Il respirio delle montagne
di Ornella Lepre, "Fantacollana" n. 180, ed. Nord. 2002, 12,50 €, 320 pagg.
Fantasy ambientato nel solito mondo al di fuori della Storia nel quale un uomo malvagio, molto tempo addietro, "… aveva sfidato i limiti imposti dalla natura agli esseri viventi." (pag. 27), osando tentare di creare una magia più potente di quella scritta nei Vecchi Libri. Che gli si era rivoltata contro, inglobandolo praticamente in essa.
Già molti anni prima quella magia malvagia, nella quale, ormai, la componente umana era flebilissima, era stata sconfitta, ma non del tutto.
Infatti gli accadimenti che si narrano dicono proprio del suo risveglio, e della nuova lotta contro di essa che tutti i popoli di quella terra intraprenderanno.
È un po’ questa cosa dei vari popoli, molto diversi l’uno dall’altro, che si uniscono per contrastare il comune nemico, ciò che di più rilevante vi si trova.
Umani, elfi, barbari, e una sorta di orsetti che ricordano un po’ gli Ewoks, abbandonano le rivalità, e, un po’ come nella fantascienza quando arrivano gli alieni, uniscono le proprie forze.
Poi ci sono, ovviamente, oggetti magici, il mago di turno, che ammaestra quello che sarà il ragazzo che salverà il mondo.
Comunque, non è che sia un gran che avvincente, e anche la prosa lascia ben pochi spazi alla poesia, risultando un pò troppo piattina, facile facile; insomma, il tipico fantasy confezionato per gli adolescenti, che lascia decisamente insoddisfatto l’adulto.
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