La città scura
di Furio Bordon-FANTASTICO
"Romanzi e racconti" n. 65, ed. Marsilio, ‘94, 194 pagg, 28.000 £ (14,46 €)
Bellissimo, è una fiaba trasognata che racconta di uomini in rovina in una città in rovina; una città a cui è stata costruita attorno una cupola che la ripara da non si sa che cosa, ma, sicuramente, da qualcosa di terribile e mortale.
E quegli uomini sono in rovina perché hanno perso tutta la civiltà, e, di più, tutta la loro dignità; vi si aggirano strappandosi l’un l’altro il cibo e la vita, raccontandosi leggende alle quali si aggrappano per potersi dare un qualche senso, una qualche speranza.
Ma, in tutto questo, c’è un teatro, che, di più, è il
Teatro, un luogo nel quale quella violenza e quel disastro sembrano non riuscire ad entrare, e dove questa storia comincia.
E finisce; col protagonista, un ragazzino sui sedic’anni,
che vi riesce a portare una ragazza che le sue avventurose traversie gli hanno fatto incontrare, che aspetta un figlio non suo, coronando il sogno di tutta la sua vita.
Ma, nel mezzo, c’è tutta la violenza che ho detto, in uno
scenario che in qualche modo ricorda un pò i primi "Mad Max", di bande che si aggirano a raziare, di bambini che, forse simboli di una speranza ormai morta, vengono uccisi in quanto tali, di stupro e moralità che è andata via da qualche altra parte.
E, tutto ciò, è narrato in uno stile preciso, nel quale ogni parola non è scritta a caso, ma ha un suo senso, con un’attenzione particolare per le assonanze e i rimandi.
Che l’autore sia un uomo di teatro, quindi, lo si capisce; il teatro come un’oasi di civiltà in un mondo in sfacelo.
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