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Tutti i denti del mostro sono perfetti


a cura di Valerio Evangelisti-FANTASCIENZA

"Urania" n. 1322, "Bestsellers Oscar" n. 865, "Piccola biblioteca Oscar" n. 374, ed. Mondadori, '97, '98, 2004 © by Arnoldo Mondadori Editore; 1ª: 335 pagg., 5.900 £ (3,05 €); 2ª: 300 pagg., 14.000 £ (7,23€); 3ª: 292 pagg., 8,40 €



Antologia celebrativa del 45° anniversario della fondazione di "Urania", è stata voluta da Valerio Evangelisti e Giuseppe Lippi, come un volume contenente racconti di autori, per così dire, alti, proprio a testimoniare l'avvenuta consacrazione anche della Sf nell'Olimpo della letteratura degna di essere considerata tale, e non, come avveniva fino neanche tempo fà, come credo tutti noi si sappia, qualcosa per cui, addirittura, ci si dovesse vergognare di leggere, se non, poi, di scrivere. Vi sono, si, anche Franco Forte e Nicoletta Vallorani, che sappiamo essere nati, artisticamente, sulle gloriose pagine delle nostre fanzine, ma che sono ormai da tempo entrati a far parte di quello che si chiama il mercato editoriale, e, poi, nomi, che vedremo, tutti facenti parte di quell'elite che, appunto, fino a qualche tempo fà ci dava così contro; e fa piacere, molto, credo, a tutti noi.


-"Alba tragica", di Niccolò Ammaniti (pagg. 15-31, della 1° edizione)-umoristico, nel quale si immagina un essere, non si sa se alieno o di origini sovrannaturali, che attira a sè le proprie prede, per mangiarsele, presentandosi loro nelle vesti di ciò che esse maggiormente desiderano... e, in ciò, può parervi non esserci nulla di umoristico, ma l'Ammaniti è riuscito a farlo diventare, e bene.

-"L'immortalità", di Daniele Brolli (premio "Fantascienza-Italia" '99; pagg. 32-64)-sui viaggi nel Tempo, ma tutto tenuto su di un tono direi sarcastico, quasi di presa in giro di tutti gli stilemi che circondano, nella Sf, questo tema. È anche un pò cyberpunk, alla Cammarota, cioè vi si descrive un futuro prossimo in fase di netta decadenza etico/morale.

-"Il buio", di Enzo Fileno Carabba (pagg. 65-78)-buono, in cui si racconta di un mondo sul quale siano calate le tenebre: "Il sole e le stelle non esistono più. Ed è raro che gli strumenti umani per fare luce funzionino. Torce, lampioni, generatori, nulla funziona più. C'è rimasto solo il fuoco..." (pag. 68). È un mondo nel quale l'Uomo ha giocato molto, forse troppo, con la genetica, e vi gira una leggenda: "...il grande buio era la punizione per creature miste..., per gli innesti, gli ibridi che l'uomo aveva creato fondendosi ad altre creature, e che affinchè tornasse la luce bisognava far piazza pulita di tutta quella robaccia organica..." (pag. 76). E, tutto ciò, lo rende, più che un racconto di Sf, un racconto fantastico in senso lato; vi è anche un lungo brano di prosa poetica davvero molto bello.

-"La brigata Superciuk", di Sandrone Dazieri (pagg. 79-89)-altro racconto umoristico, in cui si fà una sorta di parodia dello stilema classico dell'invasione degli alieni, in particolar modo di "La guerra dei mondi" di Wells.

-"Il nodo Kappa", di Valerio Evangelisti (pagg. 90-120)-fantapolitico, in cui si immagina che un gruppo di terroristi penetri in un nodo di telecomunicazioni, per scoprire che vi vengono utilizzate delle scimmiette: "Per il grado di sicurezza che serve ad un sistema molto complesso, l'elettronica non basta: occorrono sinapsi vere, collegate ai circuiti." (pag. 118). Ancora una volta, quindi, sui problemi etici che la tecnologizzazione ci propone.

-"Sole giaguaro", di Franco Forte (pagg. 121-49)-di hard Sf, in cui si tratta del viaggio nel tempo nella forse unica maniera in cui se ne possa trattare correttamente da un punto di vista scientifico, rifacendosi, cioè, ad alcune delle teorie più avanzate dell'astrofisica.

-"Prima della rivolta", di Barbara Garlaschelli (pagg. 150-70)-antiutopico, racconta della tipica rivolta alla "1984", qui in un mondo in cui il Potere, dopo aver controllato l'esistenza dei cittadini, tenta di controllarne anche i sogni, attraverso una Riprogrammazione Totale: "...prendere i sovversivi, gli sbandati, quelli che creano problemi e riprogrammarli, farli diventare cittadini modello, elettori modello, sostenitori modello." (pag. 167).

-"Alle spalle", di Mario Giorgi (pagg. 171-8)-sul mestiere di scrivere, tratta, con ironia, della difficile convivenza fra creatività e cibernetizzazione.

-"Le copertine di Urania", di Michele Mari (pagg. 179-190)-saggio, anche se molto particolare, in cui questo grande della nostra letteratura ci dice del suo amore per la fantascienza e, in particolare, per Urania; fra una moltitudine di dati, ecco che il Mari ci dice ciò che, quando era bambino, lo colpiva delle, appunto, copertine di Urania.

-"La balena del cielo", di Luca Masali (pagg. 191-250)-romanzo breve in cui, in una struttura di una storia di esplorazioni polari ai tempi del sorgere del nazifascismo, per altro narrata in maniera molto avvincente, vi è un ennesimo monito nei riguardi dei rischi che l'umanità corre a causa del buco dell'ozono.

-"Fabulaliena", di Silverio Novelli (pagg. 251-68)-psicologico, in cui si immagina che le fantasticherie di un bambino irrompano, in qualche modo, nel reale dei proprio genitori.

-"Acqua", di Tiziano Scarpa (pagg. 269-77)-criptico, è composto da tre parti, della terza delle quali non sono stato in grado, sinceramente, di trovare alcun aggancio con le altre; si inizia col raccontare di una versione futuristica del nuoto, per finire con una vendetta per amore che si voleva consumare per mezzo di una sorta di cloni, che, invece, finisce con la morte del vendicatore.

-"Snuff movie", di Nicoletta Vallorani (pagg. 278-89)-cyberpunk, in cui si racconta di una zingara sognatrice, ed ingenua, alla quale viene offerto, da certi tipi incravattati, di vendere i propri sogni, per far sognare anche la: "...gente grigia, i Senzapensieri in tight tutti precisi e stirati..." (pag. 281), tramite dei "...olo tridimensional(i) interattiv(i)... un'allucinazione consensuale condivisa..." (pag. 283), metafora abbastanza trasparente dello scrivere. Molto poetico, esprime la rabbia di vivere in un mondo così impoverito come quello in cui viviamo.

-"Luci", di Dario Voltolini (pagg. 290-300)-onirico, in cui si racconta, in parallelo, dei sogni di un medico che pare aver scoperto qualcosa, in uno stato coscienziale simile al coma, e dei suoi colleghi.


In appendice, alcuni interventi di una certa rilevanza, a cominciare da "E noi che "Urania" leggiamo...", di Giuseppe Lippi (pagg. 301-306), in cui si fà un'analisi molto centrata dello stato attuale del fenomeno Sf in Italia, e non solo, parlando: "...della riduzione, del rimpicciolimento degli orizzonti futuri nell'immaginazione popolare..." (pag. 304), del fatto che: "...Un nuovo umanesimo, per ora balbettante, vedrà forse la luce; ma per quello vecchio, tradizionalmente inteso, siamo veramente alla liquidazione." (pag. 305), e che "Tutto questo ha portato molti lettori ad allontanarsi dalla fantascienza e a cercare altrove la propria immaginaria soddisfazione, magari nel mondo dei videogiochi o della rete informatica." (idem). Il concetto che vi si vuole esprimere è sintetizzato nelle righe finali, in cui si dice che leggere Sf è un pò: "...come attaccarsi al collo di una bottiglia piena di buon vino d'annata, per gustare un piacere privato e personale che ci connette con il mondo senza bisogno di spine, perchè si tratta di un mondo interiore. Auguriamoci tutti, giovani e meno giovani, almeno altri quarantacinque anni di tale libertà di scelta." (pag. 306).

"Ricordo di Giorgio Monicelli", del fratello Mario, raccolto da Lorenzo Codelli (pagg. 307-310), a dir la verità non interessantissimo, se non per la preistoria della Mondadori, e "Quarantacinque anni di fantascienza in Italia", di Gianfranco de Turris (pagg. 311-335), eccellente disanima della Sf nel nostro paese, dagli albori ai giorni nostri, in cui sono mirabilmente stipati tutti i dati essenziali sulle pubblicazioni del nostro genere, accompagnati dai commenti come ben sappiamo sempre centratissimi dell'autore.


Dunque veramente molto bella, quest'antologia, piena di significati emotivi forti per tutti noi appassionati del genere, in cui praticamente tutti i testi sono di indubitabile buon livello, ed in cui si annuncia il succulento "Millemondi" tutti italiano che sicuramente avrete già acquistato ("Strani giorni").






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