Ahsoka, la combattente
di Francesca Scorcucchi
"La guerra è inevitabile. Si deve distruggere per poter creare". La frase, dal sapore tanto sinistro quanto attuale, è pronunciata da Baylan Skoll in Ahsoka, quinta serie tv live-action del mondo di Guerre Stellari, dal 23 agosto su Disney+. Che Star Wars abbia sempre qualcosa da dire sulla storia del presente umano è un dato di fatto sin da quel lontano 1977, quando George Lucas regalò al pubblico uno dei più straordinari e longevi racconti sci-fi della storia del cinema.
Disubbidiente e impulsiva, eccellente spadaccina, ex apprendista jedi di Anakin Skywalker, il viso scuro e decorato della specie togruta che le conferisce un aspetto da regina egizia, Ahsoka Tano, interpretata da Rosario Dawson, è l'ultimo dell'infinito numero di personaggi dell'universo Guerre Stellari ad avere un racconto tutto suo, lungo dieci puntate.
Nata dalla matita di Dave Piloni, direttore creativo di Lucasfilm, nel lungometraggio di animazione Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni, Ahsoka era recentemente ricomparsa nelle serie televisive The Mandalorian e The Book of Boba Pett (2021), sempre su Disney+.
"È una continuazione della storia - dice Filoni, intervistato prima dello sciopero degli sceneggiatori a Hollywood - ma non è necessario aver visto The clone wars o le precedenti serie televisive per seguire il racconto di Ahsoka.
Allo stesso tempo, i tantissimi fan di Guerre Stellari non avranno di che annoiarsi, ci saranno relazioni fra personaggi che stupiranno il pubblico e che non si sono ancora viste prima di questa serie».
Rosario Dawson, che interpreta Ahsoka, è fan di Guerre Stellari sin dall'infanzia. Una passione che le ha permesso di sostenere con grazia il duro allenamento necessario alla sua performance. «Due ore al giorno, sette giorni su sette - ha detto l'attrice, anche lei intervistata prima dello sciopero - sul set poi le scene di combattimento duravano sino a dodici ore. Finito di girare dovevi imparare le coreografie della prossima. Non ho mai lavorato a nulla di altrettanto fisico in vita mia, eppure ho amato essere Ahsoka, è stata un'esperienza mentale, fisica ed emotiva insieme».
Dawson paragona Ahsoka a Gandalf del Signore degli Anelli: «Come Gandalf, Ahsoka è molto capace, forte, un leader naturale, eppure ha ancora vari livelli di sviluppo da superare e questa serie documenta la sua evoluzione».
Nei dieci episodi l'ex jedi Ahsoka intraprenderà la difficile missione di cercare le tracce del Grand'ammiraglio Thrawn - interpretato da Lars Mikkelsen -, alieno dalla pelle blu, carismatico e dalla peculiare voce. Uno dei villain più ammirati e acclamati della saga di Star Wars; sparito nell'immensità dello spazio e per questo ancor più minaccioso. «Se non fermiamo Thrawn sarà stato tutto inutile», dice Rosario Dawson nel trailer della serie. L'altro antagonista di Ahsoka è colui che afferma che la guerra è inevitabile: Baylan Skoll, interpretato da Ray Stevenson, l'attore irlandese morto lo scorso 22 maggio in Italia, a Ischia dove si trovava per girare un altro film. In rete è apparsa la notizia che un noto personaggio di Star Wars morirà nel corso degli episodi. Un espediente per affrontare la scomparsa dell'attore? Chissà…
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