Il cacciatore di incubi
di Fabio Andruccioli, "Imperium horror" n. 15, ed. Delos digital, 2019 (2,99 €, 184 pagg.)
In un’Italia contemporanea, il Ministero degli Interni ha una sezione speciale, segreta.
Che dà la caccia a esseri che vengo da un’altra parte, una dimensione altra, appunto, abitata da mostri di ogni genere.
E agli umani che vogliono aprire varchi verso di essa.
Il protagonista incontrerà presto la figlia di uno dei tanti che erano stati fatti sparire per coprire tutto ciò, e non far diffondere il panico.
E, naturalmente, si innamoreranno perdutamente l’uno dell’altra.
Il racconto procede con le narrazioni di varie "missioni" nelle quali i nostri eroi invariabilmente sventeranno minacce aliene una dietro l’altra.
Con l’aiuto dei sogni rivelatore, del futuro, del protagonista.
La prosa con la quale tutto ciò è narrato è però, purtroppo, assai carente in qualità.
La costruzione del periodo è spesso deficitaria, e un lavoro di editing più accurato era decisamente necessario.
Comunque, le varie creature, che hanno tutte una lovecraftianetà marcata, non sono poi così male, e la psicologia dei personaggi, benché non certo approfonditissima, un po' è tracciata.
Vi si usa poi un espediente abbastanza intrigante, quello di, in alcuni capitoli, cambiare il punto di vista, che generalmente è, appunto, del protagonista, per farlo essere di quella sua amante.
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