GRAMANTIERI Riccardo
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Nato il 13 luglio ’71 a Ravenna, dove vive e lavora, come ingegnare.
Collaboratore editoriale dell’ed. Perseo libri, ha pubblicato, anche, i saggi "Ipotesi di complotto", "Micromega", ed. Solfanelli, 2012, con Giuseppe Panella, "Sogno. Mito. Pensiero: Freud Jung Bion", ed. Persiani, 2012, con Fiorella Monti, e "Post 11 settembre. Letteratura e trauma", ed. Persiani, 2016, e racconti e saggi sulla rivista "Fernandel". Ha collaborato, in qualità di saggista, alla rivista "If. Insolito & fantastico", ed. Tabula fati e ad iniziative editoriali degli edd. Della vigna, Elara e Odoya.
Saggi: "Metafisica dell'evoluzione in A. E. van Vogt", "Biblioteca di Alessandria" n. 4, ed. Elara, 2011
"Fenomeno ufo. «Science and fiction» (1947-1961)", "Il caffè dei filosofi", ed. Mimesis, 2018
Racconti: "Musica dal cosmo", "Futuro Europa" n. 29, ed. Perseo libri, 2001-lungo poema nel quale, unicamente, ci sono i pensieri del protagonista. Pensieri principalmente rivolti alla Ragazza Blu, la donna dei suoi sogni, forse reale. E poi alla sua cultura: ai libri che ha letto, ai quadri che ha visto, alla musica che ha sentito; e che l’hanno fatto crescere. Ma non trovare la ragazza dei suoi sogni. Di fantastico in senso stretto c’è poco. Qualcosa nei brani onirici. Comunque è davvero molto bello, con tentativi mi pare abbastanza riusciti di stream of consciousness, e tanta, tanta poesia, più volte davvero buona. Probabilmente se fosse stato un po’, un bel po’, più corto, sarebbe stato meglio. Così risulta difficile da seguire, col rischio di perderne il senso, il feeling, per stanchezza (la poesia, senza trama, è molto più difficile, da seguire). (pagg. 103-136).
"Venezia express", "Futuro Europa" n. 33, ed. Perseo libri, 2003-horror, vede una coppia lasciare il carnevale di Venezia per tornare a casa. Ma succede qualcosa, uno sfaldamento spazio-temporale, ed il treno sul quale stavano viaggiando diventa uno dell’olocausto.
Ciò avviene lentamente, cominciando con delle piccole differenze fra il percepito dei due, per poi aumentare, di velocità, fino al finale, davvero ottimo, che lascia col fiato sospeso fino all’inaspettata conclusione. (pagg. 101-106).
"Perturbazione", "Futuro Europa" n. 36, ed. Perseo libri, 2003-apocalittico, racconta di effetti devastanti sulla psiche umana di emanazioni giunte da oltre Plutone; molto crudo, è però poco soddisacente, per il suo dire molto poco, di ciò, ed il continuare a ripetere cose appena dette. (pagg. 213-221).
"Dove sei tu, luce del mattino?", "Futuro Europa" n. 39, ed. Perseo libri, 2004-sf classica, sviluppata in modo alquanto inquietante. Due giovani coppie in gita turistica fra le stelle naufragano sul tipico pianeta sconosciuto. Che ha qualcosa che non và. Gli indigeni, umani nell’aspetto, non hanno alcun interesse, a loro, e non vi si riesce a comunicare. E, i naufraghi, camminando per il loro villaggio… vanno a sbattere contro le case. Un momento sono (sembrano essere?) là, e un attimo dopo vi sbattono contro. Ben condotto, ha anche un bel finale, un po’ da brividi. (pagg. 239-351).
"Semaforo rosso", "Futuro Europa" n. 44, ed. Perseo libri, 2005-incubo metropolitano, nel quale, semplicemente, i semafori rimangono bloccati sul rosso. La trama segue due uomini che vivono ciò dall’inizio, e cominciano a preoccuparsi quando quello al quale sono fermi è bloccato da cinque minuti. Alla fine si capirà che sono tutti, i semafori, ad essersi bloccati, e si dirà, appunto semplicemente, che "… file di un centinaio di chilometri stanno causando…" (pag. 164), ciò che ognuno può facilmente immaginare. Insomma il solito monito su cosa potrebbe succedere alla nostra civiltà così affidata alla tecnologia. (pagg. 159-164).
"Circolo di eventi", "Futuro Europa" n. 45, ed. Perseo libri, 2006-antiutopico, vede un uomo fare un viaggio a ritrovare una sua vecchia fiamma. In un’Italia ormai sull’orlo del tracollo, un’Europa egemonizzata da un partito ultraconservatore e un mondo piegato da guerre devastanti. Per chiederle, al di là di ogni ragionevolezza, di riprendere a scrivere quei racconti premonitori che scriveva ai tempi, che poi si avveravano. Aveva scritto, anche, di un futuro molto simile a quello. Quando ogni speranza reale è ormai oltre ogni possibilità, la mente umana si aggrappa a possibilità… impossibili. (pagg. 241-249).
"La funzione cancro", in "L'orizzonte di Riemann", a cura di Antonio Bellomi e Luigi Petruzzelli, "La botte piccola" n. 8, ed. Della vigna, 2010
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