Gli gnomi di Gnù
di Umberto Eco, ed. Bompiani, ’92, 20.000 £, 40 pagg.
Una fiaba fantascientifica, illustrata da Eugenio Carmi (una, a tutta pagina, a fianco ad ognuna di narrativa), ecologica.
L’Imperatore della Terra è frustrato perché, sul pianeta, non c’è più nulla da conquistare, e allora manda un Esploratore Galattico a cercare quache pianeta.
Questi troverà Gnù, pianeta incontaminato, sul quale vivono questi gnomi, in perfetta armonia con la natura. Ai quali offrirà di importare la nostra civiltà.
Ma, guardata la Terra con un telescopio, vedranno tutte le nostre magagne, e chiederanno se, forse, non sarebbe meglio se venissero loro, da noi, a tentare di rimettere in sesto quel disastro.
Alla fine non si saprà se l’Imperatore accetterà la proposta, ma Eco ci dice: "… perché non ci mettiamo noi a fare quello che avrebbero fatto gli gnomi di Gnù?".
Vi si dice, insomma, di tutta l’arroganza umana di pretendere di avere, con la civiltà, raggiunto il culmine di ciò che era possibile fare, e di volerla, percui, esportare anche a coloro che ne farebbero volentieri a meno.
Oltre, ovviamente, al fatto del disastro che siamo stati capaci di portare, al nostro altrimenti bel pianeta.
Il punto di vista esterno, dell’osservatore sulla Luna, come diceva il Pagetti, è ovviamente l’ideale per poter dire ciò.
[ Indietro ]
Recensioni Fs italiana Copyright © di IntercoM Science Fiction Station - (505 letture) |