Il cuore di Sarah
di Maria Pia Trozzi, "Fabulae novae" n. 1, ed. Tabula fati, 2006, 12,00 €, 272 pagg.
Bel thrilling nel quale un medico scopre per caso un traffico d’organi. E ne vedrà sconvolta la propria vita tranquilla.
Verrà accusato dell’omicidio della persona fidata a cui aveva pensato di rivolgersi, e comincerà una fuga disperata, inseguito sia dalla polizia che da quei malviventi.
Poi, però, un detective, della polizia, ed una giornalista, gli daranno retta, e riuscirà non solamente ad uscirne pulito, ma, molto di più, a sgominare la banda, e liberare tutti i bambini prigionieri.
Come dice Carlo Bordoni nella "Presentazione" (pagg. 5-7), la prosa della Trozzi è molto lenta, indugiante nella descrizione dei particolari: "Si sofferma sulle immagini, si avvicina con misurate zoomate sui primi piani, sui dettagli, anche quelli che possono apparire di poco conto, ma che invece si dimostrano essenziali per creare l’atmosfera, suggerire sfumature, sensazioni, intuizioni." (pag. 5).
Il ritmo è in accelerando, con un finale tutto azione, anche se, a dire il vero, un pò abborracciato in quanto a credibilità, verosimiglianza (i Nostri Eroi, un medico, una giornalista, un miliardario, un informatico e il detective, entrano nella clinica iper sorvegliasta dei trafficanti d’organi e riescono a liberare tutti i ragazzi e a prendere le prove per incastrarli).
La Sarah del titolo è una delle pazienti ricche alla quale viene trapiantato a sua insaputa un cuore, appunto, espiantato da una delle infelici vittime. Che si innamorerà dei quel medico, e sarà determinante per l’ovvio happy and.
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