x 110 e lode ad una nostra abbonata per una tesi su John Brunner
di Antonio Scacco
Il 3 aprile scorso, alla Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Catania, discutendo la tesi Fantascienza e società nella narrativa di John Brunner, si e laureata in Lingue e letterature straniere Sapienza Venera Erica, conseguendo il voto di 110/110 e lode. La discussione sulla tesi si è aperta con una relazione da parte della docente relatrice, Gemma Persico, che ha introdotto, in maniera sintetica ed esauriente, il lavoro svolto dalla candidata. In particolare, la prof. Persico ha illustrato le due ipotesi di lavoro attraverso cui e stata condotta la tesi. la ricerca, infatti, da un lato, ha tentato di condurre una esplorazione della fantascienza rivisitata come genere letterario; dall'altro, ha puntato alla focalizzazione dell'immaginario narrativo brunneriano, volto ad analizzare le ragioni di una possibile degenerazione della realtà sociale. Più specificamente, la tesi si è indirizzata verso l'individuazione, nel macrotesto narrativo di Brunner, di tre opere esemplari che consentono di collocare l'autore nella scia della gloriosa tradizione distopica anglosassone: Stand On Zanzibar (Tutti a Zanzibar), The Jagged Orbit (L'orbita spezzata) e The Sheep Look Up (Il gregge alza la testa).
La relatrice ha, inoltre, evidenziato le difficoltà emerse durante il lavoro di ricerca, dovute alla totale assenza di materiale critico sull'autore al di fuori dei circuiti specialistici. [I lettori perdonino la nostra immodestia se sottolineiamo d'essere stati la magna pars nel lavoro di ricerca della laureanda]. Tuttavia, nonostante tali limiti, l'analisi dei testi brunneriani si è sviluppata attraverso un approccio letterario che denota, da un lato, l'entusiasmo del cultore del genere, dall'altro, l'intelligenza critica dello studioso. In conclusione, la prof. Persico ha messo in evidenza come la candidata sia riuscita, in maniera convincente, mediante i testi brunneriani, a ricondurre la fantascienza nell'alveo della letteratura mainstream, attraverso un metodo di indagine caratterizzato da chiarezza espositiva, originalità interpretativa e capacità di analisi. Dopo il conferimento ufficiale della laurea e il voto finale, la candidata ha ringraziato la prof. Persico per essersi accostata al soggetto prescelto attraverso un approccio metodologico aperto e non inficiato da un'ottica restrittiva, che, purtroppo, spesso ancora oggi risulta prevalere anche in ambito accademico allorché ci si accosta alla science fiction.
La Redazione di "Future Shock", che a partire dal prossimo numero pubblicherà a puntate i vari capitoli della tesi, porge per intanto alla neo-dottoressa i più fervidi complimenti e i più sinceri auguri.
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