un racconto di Claudio Tanari
Stiamo riposando,
adesso, io e gli altri nove.
Ho combattuto negli
ultimi tre periodi, di nuovo. Abramo, il Padre, mi aveva detto di farlo.
Dovrei avviare il
programma di autodiagnosi, però…non ancora.
Guardo intorno le
lastre di cristallo che mi separano da Abramo quando mi parla.
Non so cosa ci sia
oltre l’Arena. E non so perché ci faccia lottare: cinque periodi fa MHI32 è
stato danneggiato seriamente e ritirato dal recinto. Non è più tornato.
A volte Abramo mi fa
delle "domande" e io "rispondo" velocemente, a volte molto velocemente e capisco
che lui è contento (stira di lato gli angoli della bocca, mostra i denti e
socchiude gli occhi).
Nel recinto è buio,
ora; tra sei periodi dovremo combattere ancora.
Silenzio. Solo la
visione termografica rivela i corpi dei miei compagni, in immobile attesa.
I primi giorni di
Novembre 2045 si disputerà l'annuale torneo di combattimento biotronico
The Biotron Tournament.
Le iscrizioni sono
completamente gratuite ed aperte per concorrenti di qualsiasi nazionalità: è
sufficiente inviare un videomessaggio all’indirizzo biotronfighting@alderan.net
con allegata l’immagine e i dati tecnici del (o dei) biotron.
Eseguo il memobackup
del combattimento di ieri: contro Ant IV, un esapode di terza generazione.
L’arena circolare con i quadrati di partenza rossi e blu, i visi tesi dei Padri…
Abramo aveva installato su di me il chip di aggressività media.
Ho afferrato quasi
subito il Nemico e gli ho strappato due delle sue appendici.
I risultati del
torneo saranno pubblicati in tempo reale durante lo svolgimento dello stesso,
tramite classifica e statistiche aggiornate ogni dieci incontri. Le regole di
partecipazione e le regole tecniche di svolgimento del torneo sono qui di
seguito riportate.
Dagli squarci
irregolari hanno cominciato a fuoriuscire i cavi e i fluidi degli emoconduttori,
la sua andatura si è fatta irregolare e stentata. Ho visto Abramo che rivolgeva
un’occhiata al Padre di Ant IV, accompagnata da una serie di emissioni vocali
ritmiche e da un colpo a mano aperta sulla spalla dell’altro. Ma Ant IV mi ha
abbrancato con i restanti quattro arti…
Ogni biotron deve essere
accompagnato da una breve scheda descrittiva che ne chiarisca strategia e
tattica, illustrando gli aspetti salienti del suo comportamento. Tale scheda
deve comprendere i dati anagrafici dell'autore, comprensivi di un recapito
videofonico o e-mail.
… mi ha lacerato il
cranio e la calotta protettiva provocando la temporanea assenza di percezioni
visive…
2. I biotron devono pervenire
all'organizzatore entro e non oltre la mezzanotte del 31 Ottobre 2045.
Farà fede la data di spedizione registrata sul server SMMP.
… dopo tre
nanosecondi, avevo terminato il resettaggio e l’upload dei moduli di
cattura delle immagini: Ant IV stava per vibrare un secondo fendente sulla mia
Unità Centrale di testa. Ho effettuato una manovra diversiva rovesciandomi sul
dorso e scagliando sul bordo della recinzione il Nemico.
I biotron e le
schede devono essere necessariamente registrati su file in formato ASCTT
puro (charset UE-ASCTT: non usate caratteri speciali o lettere accentate,
non usate word processor!), eventualmente raggruppati in un archivio
compresso in formato Cut/PKCut o in un formato compatibile (non usate altri
compressori!).
Poi l’ho inquadrato
nel visore di rilascio inviando al suo indirizzo le onde Theta che gli hanno
danneggiato il software immobilizzandolo quel tanto che è bastato a estrarre e
fare pezzi la sua Scheda Madre. Avevo vinto. Abramo emise ancora, stavolta a
voce più alta, i suoi versi ritmici, mentre il Padre di Ant IV raccoglieva il
biotron bloccato nell’ultimo gesto prima della disattivazione.
Non sono ammessi,
come mezzi di trasmissione: posta ordinaria, elettropiccioni viaggiatori,
mec-cani da riporto, primati, softy-disk, SCD-ROM, chip audio e video,
olofoto; se non avete un compressore adatto ed il vostro biotron è molto
ingombrante potete spedire cartucce Lambda Cut o sintodisk rimovibili, ma
non saranno restituiti.
Attenzione: i
biotron che non rispettino anche una di queste condizioni sono
automaticamente esclusi dal Torneo e venduti come rottami.
Abramo mi ha
sollevato visibilmente soddisfatto (ha stirato di lato gli angoli della bocca,
mostrato i denti e socchiuso gli occhi), poi mi ha riposto qui, nella rimessa,
insieme agli altri.
Regole di combattimento
1. I partecipanti si
affronteranno sia in uno scontro singolo (f2f) che nella modalità 4vs4 (ogni
biotron duella contemporaneamente con gli altri tre presenti nell'arena).
2. Il limite di cicli/CPU
(virtuali) massimi per ogni tipo di match è posto a 200.000 (circa 10 minuti
in tempo umano).
3. I punteggi saranno assegnati
secondo lo schema seguente:
12 punti al vincitore;
3 punti a ciascuno dei superstiti
di un pareggio a due;
2 punti a ciascuno dei superstiti
di un pareggio a tre;
1 punto a ciascuno dei superstiti
di un pareggio a quattro se i danni riportati dal biotron sono superiori al
40%;
0 punti a ciascuno dei superstiti
di un pareggio a quattro se i danni riportati dal biotron sono inferiori al
40%.
GaAK si è seduto: sta
completando il programma di ottimizzazione dei dati e di auto-manutenzione.
Dovrei farlo anch’io. ma prolungo il loop dell’auto-valutazione dei danni per
altri 10 cicli.
Ricominciamo:
- ISAAC – Intelligent
Self Assessing Assault Cybortron…
- attendere per il
download delle istruzioni…
Anche quest'anno
EgoioProg, sponsor della manifestazione, mette in palio per il primo
classificato assoluto del Torneo un fantastico virtualdrive Iomega 750TeraB. Il
nuovo virtualdrive offre una velocità elevata con un trasferimento dati di fino
a 7,5 TB al secondo (massima). Tutti i dischi sono protetti da un rivestimento
di bioplastica rigida, e comodi da trasportare: stanno perfettamente nella tasca
di una camicia. Sono robusti e resistenti a colpi, urti e graffi. Il drive
consente agli utenti di collegare il dispositivo ad un flexydesktop o un laptop
sottocutaneo senza effettuare il reboot del sistema o dover effettuare
installazioni complicate.
Il software di Abramo
mi ricorda con insistenza (ogni 0,5 cicli) l’urgenza di effettuare
l’automanutenzione. Il mio visualscanner passa in rassegna gli altri: c’è odore
di acidi e di carne bruciata nel crepitio dei bisturi a impulsi… Abramo non mi
ha mai spiegato il motivo dei combattimenti. Dovrebbe farlo… GaAK salda lo
strappo sul carapace di fibra di silicio: esita un po’, quando si accorge che lo
sto fissando, poi ricomincia a lavorare sul danno. Nella testa la voce
sintetizzata di Abramo mi ricorda che se non avvierò la checklist tra due cicli,
partirà la procedura automatica. Escludo il default e spengo il segnale di
allarme, immediatamente attivatosi. Adesso gli altri mi osservano. Il buio della
rimessa è spazzato da una lama di luce. Un Padre? Le celle dei sensori
termografici disegnano la sagoma ondeggiante di un umano che si avvia verso lo
squarcio di luce. Il bianco "spara" nei sensori che recuperano la loro
efficienza quasi immediatamente. Il rettangolo luminoso si restringe, si oscura
del tutto… poi si riapre appena.
Mi dirigo verso la
luce, dapprima lentamente, poi sempre più in fretta; il rumore dei miei passi
risuona nel vuoto.
Mi guardo indietro,
GaAK ha interrotto il suo lavoro e mi guarda: tutto intorno a lui le fioche spie
degli standby occhieggiano nella semioscurità sospesa, perplesse…
La luce, dorata,
proprio davanti a me.
E’ di pochi
mesi fa la notizia, di un biotron da combattimento "intelligente"
fuggito dal laboratorio dove era "nato". ISAAC, questo è il suo nome, ha
approfittato della distrazione di un addetto per dimostrare doti
insperate, che hanno lasciato tutti a bocca aperta. Il cybortron (questo
il nome tecnico del nuovo tipo di biotron), assieme ad altri dieci a lui
simili era parte di un progetto intitolato "La sopravvivenza del più
forte" finanziato dalle Forze Armate dell’Unione Europea con la
collaborazione della Biotronic Industries di Varese. ISAAC aveva
partecipato - a scopo sperimentale e di collaudo – a molti tornei di
combattimento. Messo a riposo in un recinto della BI ha deciso di
infilare la porta e di darsela a gambe. L’unico commento del suo
"creatore", Abramo Isman, è stato: "Non so proprio come sia riuscito a
trovare la porta d’uscita, e perché lo abbia fatto".
(La
Repubblica, 25 Aprile 2045)