Fanta-scienza 2
a cura di Marco Passarello, "Odissea fantascienza" n. 123, ed. Delosbooks, 2022 (17,00 €, 264 pagg.)
Antologia, seguito alla prima, dello stesso curatore, del 2019, nella quale i racconti sono ispirati da un’intervista ad uno scienziato, che veniva fatta leggere in anteprima.
Bisogna dire che mi è sembrato che ciò abbia frenato la fantasia degli autori, che, dovendo seguire la traccia dell’intervista, se la sono trovata necessariamente imbrigliata.
E la qualità è abbastanza bassina.
"Tecnologie per la conservazione dei beni culturali", intervista con Arianna Traviglia (pagg. 34-39)
Farris, Clelia, "Conservare e tramandare" (pagg. 40-64)-la giovane figlia di un archeologo si affeziona ad un polpo aumentato che li aiuta nei lavori. E riuscirà a fargli aprire degli antichi contenitori che erano inaccessibili agli umani, e riportarne il contenuto, rivelando molto di quel sito.
"I nuovi materiali bidimensionali", intervista con Camilla Coletti (pagg. 65-70)
Aresi, Paolo, "Alfa Centauri" (pagg. 71-83)-un ultramiliardario decide di investire tutti i suoi averi in un’impresa che appare impossibile. Mandare delle sonde a vedere se ‘è un altro pianeta abitabile, oltre alla nostra Terra.
Per farlo fa usare del materiale 2d, il grafene, le vele alimentate da due centrali nucleari che ha fatto costruire sulla Luna.
Ma sembrerà che il progetto sia fallito; solamente quando lui sarà già morto giungerà la notizia che attorno ad Alfa Centauri c’è, un pianeta abitabile.
"Verso un'economia della sostenibilità", intervista con Fabrizio Pirri (pagg. 84-91)
Aloisio, Fabio, "Zeroemission" (pagg. 92-124)-in un futuro prossimo si stanno facendo vari tentativi per riciclare, eliminare, riconvertire l’immensa quantità di scarti che abbiamo prodotto.
Ma entrano in conflitto fra di loro, e i protagonisti sventeranno un attentato al loro, di tentativo, una hacienda con animali e piante "ingegnerizzati".
"Cercando nel DNA spazzatura", intervista con Stefano Gustincich (pagg. 125-130)
Drago, Irene, "Junk boulevard" (pagg. 131-149)-una donna, ex avvocato, è affetta da una malattia rara.
Vive trascinandosi un una serie di niente, ma le prospettano una cura. All’inizio è riluttante, a dir poco, ma poi incontra una donna che era una che aveva aiutato, col suo lavoro, per il risarcimento per il crollo della casa che abitava.
Con quei soldi aveva potuto studiare, e aveva, poi, fondato uno studio dedicato allo studio del genoma umano, dal quale erano appunto arrivati a trovare una cura per la sua malattia.
"Imparare a percepire il mondo", intervista con Monica Gori (pagg. 150-156)
Cremoni, Gianluca, "Ti presto gli occhi" (pagg. 157-180)-una ragazza cieca vede attraverso un impianto che le fa miscelare l’udito, l’olfatto ed il tatto, dandole una visione, appunto, del mondo.
Ha uno strano sogno, molto nitido, di una ragazza che viene uccisa.
Le diranno che non era, un sogno, ma una trasmissione da un impianto come il suo.
E sarà proprio grazie ad esso che riuscirà, assieme ad una sua amica, a trovare l’assassino.
"Fare parlare il cervello con le macchine", intervista con Luca Berdondini (pagg. 181-186)
Passarello, Marco, "Ouija" (pagg. 187-217)-un avvocato tenta di far accettare come prova per riaprire un processo… la registrazione dei pensieri di una persona.
Il racconto è infatti ambientato in un mondo nel quale sono state inventate delle interfacce neurali che sono in grado di registrarli; ma non solo. Si è in grado di connettersi anche ai pensieri degli animali, e conversarvi.
Quando quel suo tentativo fallirà per una legge sulla privacy dei pensieri, troverà comunque un modo per riuscire a farlo; porterà la testimonianza di… un elefante.
"Interagire con i robot", intervista con Alessandra Sciutti (pagg. 218-226)
Barbacetto, Serena M., "Il morbo" (pagg. 227-244)-batteri e funghi mutanti che dissolvono la plastica stanno distruggendo ogni cosa.
La cosa è seguita in tre scenari, che poi hanno tutti un finale tragico.
Molto ben scritto, poetico, è sicuramente il migliore dell’intera antologia.
"Un'arma contro l'autismo", intervista on Laura Cancedda, pagg. 245-249)
De Marco, Dario, "Manoscritto trovato in una pastiglia" (pagg. 250-259)-in un futuro l’invenzione di un farmaco che cura l’autismo scatenerà una rivoluzione sociale.
Il racconto è una "lettera" contenuta in una pastiglia che un’amante "manda" al suo uomo, nella quale spiega che ciò che è avvenuto è stato causato, voluto, senza che ci fossero le basi perché dovesse essere così.
Come abbiamo detto in apertura, la qualità di questi racconti non è granché.
L’unico che mi è sembrato apprezzabile è quello della Barbacetto, ma anche quelli della Drago e del Passarello, in fondo, non sono male, mentre l’ultimo è davvero pessimo.
La cosa più interessante, in definitiva, di questa antologia, sono sicuramente le interviste, che quasi sempre dicono cose che le persone comuni difficilmente sanno, decisamente molto interessanti.
Il volume, poi, oltre ad un’"Introduzione", di Marco Passarello (pagg. 5-7), contiene un racconto, "Mare nostrum" (Mare nostrum), di Bruce Sterling, tradotto da Marco Passarello (pagg. 16-33), che segue le tracce di "Integrazione tra uomini e robot", intervista con Antonio Bicchi (pag. 8-15), cosa che, ad essere sincero me l’ha fatto acquistare.
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