Ivano
di Armando De Santis e Fabrizio Manzo, "Carta da visita" n. 6, ed. Tabula fati, ’98, 13.000 £, 144 pagg.
Heroic fantasy umoristica, nel quale un Eroe spodesta un re giunto ad esserlo con un complotto, e rimette al suo posto quello defraudato.
Tutto ciò viene però raccontato in una maniera esasperante ogni possibile limite dei topoi classici del genere, con un risultato, appunto, grandemente, comico.
L’Eroe è assolutamente incurante di ogni qualsivoglia regola del convivere civilizzato, ed uccide, nelle maniere più turpi, ad ogni minimo sgarbo, o altro, che gli si faccia.
La comicità deriva, basilarmente, proprio da questa incuranza delle normali regole del genere, percui, quando ci si attenderebbe un esito, della narrazione, ecco che vi si trova l’esatto opposto, che fa umorismo.
Non manca certo il sesso, dal quale, anche, scaturiscono notevoli trovate comiche.
Senza divisioni in capitoli, tutta una narrazione conseguente, che lascia senza fiato per la sua irruenza, velocità, sfacciataggine nel dire di turpitudini di ogni tipo.
Davvero un bel divertimento; come dice Tullio Bologna nella "Presentazione" (pagg. 5-7): "… se il lettore accantona i nobili sentimenti e il desiderio di leggere qualcosa di logico, questo è il pazzo, goliardico e sconclusionato libro che non gli deve mancare." (pag. 7).
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