I biplani di D’Annunzio
di Luca Masali, "Urania" n. 1296, ed. Mondatori, ’96, 5900 £, 280 pagg.
Vincitore del premio Urania ’95, è un bel romanzo sui viaggi nel tempo, e gli universi paralleli.
Vi si immagina, infatti, che dei neonazisti, dopo che si è scoperto come poter tornare nel passato, decidano di alterare la storia in modo tale che la Germania esca vittoriosa dalla 1ª guerra mondiale, divenendo l’egemone assoluta dell’occidente, senza dover poi soccombere in una 2ª, guerra mondiale, che la vedrebbe sconfitta.
Il piano, però, verrà fatto fallire da due dipendenti della ditta di viaggi nel tempo che serve a quell’organizzazione, in realtà solamente un’emanazione, anche se inconsapevole, di una Russia che intende, così, trarne un vantaggio ancora maggiore, da copertura per le sue manipolazioni temporali.
Il romanzo si svolge quindi prevalentemente in questo passato alternativo nel quale l’impero austro-ungarico stà vincendo la 1ª guerra mondiale aiutata da questi "uomini del futuro" che sanno tutto ciò che stà per accadere ed i modi e le tecnologie per far si che… accada tutt’altro.
Molto ben scritto, mi è parso però che si dilunghi eccessivamente nelle ricostruzioni storiche, in parti che risultano un pò troppo pesanti.
Altri contributi critici: recensione di Giangiacomo Gandolfi, "Il paradiso degli orchi" n. 16, '96, pag. 55
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