una creazione di Andrea Martin
Nato dalla penna di Andrea Martin, Sir Benson è l’ultimo arrivato tra i cartoni animati che impazzano nella rete (ricordate il “Pollo Gino” di Mytv?), con centinaia di navigatori che ogni giorno scaricano le sue avventure. Alto poco più del metro e settanta, ciuffo biondo ribelle, vestito di una cotta rossa e di una maglia gialla, Sir Benson deve il nome ad un omaggio di Martin a Edward Frederick Benson (1867-1940) autore di una sterminata serie di racconti di fantasmi.
Per comprendere le ragioni del suo successo bastano poche notazioni: Benson è il classico eroe imbranato che da un lato cerca di evitare guai e tafferugli, dall’altro non disdegna l'azione se questa è ragionevolmente limitata. Famose oramai in rete le sue spade: nelle prime avventure Sir Benson si presentava armato da un gigantesco spadone da traino, sostituito presto con una comoda spada “a serramanico”, con tanto di pulsante da premere all’occasione per estrarre la lama.
Il progetto Sir Benson è ambizioso: le avventure del cavaliere biondo sono ambientate per lo più tra le Grandi Foreste delle Solite Terre con un modello molto simile ai cortometraggi animati della "Pantera Rosa", e pertanto sono prive di dialoghi e l'azione è affidata alla mimica dei personaggi. Le storie, seppur fini a se stesse, presentano soluzione di continuità, il che vuol dire che in qualche modo ognuna è collegata alla successiva.
Ad animare ulteriormente la serie ci pensano infine i numerosi “antagonisti” di Sir Benson: dal mago Wizard al Golem di pietra, fino all’Aquila reale. Vedere per credere.
Andrea Martin, classe 1970, si avvicina per la prima volta al mestiere di disegnatore nel 1990, lavorando come "illustratore comunale", professione poco remunerata ma ricca di soddisfazioni in grado di permettere ad un giovane artista di imparare disegnando opere legate alla cultura e al sociale (dalle locandine alle caricature).
Durante questo lungo periodo partecipa con successo (nel 1994) alla sesta Rassegna Nazionale di Grafica "Umorismo e Satira-Il Paese dei Balzelli" di Dolo (VE). L'anno successivo espone il suo primo fumetto alla "Mostra di Fumetti" del Comune di Venezia. Nel 1998 l' attività artistica diviene più sostenuta: arriva infatti la collaborazione, come vignettista, con il quotidiano "Il Gazzettino", e nel 1999 la vittoria del “Premio Internazionale Umoristi” a Marostica.
Dal 2000 le vignette diventano fumetti: iniziano le collaborazioni con "Il Messaggero dei Ragazzi" di Padova (dove Martin inventa i personaggi di "Giorgione e il Professore", una mini serie a colori) e "PM " di Verona.
Nel 2001 partecipa alla 49a edizione del "Film Festival Città di Trento" e all'edizione "Festivalfilosofia" di Carpi nella sezione "Ascesa-L'Avventura delle Cime in Centocinquant' anni di fumetto". Nello stesso anno vince nuovamente il “Premio Internazionale Umoristi a Marostica”.
Tra il 2002 e il 2003 crea la serie a colori "Il Diario di Abner Van Dover" con protagonista un cacciatore di fantasmi studioso di miti e leggende.
Nel 2004 comincia ad interessarsi di animazione flash lavorando ad alcuni esperimenti grafici (in particolare ad un cortometraggio su Abner Van Dover e una versione in semi-animazione del fumetto "I Marziani da Plutone" storia realizzata nel 2001 per il "Messaggero dei Ragazzi"). Esperimenti che culminano alla fine del 2005 con la creazione del fortunato personaggio "Sir Benson".