Nomination
di Lello Gurrado, "Atlantica" n. 12, ed. Fanucci, 2006, 14,00 €, 224 pagg.
Fantascienza sociologica nostrana, e non poteva che dire di uno dei fenomeni più eclatanti del nostro tempo: i reality.
Vi si immagina che, in un’America futura, si pensi, per accrescere l’audience, di crearne uno davvero particolare; i concorrenti saranno condannati a morte che si giocheranno non l’uscita, ma, appunto, l’Esecuzione. Come verrà denominato.
E sarà un enorme successo.
Evidente cosa l’autore vuole dire; se già i reality attuali sono un insulto all’intelligenza, nei quali il voyeurismo latente viene lasciato scatenare, fin dove sarà possibile che la mancanza di scrupoli morali potrà portare, le reti televisive, pur di far quattrini?
Quando, nella trama già notevolmente piena di pathos, avviene un colpo di scena eclatante, ciò viene detto con ancor più chiarezza.
I concorrenti si ribellano, uccidono le guardie, e sequestrano i conduttori; e pretendono che, questi ultimi, raccontino in diretta i loro "scheletri negli armadi", per poi partecipare, assieme a loro, al gioco. E poter essere giustiziati.
Si scoprirà quindi che tutte quelle brave persone avevano, nel loro passato, fatto cose che li candidavano meritevolmente alla possibilità di poter essere scelti per l’Esecuzione.
E il finale, poi, va a dire addirittura del marcio del Potere, che non esita ad uccidere tutti, sequestratori e sequestrati, pur di evitare uno scandalo intollerabile. Pensando di camuffare, come è solito fare, il tutto per farlo passare per ciò che più gli conviene.
Ma non vi riuscirà, e, anche se non raccontato, non potrà essere che uno scandalo colossale.
Tutto ciò è raccontato molto bene, in una narrazione che riesce a tenere, come abbiamo detto, sempre molto alto il phatos, e nella quale è evidente un’ottima conoscenza, di prima mano, del mestiere del giornalista.
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