Ritorno alle stelle
di Stefano Cosimi-FANTASCIENZA
"Minas Tirith" n. 1, ed. Solfanelli, '86, 188 pagg., 10.000 £ (5,16 €); © by Marino Solfanelli Editore
Altri contributi critici:
-recensione, "L'altro regno" n. 10, ed. Solfanelli, '87
-"Introduzione" di Marco Solfanelli, pag. 7, e "Dimensione cosmica" n. 7, ed. Solfanelli, '86, pag. 31
Ambientato in una Terra post-atomica ("La guerra... era terminata per esaurimento dei contendenti e con la dissoluzione degli stati tradizionali. Negli anni seguenti
la scarsa popolazione residua, attraverso lunghe migrazioni e faticosi assestamenti, si era concentrata nelle regioni più ricche di materie prime e meno contaminate fino a che, nel 2165, le nuove formazioni statali non si erano
unite nella Grande Confederazione..." (pag. 31)), è una vera schifezza; risulta infatti essere un brutto poliziesco spionistico: "Nel riprendere della vita dopo l'ecatombe delle guerre nucleari, un gruppo tagliato fuori per
motivi che lui ignorava aveva ripreso in modo autonomo la via della riscossa tecnologica.... Inoltre quel gruppo era riuscito a progredire senza che nessuno avesse potuto rendersi conto della sua esistenza, ...poteva senz'altro
ipotizzarsi l'esistenza di una stretta relazione con gli episodi destabilizzanti..." (pagg. 113-4), camuffato da romanzo di Sf.
Vi si trova una sola buona idea che lo rende assimilabile al nostro genere:"...esperimenti di memorizzazione... (consistenti nel)... apprendere
nozioni in poco tempo mantenendo inalterata la coscienza del proprio io... lo scopo della sperimentazione è quello di preparare gli equipaggi, destinati ai viaggi
extragalattici di lunghissima durata..." (pagg. 132-3).
Una frase mi ha ricordato un racconto di Ballard compreso in "La civiltà del vento": "...la guerra nucleare, la paura di mettere al mondo mostri con tre teste..." (pag. 23).
In sintesi, non compratelo.
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