seconda grande stagione di "Star Trek" e ovviamente dello STIC. E poi fu il turno di "DS9", e infine di "Voyager", con la particolarità che i nuovi personaggi e le nuove storie non scacciarono mai quelle precedenti, ma vi si affiancarono, perché se ogni generazione ha avuto e avrà il proprio "Star Trek", così le generazioni di soci STIC hanno avuto e avranno i loro eroi. Quelli cresciuti con loro, creati apposta per loro.

A guardare indietro, una testimonianza di un'epoca indimenticabile, di passione e di entusiasmo, che ha lasciato un'impronta indelebile in chi l'ha vissuta. In prima persona o dietro le quinte.






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