Ultima pelle
di Alberto Cola "Avatar" n. 8, ed. Kipple officina libraria, 2010 (15,00 €, 224 pagg.)
In un futuro in cui la Terra è ormai in uno stato disastroso, la figlia di una sorta di sciamana peruviana torna, dopo molti anni, da lei.
Ne raccoglierà l’eredità, che aveva in qualche modo ripudiato, e guiderà la sua gente contro un centro di ricerche cinese dove sono prigionieri i loro bambini.
Ma questa è solamente una delle trame che si sviluppano in questo bel romanzo, che andranno poi a confluire, in un finale che vedrà le forze di disperati di varie provenienze riuscire a sconfiggere la potenza che sembrava imbattibile di quella compagnia cinese.
In una immane battaglia che vedrà distrutta la centrale di desalinizzazione più grande del mondo.
Ma, oltre la trama, vi si dicono molte buone cose, prevalentemente sulla magia, buona, che sa convogliare le energie della natura.
Oltre a quella sciamana, ci
sarà una vecchia twaregh saggia, e dei costrutti, una sorta di replicanti, "lavori in pelle" dalla vita breve, che producono, nei loro corpi, una sostanza preziosa.
Ed è scritto molto bene, in una prosa che è tutta percorsa da una buona vena poetica.
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