Il sonno della ragione
di Alberto Alberti, "Chirone" n. 3, ed. Wichtig, ‘94, 280 pagg., 14,98 €
Un asteroide cade sulla Terra, ma, apparentemente, senza provocare nessun cataclisma, se non l’invertirsi della rotazione, ma senza, appunto, nessuna conseguenza drammatica.
Poi, però, si capisce che, assieme alla rotazione, si è invertita anche… la vita umana. Le persone, infatti, non invecchiano più, ma… ringiovaniscono!!
Non ci vuole molto a capire che, questo apparente beneficio, è in realtà una condanna a morte per l’intera umanità.
Quando si capisce che la scienza è impotente a trovare una soluzione, si decide di tentare di riinvertire la rotazione terrestre, con dei lanci di razzi.
La cosa riesce, ma un’oscura lobby di vecchi che già aveva intralciato il ripristino poi riesce a convicere l’umanità dell’opportunità di ripetere quell’operazione, e all’infinito, avendo constatato che è stata di enorme vantaggio per la salute umana.
Purtroppo, questa che avrebbe potuto essere una trama interessante, è svolta in una maniera davvero pessima. La stragrande parte del racconto consiste infatti di infiniti, prolungati, continuati articoli di giornale che riferiscono dei fatti, di telecronache, mentre la parte di vera e propria narrativa è davvero minima.
Parti che sono, quasi sempre, anche abbastanza buone, con una notevole dose di liricità, ma…
Interi capitoli, anche svariati uno di seguito all’altro, non sono altro che questi articoli, appiccicati l’uno all’altro, che, in breve, infastidiscono.
Ciò che vi si dice, poi, è chiaramente contro la possibilità dell’Uomo di manipolare il Creato, possibilità morale. Si tira in ballo Nietzsche, e la Volontà di Potenza, anche se non nominata, con la solità ignoranza a riguardo, e l’altrettanto solito accostarsi del dramma del nazismo.
È, evidentemente, quella che alla fine viene posta in essere, una VdP degenerata, che non tiene conto degli infiniti fattori sfavorevoli, ma il messaggio che passa è quello dell’essere Male del manipolare la Natura, per l’Uomo.
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