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Recensione di Antonio Scacco a "Deus X"


Spinrad ha sempre cercato di colpire l'attenzione del lettore: basterà ricordare Jack Barron e l'eternità (Bug Jack Barron, 1969), romanzo che fu bollato dallo scrittore e critico svedese Sam J. Lundwall come una "una collezione di oscenità" e che, al suo apparire, fu messo al bando in Inghilterra. In Deus X, Spinrad, per far breccia nel lettore, tira in ballo la fede cattolica e la Chiesa, immergendo tutto in un'atmosfera buffonesca e grossolana e stravolgendo in toto quello che Gesù dice nel Vangelo: "E io dico a te che tu sei Pietro e sopra questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte dell'inferno non prevarranno contro di essa" (Mt, 16,18). La Chiesa immaginata da Spinrad non è il Corpo mistico di Cristo, ma un'organizzazione puramente umana, guidata dalla papessa Maria I, "una donna anziana e sagace, la quale era salita in cima alla piramide più fallocratica del mondo servendosi di ogni mezzo, lecito o illecito che fosse, anzi, ricorrendo probabilmente tanto agli uni quanto agli altri". L'operazione di svilimento della Chiesa come Istituzione divina è accentuata dalla figura del cardinale John Silver, uomo incline alla droga e all'alcool. Ma lo svisamento più totale della fede cattolica è quando Spinrad immagina che un Papa del futuro, Roberto I, proclama con un'enciclica che l'anima può essere trapiantata da un corpo all'altro come se fosse un organo clonato.

Ora, un Papa non può cadere in una simile eresia: egli, infatti, è assistito dallo Spirito Santo, che gli garantisce il dono dell'infallibilità quando deve pronunciarsi su questioni che riguardano la fede. E la spiritualità e l'individualità dell'anima sono verità di fede: "Animas enim a Deo immediate creari catholica fides nos retinere iubet" (Pio XII, Lett. enc. Humani generis).

Di tale verità è consapevole anche il nostro Autore, tant'è vero che fa dire al coprotagonista di Deus X, padre Pierre De Leone: "[...] l'anima in quanto indivisibile, non può essere duplicata, e in quanto immortale non può essere imprigionata in una matrice fisica transitoria". Si deve dunque escludere che Spinrad abbia scritto il suo romanzo sotto l'influsso di qualche dottrina esoterica che, come quella del mago inglese Aleister Crowley, ha di mira la distruzione della religione cristiana (cfr. Giuseppe Cosco, Dossier: il satanismo in Italia - http://www.geocities.com).

Piuttosto, nel suo modo di affrontare il tema religioso, c'è da vedere un riflesso di quel relativismo esasperato in cui vive l'uomo post-moderno e che, dal punto di vista culturale, l'autore di Arcipelago Gulag, Alexander Solgenitzin, ha efficacemente definito come "un mondo in frantumi". In questo mondo, l'atteggiamento più diffuso verso la religione è di crearsene una a proprio uso e consumo, come appunto fa un altro personaggio di Deus X, Marley Philippe: "Una volta, un saggio disse che non esiste giustizia, a questo mondo, tranne quella che noi stessi compiamo. Perciò le uniche anime che tutti noi potremo mai avere, forse, sono quelle che noi stessi ci creiamo".

Forse, l'esposizione, anche se succinta, della trama di Deus X aiuterà il lettore a rendersi maggiormente conto delle contraddizioni, degli sproloqui teologici, delle accuse infondate mosse alla Chiesa, delle blasfemie dette e poi negate: che Spinrad vi sparge a piene mani. In un futuro non precisato, la Chiesa cattolica deve dipanare una difficile questione teologica, che sta causando un'emorragia inarrestabile di fedeli: i succedanei transcorporei, cioè le facoltà mentali degli individui trasformate in programmi per far funzionare la rete informatica o Gran Quadro o Oltre Confine, hanno un'anima oppure no? La papessa Maria I convince, con la promessa della santità, padre De Leone, che da sempre ha sostenuto che le entità succedanee sono prive d'anima e che sono dei golem satanici, a trasferirsi, sotto forma di apparato logico, all'interno del Gran Quadro, per appurare la verità. Giunto nell'Oltre Confine, il sacerdote non solo cambia opinione, sostenendo che le entità succedanee hanno un'anima, ma si allea con il Vortice, versione informatica di satana. La papessa, allora, emana un'enciclica in cui riconosce agli apparati logici lo status di popolo di Dio ed eleva agli onori degli altari padre De Leone (sic!).






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