RAMPINI Mariano
Nato nel '54, ha vinto il Premio Amatrix '83 ed è arrivato secondo al Premio Italia '81 e terzo a quello dell''82. Ha collaborato, in qualità di saggista, alla fanzine "Sf...ere".
Antologie: "Saghe di un mondo perduto", "I libri di fantasy" n. 25,
ed. Fanucci, '89; comprende: "L'ultima stazione"*, "La lunga ombra della notte"*,
"Il sentiero dei due cieli"*, "La notte del ricordo"* e
"I cancelli del Paradiso"*-finalista (2°), premio "Italia"
'90
Racconti: "L'ultimo tramonto", "Sf...ere" n. 4, '78
"Un'aroma d'arancio selvatico", "Sf...ere" n. 5, '79
"La leggenda di Thilmar", "Sf...ere" n. 6, '79
"Philip Marlowe investigatore anno 2145", "Sf...ere" n. 7, '79
"Il gioco", "Sf...ere" n. 11, '80, e in appendice a "Le
montagne volanti", di P. Anderson, "Il libro d'oro della
fantascienza" n. 1, ed. Fanucci, '84-magistrale, è tutto giocato, come le opere che preferisco, sulla rivelazione progressiva; cinque i personaggi; in ordine di apparizione: l'Arcere, il Signore, l'Angelo, il Viaggiatore e il
Ribelle. Quest'ultimo giunge nel bel mezzo del fatidico gioco sul planetoide ove questo si stà svolgendo, e ove, come luogo mentale, il lettore si stà sforzando di comprenderne le regole, i presupposti. Con questo il Ribelle diviene, in un certo senso, il portavoce dei lettori, colui che, col proprio intervento porrà fine a quello che era emerso come un gioco crudele e diabolico, pieno di sofferenze inutili. Bellissimi i passaggi in cui l'Arcere, l'Angelo e il Viaggiatore si liberano dell'oppressione del Signore: "(Il viaggiatore)... non era più la grigia statua di carne e cuoio di prima: una delle schegge doveva averlo colpito, e dalla sua fronte colava un rivolo di sangue... Il viaggiatore aprì gli occhi, e quegli occhi ora erano vivi, non più assenti, ma cupi e profondi, ben consci degli eoni d'inferno cui era stato costretto... Il viaggiatore si riscosse, ed alzò istintivamente la spada verso la grande figura che si stava precipitando verso di loro. Il suo, fu un gesto fluido, in strano contrasto con la rigidità di prima, e la spada fu come un fulmine che si conficcò nel corpaccio in corsa, spezzando acciaio e ossa, e
costringendo quella massa di carne in una sorta di vortice scuro."; "Nello stesso tempo, il tempo dell'Arciere si fermò. L'arcere estrasse una freccia mentre i suoi occhi diventavano due lamine lucenti, e la incoccò... poi
il sordo ronzio di una corda che scattava, ed un fulmine nero squarciò la grande Porta... L'Arcere sorrise soddisfatto, mentre i suoi servi di un tempo lo portavano in alto, verso il cielo che andava gonfiandosi in grandi nubi nere e porpora..."; "L'angelo continuava il suo cammino disperato, quando un debole eco lo colpì, accecandogli lo sguardo e accarezzandogli le spalle
curve. Si raddrizzò ridendo, ed allora si udì un rumore di catene infrante... L'uomo si sollevò in volo, e il suo volo era una maschera di piacere puro mentre diventava un puntino sempre più in alto...", così come praticamente
tutta la pagina conclusiva, in cui vengono messe le carte in tavola. Prima di ciò, comunque, ecco un esempio della brillante prosa usata da Rampini: "Il Ribelle corse a lungo, e, nella sua corsa, i suoi occhi videro cose che
sembravano essere diverse da quello che in realtà erano, forme nascoste dalla nebbia del tempo, e minuscoli pianeti di cristallo dove la vita di un uomo durava un lungo, interminabile giorno... Si fermò di colpo quando il
Viaggiatore si fermò, e vide la sua mano aprire il sipario di un altro mondo, dove poteva riposarsi e aspettare... ci furono grandi abbracci... musica, e il rombo di un vento di campane, e grandi ali che spazzarono via alcune nubi, e
altri abbracci, ed altre cose che hai suoi occhi non sembravano esistere.". L'agitarsi frenetico, alfine, si placa, e il gioco si rivela: i quattro esseri giocano a quel gioco da Eoni, è la loro vita: "Vorrei poterti raccontare di quando l'Angelo era il carceriere, ma temo che potresti rimanere scandalizzato dai sistemi che ci consentirono di riconquistare la libertà..."; "Ogni volta usiamo un tipo differente di universo per campo da gioco, ed i motivi che ci spingono a ciò ti sembrerebbero assurdi,
così come i tuoi lo possono sembrare a noi.". A spiegazioni ultimate, al Ribelle non rimane che andarsene: "Dove preferisci tornare?"-"La mia nave è rimasta su quel mondo..."-"Bene, puoi tornare là se vuoi. Quel mondo è tuo. In fondo, un jolly merita bene un premio.", verso:
"...un'altra rivoluzione da cominciare, e altre persone da amare e da spingere verso una nuova coscienza.". Mirabile, è soprattutto interessante per il fatto delle mille combinazioni di auto identificazioni del lettore nei
personaggi, delle implicazioni di carattere sia politico che filosofico che stimola, che mette in movimento, e, come ho già detto, per la prosa, lo stile, accattivante e estremamente piacevole. (edizione "Sf...ere": pagg.
4-10)
"L'ultima stazione", "Sf...ere" n. 12, '80-finalista (3°), premio "Italia" '81
"La ballata della luna di fiamma", "Sf...ere" n. 14, '80
"Il guardiano", "Sf...ere" n. 18, '81-finalista (2°), premio "Italia" '82, miglior racconto fantasy
"La casa delle ombre", "Sf...ere" n. 22, '82
"Fiume profondo, montagna alta", "Famzine" n. 10, '82, con D. Castello, M. Gaffo e R. Romanelli
"La morte e il cavaliere", "Sf...ere" n. 25, '83
"Stazione", "Sf...ere" n. 28, '83
"Vagabondo", "Sf...ere" n. 33, '84, con G. Pilo
"Notturno su Aldebaran", "Sf...ere" n. 34, '84
"Velluto e mogano", in "Spade e incantesimi", "Enciclopedia della
fantascienza" n. 12, ed. Fanucci, '84
"La lunga ombra della notte", in "Magie e stregoni", "Enciclopedia della fantascienza" n. 14, ed. Fanucci, '85
"Gli uccelli", "Sf...ere" n. 42, '86
"Il sentiero dei due cieli", in "Eroi e sortilegi", "Enciclopedia della fantascienza" n. 16, ed. Fanucci, '86
"L'abitatore del buio", in "La furia di Cthulhu", a cura di Luigi Cozzi, "I miti di Cthulhu" n. 13, ed. Fanucci, '87
"Il guardiano", in appendice a "Nerilka", di A. Mc Caffrey, "Il libro d'oro della fantascienza" n. 14, ed. Fanucci, '87
"Il gioco del potere", in appendice a "Non A-3: Epilogo", di A.E. van Vogt, "Il libro d'oro della fantascienza" n. 15, ed. Fanucci, '87
"La notte del ricordo", in "Daghe e malie", "Enciclopedia della fantascienza" n. 19, ed. Fanucci, '88
"I cancelli del paradiso", in appendice a "Guerriere senza tempo", a cura di Jessica Amanda Salmonson, "I libri di fantasy" n. 21, ed. Fanucci, '88-buono, è un science fantasy in cui, sul fondale di un Impero Galattico in espansione, ma in decadenza, si narra della missione di un
rappresentante di esso su di un mondo ancora molto arretrato, sul quale vi sono due fazioni, già rivali fra di loro, una favorevole e l'altra contraria all'entrare a far parte, di quel loro mondo, nell'Impero. Questo
emissario ha un addestramento che può far ricordare quello dei cavalieri di "Guerre stellari". (pagg. 186-223, con una presentazione di G. Pilo, pagg. 185-6)
"Il canto di Lorelei", in appendice a "I racconti dell'orrore", di A. Bierce, "I miti di Cthulhu" n. 27, ed. Fanucci, '88
"Dajla di Cruze", in appendice a "Racconti del mondo dei ladri", a cura di R.L. Asprin, "Enciclopedia della fantascienza" n. 20, ed. Fanucci, '88
"Il giorno della scoperta", in "Il ciclo della strumentalità", di C. Smith, "I classici della fantascienza e della fantasy" n. 1, vol. 1, ed. Fanucci, '89
"Le stelle...", idem
"Gli uomini...", idem
"Epilogo... fine...?", idem
"Fantasma di demone", in "Storie di fantasmi", a cura di Gianni Pilo e Sebastiano Fusco, "Grandi tascabili economici: I Mammut" n. 39, ed. Newton Compton, '95
"Aspettando Roland", in "Soundscapes. Storie fantastiche da panorami musicali", a cura di Luca Oleastri, ed. Scudo, 2021
"La stagione delle piogge", in "Magie italiche", a cura di Fabio Calabrese, "Long stories fantasy" n. 17, ed. Scudo, 2022
"Unde origo inde salus", in "Venezia sci fi", a cura di Piero Giorgi, "Long storis sf" n. 117, ed. Scudo, 2023
"Nube di Oort", "World sf Italia magazine" n. 5, ed. Scudo, 2023
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