Videotel
di Paolo Ferrari-FANTASTICO
"la Lampada di Alhazred" n. 15, ed. Solfanelli, '92, 85 pagg., 7.000 £ (3,62 €); © by Marino Solfanelli Editore
Quest'ottima collana della Solfanelli che tutti noi dovremmo conoscere, ci regala questa breve antologia del Ferrari, davvero ottima, dai toni decisamente laici.
-"L'angelo" (pagg. 11-8)-in cui si ha un'irruzione dell'irrazionale nel reale quotidiano,
estremizzata. Infatti, addirittura, vi si narra della caduta di un angelo nel centro di un paesino e del ritrovamento del suo cadavere da parte di prosaicissimi vigili urbani. Ciò, ovviamente, suscita le più svariate reazioni, nei paesani, dapprima di stupore, per poi passare alle più stravaganti ipotesi.
-"Videotel" (pagg. 19-55)-bellissima fiaba moderna, in cui un uomo, attratto da ogni novità
tecnologica, si compra un terminale videotel. Tra i messaggi che legge su di esso, ne trova uno firmato "Dio", che, in un certo senso, gli salva la vita. Da quel momento, infatti, è tormentato dall'ansia di ritrovare altri messaggi di questo "Dio", ne chiede notizia ad altri utenti di videotel, ed è qui che la narrazione ha un'impennata, entra, per così dire, nel vivo. Infatti l'autore incomincia a confondere quello pseudonimo con ciò che si intende normalmente con quel termine, e vi sono una serie di dissertazioni/discussioni fra lui e quegli altri utenti a cui chiede notizie di Lui. Importantissimo, a questo punto, sapere che il protagonista si chiama
Dionisio, il simbolo attraverso il quale Nietszche a veicolato il suo concetto del dionisiaco, appunto, che si contrappone all'apollineo, la forza vitale irrepressa, e il discernimento, la logica.
Altro personaggio centrale è "Elena" con la quale il Nostro intrattiene una fitta corrispondenza, ma che, nel finale, si rivelerà essere un uomo.
-"Il programma" (pagg. 57-83)-il protagonista è, un pò come quello di "Videotel", un maniaco dell'informatica, che, addirittura, progetta e realizza un programma che permette di prevedere il futuro di una persona, perfino la data della sua morte. Ciò è pretesto per un discorso sulla Morte della quale mi è parso che si dica, prevalentemente, che per un adulto essa non comporti, in fondo, questo gran scossone, che essa diventi, con l'età adulta, abbastanza sopportabile; e che, forse, ci sia dell'amarezza, in ciò, nel constatare, cioè, quanto ruvidi ci abbia reso la vita.
A lettura ultimata, forse il primo, breve, raccontino, appare un pò fuori posto, ma, in generale, se ne esce con un buon retrogusto, e, quasi, si avrebbe voglia di poterne leggere degli altri. Al momento, questo, che è il volume di esordio del Ferrari, rimane l'unico suo pubblicato, a parte i racconti segnalati nella biografia.
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