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Area Riservata
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IN UN MONDO PERFETTAMENTE FELICE
Inserito Domenica 23 gennaio 2005
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|
un racconto di Donato Altomare
- Il Controllore 8727 ci segnala
una anomalia.
Il Presidente CE girò piano il
capo. Fissò il Primo Controllore aggrottando leggermente la fronte. Si avvicinò
all’uomo che stava osservando con molta attenzione il terminale olografico
dell’HP 3000: - Di che livello?
- C. - Era il più grave.
Strinse le labbra. Non rammentava
da quando non avvenivano più anomalie nel Settore che lui controllava. Sette?
Otto anni?
- Voglio un rapporto completo tra due ore. Lo
aspetto nella Sala di Emergenza. Lanciò un’ultima occhiata al signor Giuseppe
Spezzacatene la cui immagine olografica troneggiava nella sfera e si allontanò
con la mente in subbuglio, perché non riusciva a capire come mai quell’uomo, in
un mondo assolutamente felice, potesse… piangere.
Il Presidente CE era soavemente
immerso nella vasca da bagno. Davanti a lui un tavolo con cinque terminali
sferici, uno per ogni Supervisore responsabile di settore più quello per il
Primo. Fece un cenno spruzzando un po’ d’acqua che fu vaporizzata dalla
barriera termica.
Il Primo Controllore cominciò: - Spezzacatene
Giuseppe, di anni 37. Continente Europeo, Penisola Italiana, sub area Puglia,
sub zona Barletta, quartiere settimo, abitacolo 1299. - Si umettò le labbra e riprese: - Sposato
felicemente…
- Commento superfluo e scontato,
si attenga ai dati.
- Mi perdoni, era un modo di dire.
Sposato con Lucia Loconsole, di anni 30. Due figli, Ettore di quindici anni e Giovanna
di otto. Ha un negozio di attrezzature da sub. La moglie insegna presso le
scuole di secondo livello. Il figlio maggiore Ettore ha iniziato gli studi
della pre università con indirizzo laurea breve in Agraria, la figlia segue una
scuola di musica, violino per la precisione. E’ al terzo anno. Nessun problema
in famiglia.
- Ovviamente. Eppure ho visto
quell’uomo piangere. L’abbiamo visto
tutti. E vi rendete conto che si tratta di una anomalia C, molto grave, che
DEVE essere sanata. Il nostro mondo perfettamente felice non può ammettere che
qualcuno pianga. - Si agitò nella vasca.
Le piccole onde, che erano state sollevate dal suo corpo senza un filo di
grasso, si infransero sulla barriera termica delle sponde. Furono trasformate
in vapore, di seguito condensato e reimmesso nella vasca tramite canalizzazioni
inglobate nella sua struttura. - Avete esaminato la sua anamnesi esistenziale
negli ultimi cinque anni?
- In maniera completa. L’HP 3000
ha fornito tutte le registrazioni. E’ una macchina preziosissima.
- Ancora ovvietà.. Ascoltiamo i
resoconti.
Il Supervisore della Salute
cominciò: - Il nostro soggetto gode di ottima salute. E’ sottoposto
settimanalmente al controllo fisico psicologico. Circa tre anni fa si rilevò
l’insorgenza di cellule cancerogene nel fegato e il piccolo inconveniente fu
subito risolto col trapianto dell’organo. Cinque mesi fa si è ferito
dedicandosi al suo passatempo preferito, il giardinaggio. Una incisione sul
palmo della mano sinistra. Il Controllore a cui è affidato il soggetto, non
appena ricevuto il messaggio, ha messo in funzione gli inibitori del dolore.
Praticamente il soggetto quasi non si è neanche accorto di essersi tagliato.
Per il resto tutto secondo gli standard della felicità. Dorme bene, otto ore al
giorno, mangia con appetito ciò che più desidera, defeca con regolarità. Fa
moto e tiene attiva la mente con letture e appositi programmi radiofonici.
Assorbe la OloTV a piccole dosi. E’ parere della equipe che dirigo che la
ragione del suo pianto non va ricercata nella sfera fisico psicologica.
Il Presidente era attento. Guardò
il Supervisore dell’Intimo.
- Il nostro soggetto non ha mai
avuto problemi di carattere affettivo. A suo tempo fu selezionata la sua
compagna in base alle esigenze sentimentali di entrambi, alle sensazioni
olfattive e visive. Nessuna anomalia riscontrata durante il loro legame. In
base agli atteggiamenti di entrambi e ai controlli organici si denota stabilità
nel loro rapporto affettivo. Per dirla come un tempo, si amano. Come amano i
loro figli. Non siamo stati mai costretti a intervenire per sedare l’insorgenza
di incomprensioni o dissapori. Marito e moglie sono perfettamente amalgamati e
i loro figli hanno cementato ancora di più la loro unione. Escludiamo che la
ragione di quel pianto posso essere ascritto alla sfera sentimentale.
- E il sesso? - Chiese il Presidente.
- A pari passo col sentimento. Continuano
ad avere rapporti sessuali soddisfacenti. Al momento della loro unione, sedici
anni fa, l’uomo aveva particolari predilezioni per determinati aspetti del
rapporto. Non amava molto sentire gemere la partner, e adorava il rapporto
orale. Nella scelta della compagna abbiamo tenuto conto di questo. La loro
sintonia sessuale è perfetta. Sei anni fa siamo intervenuti su di lei per un
inizio di tendenza lesbicale, prontamente sedata. Si è trattato di un fenomeno
passeggero legato alla frequentazione di una amica dalla quale era attratta. Abbiamo
passato quasi tutte le due ore ad esaminare passo passo la sua vita
sentimentale e sessuale per accertare il suo iter felice.
Il Presidente emise un sospiro: -
Può essere insoddisfatto del suo lavoro.
Il Controllore delle Attività
Lavorative scosse il capo: - E’ escluso. Con i soliti test abbiamo verificato
al momento della sua maturità, a quindici anni, le preferenze. Ha un amore
viscerale per il mondo sommerso, ma non per le immersioni. Abbiamo scelto per
lui il settore della vendita delle attrezzature da sub. La scelta si è mostrata
giusta. E’ felice di fare quel lavoro. Dai dati in nostro possesso risulta
sempre felicissimo di farlo. Abbiamo ultimamente prospettato, al suo ego
inconscio, la possibilità di cambiare lavoro, di interessarsi della progettazione
di apparecchi da sub, ma abbiamo avuto una reazione negativa. Lui è felice di
fare quel lavoro e non vuole lasciarlo.
Anch’io posso affermare, senza
tema di smentite, che le ragioni del suo pianto non vadano ricercate nella
sfera lavorativa.
Il Presidente uscì dalla vasca. La
barriera termica lo asciugò. Indossò una pratica e comodissima tuta e girò lo
sguardo verso il quarto Supervisore. Era l’ultima possibilità: - Non resta che
la sfera esterna. Forse ha problemi con il suo hobby, o i suoi amici, o i suoi
passatempi.
Il Supervisore del Superfluo scosse
piano il capo: - Credo che la deluderò, signor Presidente. Giuseppe
Spezzacatene da sempre è un appassionato di giardinaggio. Dispone di una serra
di cinque metri quadri nella sua abitazione. Quindi enorme. Si dedica in
prevalenza alla coltura di ortaggi. Se le interessa le posso fornire una lista
completa delle ultime produzioni.
Ha cinque amici, due coppie e un
single. Con due di loro divide la passione per il mondo subacqueo e col single
gioca spesso a tennis tavolo, un altro dei suoi passatempi. Gli altri due sono
affini alla moglie. Senza però essere invisi dal nostro soggetto. Abbiamo fatto
delle ricerche su di loro negli ultimi anni, passato al setaccio i loro rapporti
amicali, esaminato le battute che si sono scambiate e persino le inflessioni delle
voci. Risultato: zero assoluto. La loro amicizia è felice, assolutamente
felice. Ama molto leggere romanzi d’avventura marinareschi e collezionare
piccole bottigliette di liquore. Ha una grande collezioni della quale è
particolarmente orgoglioso.
- Forse beve?
- No, Presidente. - Era intervenuto il Supervisore della Salute. -
Non beve, né fuma. Ogni tanto indulge in autoerotismo, ma senza eccessi né
ripercussioni. L’ho già detto, la sua salute è perfetta.
- Continui. - Disse il Presidente rivolto all’ultimo
Supervisore.
- C’è poco da aggiungere. Circa
otto mesi fa si è invaghito del nuovo modello di cellulare epidermico, sa,
quello che aderisce direttamente alla pelle e che si ricarica col battito del
cuore. Abbiamo provveduto a migliorare i suoi introiti economici, tanto da
permettergli di stralciare la spesa del cellulare dal bilancio familiare, senza
che questo avesse ripercussioni sul resto della sua vita. Dedica il giusto
tempo alla lettura, il giusto tempo al collezionismo e al giardinaggio. Dedica
il giusto tempo agli amici e, cosa essenziale, alla sua famiglia e al suo
lavoro. Non si notano squilibri verso una o l’altra attività. Posso escludere
anch’io che le ragioni del suo pianto siano da addebitarsi alla sfera di mia
competenza.
Il Presidente chiuse gli occhi.
Aveva bisogno di pensare. Una anomalia C era difficilissima da risolvere, ma
lui doveva farlo, o la propria sfera di felicità ne sarebbe stata
irrimediabilmente intaccata. Li riaprì e tornò a guardare l’immagine olografia
del soggetto. Le lacrime non cessavano.
Eppure doveva esserci una
spiegazione.
Ordinò ai Supervisori di
trasferire la proprie relazioni nel Portale della Felicità e un po’ scuro in
volto uscì dalla Sala di Emergenza. Col suo Tappeto Volante raggiunse la Base
Controllo Settoriale. Il Responsabile Anomalie che lo aspettava perplesso. - Allora?
- Non abbiamo alcuna traccia
sulla ragione di quel pianto. Nessuna.
- Ho visionato tutto dal Portale.
Ma forse il guaio più grave è un altro.
Il Presidente del Continente
Europeo lo fissò allargando leggermente gli occhi. Cosa poteva esserci di più
grave di una anomalia C? - Si spieghi.
- Ha potuto verificare l’esistenza
della anomalia.
- Personalmente.
- E allora perché il computer non
ha dato l’allarme?
- Cosa? Non ci avevo fatto caso…
il nostro HP 3000 non può commettere errori. Non capisco come… - si bloccò di colpo, impallidì e balbettando
disse: - Un EptaVirus…
Il Responsabile Anomalie annuì
gravemente.
L’allarme risuonò fastidioso in
tutta la zona di controllo. Alcuni Controllori si scambiarono uno sguardo
perplesso. Non ricordavano ci fosse mai stato un Allerta Bianco. La voce del
Presidente si diffuse nelle stanze Controllo. - I Controllori da 8720 a 8730, i
Supervisori con i Primi Assistenti si presentino immediatamente nella Sala
Emergenza. - Poco dopo gli uomini furono alla sua presenza. Videro le sue lenti
a contatto cangianti virare verso il rosso. Era davvero sconvolto. Al suo
fianco un uomo che non conoscevano. Era apparentemente tranquillo. E aveva lo
sguardo di chi deve prendere una decisione difficile.
- Lui è il Responsabile Anomalie -
disse il Presidente, - deve dirvi una
cosa molto importante, vi prego di prestargli la massima attenzione. - Le sue lenti non mutarono colore.
L’altro, con voce bassa ma decisa,
spiegò: - Questa mattina è stata rilevata una anomalia di classe C nel vostro
Settore di Controllo. Ma il computer non l’ha segnalata. Abbiamo ragione di
credere a una contaminazione di EptaVirus.
Fu una specie di bomba che
scoppiò tra gli uomini.
- Ma… ma è un HP 3000!- Esclamò uno di loro.
- E’ impossibile, impensabile.- Balbettò un altro.
- State sbagliando…
- Eppure l’attacco c’è stato. Ed
ha colpito a fondo. - Il Responsabile Anomalie
troncò subito qualsiasi obiezione. Sapeva bene quanto quegli uomini amassero il
loro computer e l’incondizionata fiducia che riponevano in lui. - Ora verranno
quattro miei collaboratori. Sono espertissimi nella ricerca di Virus, specie di
quella della setta degli Eptocrati. Vi prego di dare loro la massima
collaborazione.
Era fuori discussione che lo
facessero. A malincuore per il loro computer. Ma l’avrebbero fatto per il bene
dell’umanità.
- E’ impossibile… un HP… - Mormorò ancora qualcuno.
La porta si aprì. Quattro uomini
entrarono. Portavano con sé strani attrezzi.
Il Responsabile Anomalie mormorò:
- Presidente, abbiamo bisogno della sua autorizzazione formale per procedere.
Il Presidente strinse le labbra.
Era una grave decisione, ma gravissima la causa. Tirò un profondo sospiro e
disse a bassissima voce: - Fate quello che dovete fare.- Poi si girò a guardare il terminale dell’HP
3000.
Fu per questo che non si accorse
degli uomini che gli giunsero alle spalle.
Fu afferrato, gli fu messo una
specie di casco in testa, a coprirgliela tutta, sino al collo e disteso a viva
forza sulla sua scrivania.
Svenne, mentre le porte della
Sala Emergenza si chiudevano ermeticamente.
Il Presidente del Continente
Europeo guardò fuori dalla sua finestra. La giornata era splendida. C’era il
sole, ma non troppo caldo. E l’aria profumava di… di fresco, di fiori e di piante
che germogliano.
Poi tornò a guardare la scatola
trasparente.
In un liquido denso e traslucido
si muoveva una specie di ameba dalle dimensioni di un’unghia con le sue sette
protuberanze. Represse un moto di repulsione.
Il video lampeggiò. Lui autorizzò
la comunicazione. Il viso del Responsabile Anomalie comparve serio ma disteso.
- Allora?- Chiese il Presidente.
- Tutto a posto. Per precauzione
abbiamo controllato anche gli uomini a margine del Settore. Loro non erano
stati ancora infettati.
Il Presidente annuì : - Non avrei
mai pensato alle lenti a contatto umorali.
- Ne avevamo sentito parlare, ma
non le avevo mai viste in azione. Al contatto con gli occhi liberano spore
microscopiche che si attaccano al nervo ottico. Crescendo diventano amebe e
alterano la vista. A piacimento di chi le controlla. Voi vedevate il soggetto
piangere. In realtà l’uomo era normalissimo e non aveva problemi. Per questo
l’HP 3000 non aveva segnalato l’anomalia. Inutile dire che lui aveva ragione.
- Ottimo lavoro. E mi spiace di
aver diffuso l’EptaVirus tra i miei uomini.
- Non poteva rendersene conto. E’
un Virus che non dà alcun genere di disturbi, se non quello alla vista. Facendo
sembrare diversa la realtà.
- La ringrazio.
- E’ il mio lavoro. - Stava per chiudere quando: - Ah, Presidente.
La prego di scusarmi per il modo con cui l’abbiamo afferrata. Non potevano
sapere se si sarebbe sottoposto volontariamente al controllo. Gli EptaVirus
sono di vari tipi e spesso in grado di spingere a reazioni anche violente.
Il Presidente sollevò le spalle: -
Ripeto, ottimo lavoro. - Poi tolse la
comunicazione. E guardò il terminale del suo HP 3000.
Sorrise: - Per fortuna ci sei tu.
Poi tornò a guardare la primavera
dalla finestra.
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