La bestia
di Maurizio Enoch-FANTASTICO
"la Lampada di Alhazred" n. 13, ed. Solfanelli '92, 62 pagg., 5.000 £ (2,58 €); © by Marino Solfanelli Editore
Bel racconto surreale ("Tutto accadde: in quel tempo...), in cui si racconta della comparsa di una strana bestia in un tranquillo villaggio. Ad avvistarla per primo è un adolescente, e dapprincipio nessuno gli crede, ma ben presto la vedono tutti, e cominciano ad occuparsene le autorità.
È proprio questo il perno su cui si basa la narrazione; come ben dice il Pestriniero nella prefazione, è una specie di critica al Sistema, qui visto come un qualcosa che, non appena può, si impossessa dell'immaginario, e ne da la
visione che più gli aggrada: "...il Sistema agisce per salvaguardare la propria sicurezza, i propri benefici acquisiti, il tornaconto personale... manipola... l'oggetto perturbante... (e ne da) l'immagine... voluta da
coloro che la gestiscono." (pagg. 8-9).
La Bestia è, appunto, qualcosa di brutto e sgradevole ("un oggetto volante dalla forma astrusa e sconosciuta, macchina o animale che fosse... cosa volante simile
a una visione, veloce come un lampo e sgargiante di colori... Un essere gigantesco, di potenza e velocità inaudite..." (pagg. 13-16-17-46)), un qualcosa di estremamente alieno ("Un intricato sistema di mandibole,
mascelle, proboscidi era costantemente in moto, quasi dovesse convulsamente digerire se stesso... scaglie metalliche che armavano le ali." (pag. 48), che nel finale viene catturata, custodita, resa, in poche parole, inoffensiva, non più perturbante.
Si legge davvero di un fiato (di narrazione sono sole 50 pagine), piacevolmente.
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