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Morir m’è dolce in questo cartoon

Inserito Giovedì 22 novembre 2007

Cinema di Danilo Santoni

La serie animata di Æon Flux è un capolavoro di movimento e di invenzioni. La storia non è così lineare come apparirà poi nel film tratto da essa e molto spesso le invenzioni svolgono più una funzione di devianza che una di chiarimento rispetto alla comprensione della situazione.
Nella società presentata dalla serie animata esistono due culture, quella di Bregna e quella di Monica:
- Bregna si presenta come una società tecnologicamente avanzata e come un luogo dove è possibile trovare tutto ciò che è desiderabile. Purtroppo, come in ogni altra cosa, c’è sempre l’altra faccia della medaglia: non c’è libertà e i suoi abitanti (i Breen) devono sottostare ad un controllo ferreo sulla mobilità e sulle attività quotidiane. A nessuno è permesso di lasciare Bregna pena la morte durante il tentativo (si veda per esempio l’episodio Thanatophobia). La società ordinata di Bregna dimostra anche di essere oppressiva: ogni volta che si vede qualcuno che sta lavorando, lo si vede svolgere operazioni ripetitive e disumanizzanti. La gente, ad esclusione di Trevor, non sembra passarsela bene economicamente e non sembra esserci grande felicità, amicizia o valori familiari.
- Monica si presenta come il preciso opposto di Bregna, un luogo completamente privo di regole. Politicamente non è governata da nessuno, e per quel poco che se ne vede si può dire che sia povera ed anarchica, con palazzi malandati e con pochissima tecnologia visibile. Ma i Monican hanno a loro vantaggio una cosa, la libertà. Se i Breen lo permettono possono entrare in Bregna e hanno tendenze artistiche (si veda War dove un soldato Monican sta pitturando e deve smettere per combattere contro una invasione di Breen, oppure in Isthmus Crypticus dove nel chiudere la propria relazione un ragazzo si fa ridare dalla ragazza un nastro musicale).
Qualcosa di più si conosce della situazione politico-sociale dal graphic novel Æon Flux - The Herodotus File.
Monica e Bregna erano una volta un unico paese chiamato Berognica che presentava gli aspetti positivi di entrambe le società. Una volta separati (per mezzo della costruzione di un muro realizzato a tempo di record) a Bregna, nel giro di poche generazioni, fu cancellato ogni ricordo di Berognica attraverso un processo di ingegneria sociale. Al contrario a Monica sono conservati vecchi manufatti di Berognica; c’è un gruppo, il Berognican Reunification Movement (BRM), che tenta di ricostruire Berognica; ci sono dei cartografi che cercano di ricostruire la mappa originale del paese e un gruppo di terroristi che cerca di rendere sempre più difficili le cose a Bregna e di far arrivare la verità alla popolazione.
Trevor Goodchild, ritenendo il Berognican Reunification Movement (BRM) una minaccia, cerca di combatterlo attraverso l’uso di agenti che fanno il doppio gioco ed è qui che viene in contatto con Æon .
Gli incontri degli agenti del BRM avvengono in riunioni mascherate da funerali.
La serie è composta da episodi che possono essere suddivisi in due categorie diverse, i corti (poco più di tre minuti, tutti senza parole e alla fine di ognuno di essi Æon muore) e gli episodi della serie (tra i 20 e 25 minuti e con dialogo), più l’episodio pilota iniziale 12,24 minuti e anch’esso senza dialogo.

Pilot (1/9/1991) 12,24 minuti

Æon si introduce in una base dei Breen facendo una carneficina dei nemici. La cosa è apertamente parodistica con i morti che accumulano e col sangue che allaga il terreno.
Durante il percorso Æon incontra due persone che lottano tra di loro per il possesso di una valigetta (uno dei due è vestito in nero come lei), si sbarazza di entrambi (uno dei due mostra, come altri soldati uccisi, una particolare malattia della pelle che appare come una ragnatela di vene) e si sbarazza anche di quello che sembra l’antidoto alla malattia. Durante il percorso un chiodo entra nel tacco di Æon ma non succede niente in quanto nel proseguimento non poggerà mai il tacco. Arriva sul cornicione fuori di un appartamento dove c’è una donna e sul letto c’è morto l’uomo politico che lei sta cercando. Entra anche Trevor mentre lo schermo gigantesco di una televisione sulla parente mostra quello che sembra un notiziario: un insetto (che Trevor ha raccolto in precedenza dal lago di sangue e che ora nell’appartamento estrae da un taglio nel proprio dito) sta diffondendo un’epidemia (quella che si manifesta con la ragnatela di vene) che si dimostra senza cure. Æon decide di uccidere Trevor, ma nel farlo poggia a terra il tacco facendo penetrare il chiodo fino al tallone e per il dolore perde l’equilibrio e cade dal cornicione morendo.
Nel quartier generale di Æon c’è un agente in una sala di controllo che ha la visione di tutte le attività degli agenti; gli arriva l’informazione della sua morte e premendo un tasto fa volatilizzare il suo corpo e bruciare il suo appartamento. Nel frattempo una copia di Æon viene riportata in vita e posta in un luogo surreale tra acqua e cielo con una creatura aliena che le lecca i piedi.
Viene data la notizia che Trevor ha trovato la cura per l’epidemia e le ultime immagini colpiscono per la loro stranezza: in un negozio di fumetti un appassionato prende una rivista per ‘feticisti dei piedi’ con Æon in copertina e paga con banconote che hanno l’immagine di Trevor mentre Æon e la strana creatura continuano la loro infinita beatitudine.

Gravity (22/9/1992) 3,16 minuti

Æon si trova su di un aereo affiancato ad un treno in una folle corsa in mezzo al deserto. Sul treno si trova Trevor ed entrambi sono affacciati dai rispettivi finestrini e si stanno baciando sulla bocca. La cosa serve a Trevor per passare informazioni all’agente mettendogliele con la lingua in un falso dente. Le informazioni riguardano un agente e una valigetta che nel frattempo stanno passando dal treno all’aereo. Durante il bacio Æon scorge anche uno strano carro che corre parallelo al treno. Dopo il passaggio dell’agente i due mezzi di locomozione si distaccano e Æon inizia la sua ricerca dall’esterno dell’aereo. Trovato l’agente richiede però troppo dalla sua agilità felina e cade dall’aereo nel vuoto verso dei canyon presi pari pari dai cartoni animati di Willy il Coyote e Beep Beep(!).
Capendo di non avere alcuna possibilità di sopravvivenza, Æon decide di uccidersi ma si accorge che sul terreno c’è di nuovo lo strano carro e incuriosita ne segue le mosse. Questo si ferma sull’orlo di un burrone e due uomini cercano di tirare fuori dal burrone qualcosa di veramente pesante. Nel frattempo Æon vede che si sta avvicinando ad un ponte sospeso ed usa la pistola con un gancio e una fune per trovare un appiglio che ne arresti la caduta e continua ad osservare i due uomini non accorgendosi che nel frattempo la corda si sta arrotolando intorno al suo collo.
Nel momento in cui i due agenti stanno per estrarre l’oggetto dal burrone (si tratta di qualcosa di molto luminoso) termina la corda del suo arpione, lei rimane strozzata e il filmato termina.
Si tratta di un tour de force eccezionale su riprese in movimento e sul mutamento del punto di vista.

Night (3/11/1992) 4,10 minuti

Questo episodio nell’Æon Flux Director's Cut DVD Set ha un titolo differente: ‘Mirror’.
Æon si introduce in una costruzione alla ricerca di un uomo che vede in controluce dalla finestra. Durante il percorso viene registrata dalle telecamere di sorveglianza. Dopo un salto maldestro cade e finalmente nota le telecamere. Arriva ad una stanza dove c’è il registratore che registra le riprese e nell’osservare l’apparato si butta addosso il contenuto di una tazza di caffé. Va in un bagno pieno di stoviglie sporche per lavarsi e anche qui combina guai, apre il rubinetto del lavandino e l’acqua esce dalla doccia bagnandole i capelli… è talmente presa nelle sue azioni da non notare che il monitor della sorveglianza mostra il passaggio di un’altra persona. Poco dopo si sente un colpo di pistola. Irrompe in una stanza e viene attratta da un video. Prima di poter fare qualcosa le sparano e mentre sta morendo osserva dal video colui che le ha sparato... Trevor.

Leisure (10/11/1992) 3,04 minuti

Æon scopre un nuovo tipo di creatura nel laboratorio di Trevor. Si impossessa di alcune uova e tenta di portarle fuori del laboratorio. Ne rompe una e analizza il contenuto con un microscopio scoprendo che contiene delle creature miniaturizzate perfettamente formate. Viene inseguita da un essere che sembra una delle creature delle uova adulta che la raggiunge e la uccide. Stando a quanto riferisce lo stesso Peter Chung, l’idea di questo episodio gli è venuta mentre guardava "Star Trek 6".

Tide (17/11/1992) 4,23 minuti

L’azione si svolge in modo ripetitivo ed ossessionante proprio come il succedersi delle mare, uguale ma diversa: Æon ed una sua amica si trovano su una costruzione artificiale di sette piani sul mare e devono arrestare un meccanismo che sta tentando di togliere un ‘tappo’ alla costruzione per farla sprofondare in mare.
A loro serve uno strumento che sta dentro una delle porte che si trovano ad ogni piano, ma non sanno quale. Trevor ha la chiave, ma le attire dentro l’ascensore e per ritardarle sciaccia i pulsanti di tutti i piani e getta la chiave (che ha la targhetta col numero del piano) dietro ad una vasca. Fa sorvegliare Trevor dall’amica e cerca di recuperare la chiave, ma nel prenderla si stacca l’etichetta.
Arrivano al piano 6. Lei esce, evita gli spari di una guardia, prova la porta, non si apre, spara da una finestra al congegno che sta per togliere il tappo al piano terra e torna all’ascensore che riprende a scendere. Lega Trevor ad una barra e cerca di recuperare l’etichetta. L’amica nel frattempo non sembra molto ‘amica’.
Arrivano al piano 5. Lei esce, evita gli spari di una guardia, prova la porta, non si apre, spara da una finestra al congegno che sta per togliere il tappo al piano terra e torna all’ascensore che riprende a scendere. Cerca di recuperare l’etichetta ma non c’è tempo.
Arrivano al piano 4. Lei esce, evita gli spari di una guardia, prova la porta, non si apre, spara da una finestra al congegno che sta per togliere il tappo al piano terra e torna all’ascensore che riprende a scendere.
Arrivano al piano 3. Lei esce, evita gli spari di una guardia, prova la porta, non si apre e scopre che la targhetta della chiave indica il due, spara da una finestra al congegno che sta per togliere il tappo al piano terra e torna all’ascensore e trova l’amica che sta baciando Trevor. Cerca di ucciderlo ma l’amica glielo impedisce e anzi la prende di mira con la propria arma che però è scarica. Comunque le fa battere la testa e l’uccide. Liberatesi di Æon la donna esce al piano 2, nel frattempo la guardia che ad ogni piano aveva sparato, entra di soppiatto nell’ascensore e spara a Trevor. La donna riesce ad aprire la porta 2 e prende il congegno ma lo abbandona nell’ascensore arrivato al piano 1. Fa a piedi l’ultimo piano e arriva al congegno proprio nel momento in cui viene tolto il tappo e tutta la struttura affonda.
Detta così la cosa sembra alquanto confusa e di sicuro lo è, quello che affascina, comunque, dell’episodio è il ripetersi dell’azione sempre uguale ma al tempo stesso ogni volta differente.

War (24/11/1992) 5,26 minuti

Æon cerca di penetrare nella base principale del nemico e finisce col fare una strage. È convinta di aver ucciso tutti, ma così non è e un nemico l’attacca e le punta un’arma alla testa. Lei scorge un prigioniero che si è liberato e che sta per soccorrerla e cerca di distrarre il soldato nemico. Questi non si lascia irretire ed uccide sia lei sia il prigioniero alle sue spalle. Si reca poi sulle mura della fortezza e respinge un attacco di nemici facendo una carneficina come già prima Æon.
Si introduce poi nella base nemica e viene affrontato da un nemico con una spada da samurai. Si ripete un po’ la scena famosa di Indiana John con la pistola contro l’arma bianca, vince il tizio da samurai che poi si rivolga ad una bambina e la convince a richiudersi nella fortezza mentre suona l’allarme.
Corre a difendere la base assieme a tutti gli altri (tra questi c’è anche una persona che stave dipingendo un quadro e prima di smettere si è sporcata la fronte di azzurro). La base è attaccata da una fortezza volante con dei soldate che si calano a terra dalle funi. Si ripete la carneficina e il tizio-samurai penetra nel veicolo aereo ma viene ucciso da una donna che poi fa strage dei nemici e penetra nella fortezza in quanto morendo il tizio che dipingeva ostacola il meccanismo di chiusura della porta.
Arriva alla prigione e libera un prigioniero che sembra essere il suo amante. Vengono attaccati ed iniziano la fuga…
L’episodio è sorprendente per il movimento e per le invenzioni visive, mette in ridicolo il super-omismo presentando battaglie impossibili con eroi che superano la minaccia di una pioggia di proiettili, con l’eroina che muore subito e in modo anche stupido, con montagne di morti accatastati (come fanno a finire uno sopra l’altro) con la vena poetica del pittore e della bambina e con l’irrazionalità di una mamma con bambino morta tra i soldati accatastati.

Un vero festival dell’irrazionale.


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