Tra Zanthium e Xanriadale
di Lucia Paratico, con lo pseudonimo di Lucia P. Elpi, in "Futuro Europa" n. 15, ed. Perseo libri, ’96, 25000 £, 224 (62) pagg.
Heroic fantasy tenuto su di un tono umoristico, che racconta di due rinomati ladri che vengono coerciti da un potente mago a cercargli un antico papiro con un potentissimo incantesimo.
Per fare ciò fa credere ad entrambi che l’altro sia in suo potere, e, poiché i due sono anche amanti (uno un uomo, l’altra una donna), gli obbediscono.
Il piano del mago è ovviamente che, alla fine della ricerca, inevitabilmente uno dei due uccida l’altro. Ma fallisce, poiché in qualche modo si riconoscono.
L’ovvio lieto fine li vede ritrovare il proprio aspetto, ed il mago distrutto proprio da quell’incantesimo.
È, più che un romanzo vero e proprio, un racconto tirato molto per le lunghe, che di esso, e non dell’altro, ha la struttura.
E lo stiracchiamento lo si percepisce in più punti, dove davvero si sarebbe potuto tagliare un po’, come nella troppo lunga scena iniziale, assolutamente non essenziale al resto della trama.
Lo stile non è decisamente gran che, con la parte, consistente, del racconto che vede i protagonisti all’interno di un’enorme biblioteca alle prese con la soluzione dell’enigma nel quale si cela l’ubicazione di ciò che stanno cercando che segue pedissequamente i mille esempi del genere, piuttosto noiosamente.
Tuttavia, qua e là, qualche brano abbastanza poetico ve lo si riesce a trovare.
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