La ragazza dei miei sogni
di Francesco Dimitri, ed. Gargoyle books, 2007, 10,50 €, 200 pagg.
Bellissimo horror, il primo italiano pubblicato dalla Gargoyle, che si stà distinguendo per questa linea editoriale, coraggiosa, in un paese come il nostro.
Con ottimi riscontri di critica e pubblico.
Che comincia, come dovrebbero fare sempre, nella normalità. Per poi, lentamente, scivolare in un… incubo davvero notevole.
Uno sfigato, uno che è arrivato a ventotto anni senza aver mai scopato, con una famiglia bigotta alle spalle, comincia ad avere dei sogni alquanto strani.
Qualcosa che, di notte, nei sogni (??), gli fa visita; gli si piazza sopra, e fa qualcosa che non capisce bene, ma che…
Un qualcosa di femmineo, comunque.
Che, poi, incontrerà nel mondo reale. E di cui si innamorerà, ricambiato, perdutamente.
Finirà di essere uno sfigato, e si riconcilierà con la vita.
Solo che, quella ragazza, si rivelerà essere, appunto, un incubus, o, meglio, un succubus, la loro versione femminile. O, quantomeno, una sua propagazione.
La magia vi fà da protagonista, con un vecchio amico, del… protagonista, che vede molto più in là di quanto normalmente la gente sia abituata a vedere. E che lo aiuterà a venirne a capo.
Ampia e molto ben esposta la parte di "spiegazione" di quel fenomeno, che ne denota una profonda conoscenza.
Ma, cosa che conta molto di più, vi si riesce a rendere la paura, il terrore ancestrale, in maniera molto vivida; anche, e soprattutto, per mezzo dell’accostamento forse più basilare che ci sia, quello fra eros e thanatos.
L’Amore, e la Morte, accanto, si sa, fanno tanto.
Ed è scritto in un linguaggio, molto scorrevole e godibilissimo, giovane, quotidiano, ma al contempo che non lesina puntate a momenti di buona poesia.
Vi si dicono molte cose importanti, lezioni di vita improntate ad un nichilismo positivo,
che, cioè, ha già trovato il suo modo per superarsi. Che comporterebbero un approfondimento certo non adeguato ad una recensione.
E, anche, del leggere letteratura fantastica: "Fantascienza, fantasy, horror..." (pag. 69), dice di leggere Sofia, la ragazza/demone: "A me la fantascienza piaceva un sacco quando ero piccola, e mi piace un sacco ora. La fantasy di più ancora, ma è un genere in cui ci sono meno libri davvero buoni." (idem).
Il protagonista, invece, confessa che "... i miei genitori... erano contenti di avere un figlio che leggeva tanto, ma non volevano che perdesse tempo dietro a simile robaccia. E così cominciarono a riempirmi le giornate di... tutti quei romanzi che qualcuno ha deciso essere "classici" e quindi... da leggere per tutti." (idem).
La profonda saggezza di vita di lei, gli risponde: "Quando sei piccolo fai le cose che ti piacciono, poi cresci e ti convincono che no, certe cose non vanno fatte perchè non sono serie." (pag. 70).
Insomma, vi si dice quanto molti di noi abbiamo pensato migliaia di volte, e molto bene.
Ora, non rimane che sperare che, la Gargoyle, voglia pubblicare, oltre ai molti ottimi stranieri, anche qualche altro italiano.
Il volume è corredato da un’introduzione, "L'orrore in discoteca", di Valerio Evangelisti (pagg. 7-8).
Altri contributi critici: recensione di Alessio Valsecchi, "Necro" n. 2, 2007, pag. 47 e "Intervista a Francesco Dimitri", "Necro" n. 3, 2007, pag. 14
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