PIETROSELLI Massimo
Nato a Roma nel '64, laureato in Ingegneria Elettronica, lavora per una società di telecomunicazioni. Suoi autori preferiti sono Simmons e Dick. Ha pubblicato, anche, i romanzi "Il palazzo del diavolo", "La porta sulle tenebre", "L’affare Testa di morto" e "L’aquila di sabbia e ghiaccio", ed. Mondadori, 2005, 2009, 2010, 2012, e "Alphabetum" e "La congiura di Praga", ed. Newton & Cmpton, 2012, 2013. Vedi l’intervista, raccolta da Marco Passarello, "Delos" n. 92, 2004. Ha collaborato, in qualità di saggista, alle fanzine "Il paradiso degli orchi" e "Delos", e a questo sito.
Romanzi: "Miraggi di silicio", "Urania" n. 1267, ed. Mondadori, '95-Premio "Urania" '94
"L’undicesima frattonube", "Fantascienza.com" n. 8, ed. Delosbooks, 2004-premio Fantascienza.com 2003
Racconti: "La fobia anatomico-meccanica del signor Edgar Allan Poe", "Il paradiso degli orchi" n. 22, '98 e in "Schegge di Mondi incantati", "RiLL-Mondi incantati", ed. Nexus, 2007-racconto/articolo, che, vi si dice, riprende: "...le osservazioni di Israel Zajcev... esposte in un discorso tenuto nel 1921 all'Università di Lipsia." (pag. 27); racconta dell'essere venuto a conoscenza, di Edgar Allan Poe, del barone Von Kempelen, "oscuro personaggio" che avrebbe, nella seconda metà del XVIII° secolo inventato, e realizzato, un automa che sapeva giocare a scacchi.
Sinceramente, non so quanto di vero ci possa essere, in ciò, ma il racconto risulta avvincente, e, nel finale, quando scopriamo ciò che l'autore voleva dirci, anche arricchente: ""L'automa è una macchina o no?", la sua
risposta è invariabilmente la stessa: "Io non dico niente."
Che, forse, è quel che dovremmo limitarci ad affermare sulla natura dell'uomo." (pag. 27). (pagg. 22-7)
"Butterfly olografica", "Delos" n. 37, '98, poi in "Cronache da Mondi incantati", "RiLL-mondi incantati", ed. Nexus, 2009
"Ipostasi progressiva", "E-Intercom" n. 5, '99
"Parassiti", "E-Intercom" n. 11, 2001, poi in "Riflessi di mondi incantati", "RiLL-mondi incantati", ed. Giochi uniti, 2010
"Covata XIV (Cronaca del tempo delle frattonubi)", "Robot" n. 48, ed. Delosbooks, 2006-premettendo che non ho letto il romanzo di cui questo racconto è una sorta di corollario, "L’undicesima frattonube", qui si racconta una storia alquanto incredibile nella quale gli efferati omicidi di un serial killer si collegano in maniera imprevedibile con lo schiudersi dell’ultima covata di certe brutte blatte in un paesino nel deserto, e, il tutto, con le suddette frattonubi. Il Pietroselli scherza sul suo stesso uso degli stilemi stereotipati del fantastico: "…non aveva chiesto l’indirizzo del Castello di Dracula a un oste con l’aglio al collo…" (pag. 167), e poi fa il verso a "Gli uccelli" di Hickcock, qui appunto sostituiti da queste blatte: "Ebbe la sensazione assurda che stessero sorvegliandoli" (pag. 175); "…scendevano dal cielo, si precipitavano contro le finestre schiantando i vetri…" (pag. 180). Ma penso proprio sia necessario aver letto il romanzo, per apprezzarlo appieno; cosa siano, le frattonubi, vi è solamente accennato, e se ne evince solamente che neanche i protagonisti non è che ne sappiano molto. (pagg. 164-83).
"Il naso dell'astronomo", in "Fuga da Mondi incantati", "RiLL-Mondi incantati", ed. Nexus, 2008
"Un piatto a sorpresa", in "Guida galattica dei gourmet", a cura di Massimo Mongai e Alberto Panicucci, "I libri da scoprire", ed. Robin, 2008
"Lasciateli dormire", in "Sul filo del rasoio", a cura di Gianfranco de Turris, "Supergiallo" n. 39, ed. Mondadori, 2010
"L’uomo che perse il filo", in "Il funzionario e altri racconti", ed. Wild boar, 2011
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