PILU Gianluigi
Nato a Bologna il 17 agosto ’56, è laureato in Medicina e Chirurgia, e fa il ginecologo; ha collaborato, in qualità di saggista, alla fanzine "Lucifero".
Racconti: "L'era della musica", "Vox futura" n. 2, '76
"Otto significa per sempre?", "Robot" n. 12, ed. Armenia, '77
"Monica, Monica", "Galassia" n. 226, ed. La tribuna, '77
"Gioco di specchi", in "A doppio taglio", "Galassia" n. 234, ed. La tribuna, '78, "Delos" n. 53, 2000
"Le due anime del mio paese", "Vox futura speciale" n. 1, '79
"Lungo i fiumi della mia città", idem
"Le voci che dalla notte", "The Time Machine" n. 4/‘79
"Susanna 263410", idem
"Marylin e le stelle", idem, "Futuro Europa" n. 2, ed. Perseo libri, '89-bellissimo, sembra essere un racconto mainstream con delle assonanze con la poetica ballardiana, per poi rivelarsi essere fantastico, di un fantastico molto raffinato, ed estremamente gradevole. (pagg. 121-129, ed. Perseo libri).
"L'ultima stagione di S. Lorenzo", "The Time Machine" n. 4/‘80, "La gazzetta del mezzogiorno" del 14 agosto '92
"Caino al tramonto del sole", "Lucifero supplemento" n. 3, '79
"Margine d’esilio", "The Time Machine" n. 2/'81, "Robot" n. 48, ed. Delosbooks, 2006, con D. Ganapini-bellissimo romanzo breve fantastico, nel quale si respira un’atmosfera magica resa davvero molto bene. Vi si racconta di come un uomo, uno scrittore, entri in una qualche dimensione differente dalla nostra, nella quale, prevalentemente, il Tempo scorre in una maniera differente, incontrando una donna. Una donna di cui si innamora perdutamente. Cominciando poi a vivere una vita completamente differente da quella che aveva vissuto fino ad allora, magica, fatta di amicizia e amore, senza più alcun legame col Tempo e con le convenzioni sociali. Ma avrà un tentennamento, un’incertezza, e vorrà andarsene, da là; ma gli sarà impossibile. Da quell’Inferno, non ce ne si può andare tanto facilmente. Egli era uno "…di coloro che credono di sapere e invece non sanno…" (pag. 113); che il diavolo possa essere stato infangato dalla propaganda del vincitore ve lo si insinua: "Ci fu veramente un conflitto, molto tempo fa. Qualcuno ne uscì vincitore e qualcuno sconfitto. Ma la ragione non stà sempre dalla parte della forza. Spesso succede il contrario. Spesso i perdenti non sono responsabili della loro reputazione." (idem). Il Male potrebbe essere il Bene, e viceversa. Quell’Inferno era "…la realtà alla quale tu vuoi tornare, così come l’aveva carpita un artista geniale." (idem); vi si cita direttamente Baudelaire, ma anche, nascostamente, Hawthorne: "Mi ricorda un po’ l’orto di Rappacini… Un botanico di Padova. Aveva una bella figlia." (pag. 96). (pagg. 76-114 ed. Delosbooks).
"Adriana e Roberto", "Lucifero" n. 9, '81
"Spettacolo totale", in "Labyrinthe der Zukunft", a cura di Lino Aldani (Wilhelm Heyne, '84)
"Topolino pilota", "Golfo persico", supplemento a
"Circoscrizioni", a cura del comune di Reggio Emilia, numero unico, '85
"Sabato mattina con Cole Porter", idem
"Le voci mai spente", in "Millemondiestate 1989",
"Millemondi" n. 35, ed. Mondadori, '89-soft cyberpunk nel quale si dice di una nuova forme d'arte del futuro, nastri sensoriali di "sogni", fruibili direttamente nel proprio cervello; e dei nuovi artisti che li creano: "In lei risiedeva un talento, un potere, che stava al di là delle sue capacità di comprensione. Impiegava una tecnica di concentrazione che derivava direttamente dalle discipline orientali. Esoterismo e bioelettronica..." (pag. 161). (pagg. 158-74)
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