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Articoli Vecchi

Area Riservata
Un incompetente


di Roberto Del Piano


Catalogo generale (?) della fantascienza in Italia

a cura (?) di Gianni Pilo

Casa Editrice (?) Fanucci - pag. 475, formato gigante, Lire troppe


È col dente avvelenato che ho infilato il foglio nel rullo della macchina da scrivere: non lo avrei fatto con tanta cattiveria se fossi stato convinto che questo massiccio assemblaggio di carta e caratteri di stampa era solamente una «patacca» ed il responsabile un incompetente.

Ma non è così: il tutto è condito, e questa volta ne sono convinto al di là di ogni ragionevole dubbio, anche da una massiccia dose di mala fede.

Il punto che mi tocca è questo: Un'Ambigua Utopia, pessimo discreto o eccelso prodotto che sia, è comunque (e lo è sempre stata), una rivista di fantascienza. All'inizio a livello di «fanzine», d'accordo, anche se la definizione ripugna e comunque rimane inadeguata, dopodiché, a partire dal '79, è diventata una vera e propria rivista, distribuita più o meno bene - ma distribuita - nelle librerie e nelle edicole di tutta Italia.

Nell'introduzione Pilo precisa di aver menzionato solo la saggistica «titolata» (oh, beata ambiguità) e noi non avanziamo certo la pretesa che la saggistica pubblicata su UAU meriti tale gratificazione. Ma la narrativa? possibile che in buonafede il nostro amico non abbia mai sospettato l'esistenza di UAU? Che non sappia nulla di noi?

Il nome dell'editore e quello dei presentatori - De Turris e Fusco, cari, proprio loro - fa nascere nel nostro cuore il più ovvio dei sospetti.

Nel caso comunque improbabile che l'ipotesi benigna, sia quella giusta, elenchiamo per la completezza dell'informazione e per conoscenza di Gianni Pilo l'elenco della narrativa da noi pubblicata nei numeri comparsi in edicola, limitandoci a quelli apparsi prima del giugno '79, data alla quale si ferma la compilazione:

- Abate Marco: Liel - UAU 2/79 marzo/aprile

- Fontana Jean Pierre: Caccia alla volpe - UAU 2/79 marzo/aprile

- Miglieruolo Mauro Antonio: I mutanti e la crisi - UAU 1/79 gennaio/febbraio

- Rogoz Adrian: L'altare degli dei stocastici - UAU 1/79 gennaio/febbraio

- Valle Bruno: Un pugno di limatura di ferro - UAU 1/79 gennaio/febbraio

Consoliamoci: siamo esclusi dal «gotha», ma non siamo gli unici. C'è un'altra rivista che è stata bandita dal catalogo, e probabilmente c'è una sottile ironia in questo accoppiamento ghettizzante: l'altra rivista risponde al nome di Fantasex ...

E adesso a noi due, Gianni Pilo: ho detto che sei un incompetente, e lo ribadisco, e dico anche che ritengo il suo volumaccio una ignobile cialtroneria. Non temo le conseguenze di quello che dico, anche perché dimostrare che quanto asserisco è vero è di una facilità addirittura risibile.

I tuoi padrini, nella presentazione, dicono che per fare un lavoro come quello che hai sottoscritto occorre non solo essere una persona fuori dal comune, ma possedere almeno una macchina del tempo. Specialmente per uno come te che ha già così tanti interessi: dal collezionare bottiglie di whiskey piene (ma c'è ancora gente così imbecille?) a tutta un'infinità di congerie di ciarpame che va delle pubblicazioni di Sf alle automobili. Quelle vere, sì, e il poverino deve «limitarsi» in quest'ultimo hobby.

Orbene: io, nel giro di due ore - appena due ore, caro - seduto davanti al televisore, per pura curiosità e tanto per divertirmi un po' alle tue spalle, ho preso la prima sezione del tuo catalogo e ho provato a vedere quante deficienze (questa volta nel senso del verbo latino deficere) riuscivo a scoprire.

E così a titolo esemplificativo, ti cito solo alcune tra quelle che ho trovato senza approfondire la ricerca e sorvolando comunque sui metodi di compilazione e di suddivisione alcuni dei quali sono assolutamente gratuiti, incomprensibili e/o scorretti (dal punto di vista tecnico ovviamente).

Cominciamo con:

- Amis Kingsley: Nella tua beata ingenuità sarai certamente convinto che un saggista non può essere anche narratore contemporaneamente. Quindi secondo te esiste un Amis Kingsley saggista (pag. 18) e un Kingsley Amis narratore (pag. 108).

- Benoit Pierre. L'Atlantide cos'è? Cappa e spada? (ed. Garzanti)

- Cooper Merian C. King Kong è anche un romanzo (Longanesi)

- Crepax Guido. L'astronave pirata, invece, è un fumetto. Non un romanzo come tu credi (cfr pag. 59)

-Dneprov Anatolij. Gli scrittori di Sf sovietici sono pallosi al massimo, ne do atto. Ma era perlomeno il caso di scorre l'indice del volume La formula dell'immortalità (Rizzoli), per scoprire che oltre al romanzo breve che dà il titolo alla raccolta ci sono altri 7 racconti. Oppure la mia è un'edizione ucronica?

- Finney Jack. Gli hai attribuito uno dei capolavori della letteratura fantastica che non è suo. Il vero autore è Charles G. Finney ed il capolavoro si chiama Il circo del dott. Lao (ed. Nord)

- Hoyle Fred Geoffry. È una questione di anagrafe quella che ci preoccupa qui. Fred è il padre, Geoffrey il figlio. Hai fuso forse le due generazioni per risparmiare spazio?

- Lippi Giuseppe. Ma come, al buon Lippi neghi la compartecipazione in uno dei suoi rari exploit narrativi? Con l'amico Curtoni ha infatti pubblicato un racconto a 4 mani. Si chiama Non ho bocca e voglio bere (Robot Spedale n. 6)

-Moore William. Chi era costui? Il coautore con Avram Davidson del romanzo Joyleg? Tutto sbagliato: quello vero si chiama Ward, non dirmi che non lo conosci.

-Robert Keith. Questa è la più incredibile: secondo te avrebbe scritto fra le altre cose anche Eco nel tempo (Cosmo Ponzoni 62). Beh, l'hai fatta proprio grossa. Il viero autore di Eco nel tempo, sotto lo pseudonimo di Lyonel Roberts - queste quasi/omonimie, che scocciatura - è il povero Lyonel Fanthorpe. Altro che new wave...

- Szilard Leo. La voce dei delfini. (Feltrinelli). Per il sig. Gianni Pilo si tratta di ittiologia, non di Sf.

- Waldrop Howard. Questa è una segnalazione proprio cattivella, ma visto che ti vantavi di essere completo ed esatto... Bè, sul n. 34 di Robot c'è un racconto, Gli uomini della Greywater, che il buon Howard ha scritto insieme a George Martin. Però se tu invece di leggerla la Sf, la allinei con cura negli scaffali della biblioteca per la gioia dei posteri, probabilmente non te ne sei accorto.

Basta così, stendiamo un velo pietoso. A disposizione di Gianni Pilo comunque conservo la chilometrica minuta degli errori che ho trovato.

Gliela darò volentieri, affinché mediti. Senza rancore, certo, ma non farlo mai più sai, Gianni, se no ti faccio tottò sul culetto...


A rivista già composta abbiamo ricevuto una lettera di Pilo, che troverete nella rubrica della posta.


Caro Bulgarelli,

                            faccio seguito a quanto già detto a Caronia a Stresa, circa il Catalogo Generale della Fantascienza.

Per tracciare il «cursus» di questo benedetto Catalogo, ti dirò che a settembre dello scorso anno siano andati in fotocomposizione con la previsione di uscire per la fine dell'anno. In funzione di questo fatto l'Editore aveva spedito le famose cedole di prenotazione chiedendo il versamento anticipato di L. 10.000. Il fotocompositore, di sua iniziativa, in prima battuta, era andato direttamente in pellicola, ossia aveva preparato già le pellicole delle pagine per la stampa.

A questo punto, e per essere esatti verso la fine di ottobre scorso, l'Editore viene colpito da una serie d'infarti che lo tengono lontano dalla casa editrice sino alla fine di gennaio di quest'anno.

Nel frattempo il fotocompositore mi aveva fatto recapitare le bozze delle pellicole sulle quali io avevo riscontrato 876 tra errori ed omissioni, oltre a tutto un gruppo di schede che, non pronte al momento della consegna di tutto lo schedario o perché incomplete, o perché ancora non potute da me reperire, non erano ancora state da me consegnate, riservandomi di fare ciò in occasione della correzione delle bozze. Intanto eravamo giunti ai primi di febbraio di questo anno, e a Fanucci, che nel frattempo era rientrato, il fotocompositore aveva chiesto altri tre mesi e mezzo di tempo per poter effettuare le correzioni e gli inserimenti che io avevo richiesto: posto di fronte a questa eventualità di un ulteriore ritardo di altri tre mesi e mezzo (che avrebbe inevitabilmente fatto scivolare la stampa del Catalogo verso giugno, e quindi, di conseguenza, ai primi dell'autunno), e considerato il fatto che presso l'Editrice c'erano quotidianamente decine e decine di telefonate di persone che avevano prenotato da mesi il Catalogo sborsando le famose 10.000 lire, Fanucci decise di andare in macchina così come erano le pellicole al momento, facendomi presente che avrei avuto modo di effettuare tutte le correzioni che avessi voluto sul primo aggiornamento (secondo volume), la cui uscita è prevista verso la fine del prossimo anno.

Quindi, se da un lato è andato incontro alle richieste degli appassionati eliminando degli ulteriori tempi d'attesa, d'altro canto è andato a scapito della precisione dato che non è stato possibile effettuare la correzione delle bozze.

Ed ecco quindi il motivo per il quale non sono riportati i saggi, gli articoli e la narrativa presenti sui numeri di Un'Ambigua Utopia, oltre a quelli riportati su Adventure Flash, Saturnia Adventure, un numero di Alternativa, un numero del Re in Giallo, e diversi altri che, non mi dilungo qui ad elencare, ma che puoi facilmente riscontrare scorrendo il Catalogo.

Lungi quindi anche solo il sospetto che l’omissione concernente Una Ambigua Utopia fosse voluta, perché, anche se avessi nutrito idee in contrasto con quelle portate avanti dal Collettivo (e così non è), avrei ritenuto concettualmente cretino cercare di eliminare dette idee non includendole nel Catalogo (che forse, fare lo struzzo serve a qualcosa?).

Ho quindi tenuto a chiarirti quanto sopra, onde non vengano fatte illazioni errate su quanto avvenuto, e ti confermiamo sin d'ora che sul secondo volume tutto ciò che è stato pubblicato su Un'Ambigua Utopia sarà accuratamente riportato, come d'altro canto è doveroso.

Piuttosto ti sarei grato se volessi farmi pervenire, a strettissimo giro di posta perché dobbiamo andare in macchina con «SF…ere», il testo dell'intervento che non vi è stato concesso di tenere a Stresa, e questo in quanto desideriamo portarlo a conoscenza dei nostri lettori poiché riteniamo inammissibile che si tolga ad una persona il diritto di esporre le proprie idee.

Rimango quindi in attesa di tue notizie

ciao






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