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Il meccanismo centrale (parte prima)
Inserito Giovedì 20 maggio 2004
|
|
un racconto di Jim Cowan
The
Central Mechanism
Jim Cowan
Questo non è un racconto di fantascienza.
Non è un racconto di nessun altro genere. E' una prova, e quando arriverai
in fondo capirai quello che voglio dire.
Ma incominciamo. Metterò giù semplicemente delle cose che mi sono realmente
accadute. Soprattutto dirò di quello che ho trovato su un hard disk al
centro di riciclaggio dei computer, un tipo di scienza che fa apparire la
rivoluzione copernicana come un incontro del PTA. C'è in tutto questo anche
dell'amore, dell'odio e la morte. Quando avrò finito vedrai che per me non
c'è altro modo per farti entrare queste idee in testa che quello di far
passare il tutto per un racconto. Ma non lo è.
Comunque è andata così.
La domenica scorsa avevo dormito la mattina fino a tardi dopo una lunga
nottata da Trino. Qualcuno che rispettavo veramente era morto la settimana
prima, di punto in bianco; ero arrabbiato di tutto e avevo bevuto anche più
del solito. Verso mezzogiorno mi dirigevo verso il centro di riciclaggio dei
computer sulla strada a quattro corsie, scoreggiando in continuazione per
via della birra della notte, in direzione della collina dove sta la grossa
chiesa, la Prima Chiesa di Qualcosa, con uno di quei cartelli dove il
pastore cambia il messaggio ogni settimana.
Così vengo su verso la cima della collina e là, nel mezzo della strada c'è
questo vecchio bislacco (magro, debole, piegato e con la schiena verso di
me) che sta piazzando i coni spartitraffico per chiudere una corsia cosicché
tutti i fondamentalisti possono uscire dal parcheggio della chiesa e
andarsene a casa al pranzo domenicale senza dover aspettare che passiamo noi
atei.
Scalo la marcia e faccio rombare il motore perchè questi coni mi fanno
pensare alla separazione tra stato e chiesa. La strada è proprietà dello
stato, giusto? E io sono un veterano, un tipo che metterebbe in gioco la
propria vita per difendere la Costituzione, Giusto?
4500 giri.
Ora devi capire che una CJ-5 come la mia è un'autentica Jeep, non una di
quelle Wrangler che la Chrysler attualmente fa passare per delle Jeep. Le
vecchie CJ-5 sono più pesanti, più potenti e la mia ha un tettino per
ripararmi la testa dal sole perchè non c'è niente di peggio di una brutta
scottatura su una testa calva. Il tettino è tutto quello che mi serve perchè
quaggiù fa caldo quasi tutto l'anno e non c'è bisogno di sportelli o cose
del genere, soprattutto quando ne guidi una come la mia che è dell'82, coi
sedili scassati e con a terra più fango che tappetini e con un groviglio di
fili dov'era di solito l'autoradio. La radio me l'hanno rubata quella volta
che sono stato ad Atlanta. Qua attorno non c'è molta criminalità, a meno che
non conti gli scontri che sono scoppiati quando una manciata di gay e di
lesbiche hanno cercato di marciare nella parata del 4 luglio dopo la guerra
del golfo e i patrioti locali che stavano tra la folla non si si sono
gettati a capofitto, tirando qualche pugno per rubargli la bandiera.
Comunque, mentre mi avvicino alla chiesa e al vecchio bislacco vedo che il
cartellone di questa settimana dice: Leggi la Bibbia: Previeni la
Decadenza della Verità, e questo mi fa arrabbiare ancora di più perchè
la rivelazione non è la strada verso la verità e nessuno lo ha detto meglio
dell'uomo che è appena morto.
Spero di riuscire a rendere le cose più chiare. Non mi piacciono i
fondamentalisti. La stronzaggine fondamentalista che qua attorno passa per
cristianesimo (la fede è il solo modo per arrivare al paradiso,
questo genere di cose) è quello che non mi piace. Le buone azioni non
contano nella zona della Bible Belt. Conta solo la fede e questo non mi
piace perchè la fede è la nemica della ragione.
Ho scalato un'altra marcia. La lancetta del tachimetro è schizzatato verso
la linea rossa.
5500 giri.
La fede significa che devi credere a della roba a cui nessuna persona
normale crederebbe mai. Credere che due più due fa quattro non è fede perchè
due più due fa quattro. Fede è credere che due più due fa cinque, che è
impossibile da credere a meno che non metti il cervello in un contenitore di
azoto liquido e lo lasci al deposito lungo la statale. Naturalmente è per
questo che la fede è una cosa grossa. Se le cose religiose si basassero
sulla ragione, non ci sarebbe spazio per la fede e un sacco di persone
dovrebbero trovarsi un lavoro vero.
Il vecchio bislacco ha messo giù l'ultimo cono e si rialza. Premo
l'acceleratore.
6200 giri.
La ragione per cui non mi piacciono i fondamentalisti è che quand'ero
bambino e io e mamma non avevamo niente da mangiare a casa, tutta la fede in
tutte le chiese della città non ci avrebbe potuto aiutare, ma un po' di
carità, diciamo qualche opera buona a forma di qualche scatoletta, di sicuro
sarebbe stata una buona cosa. E' quello che intendo per fede e opere buone ,
e l'ho imparato da mia madre mentre guardava la dispensa vuota. Questo era
prima che ottenesse quell'impiego da contabile alla concessionaria Chevy. E'
stata là più di vent'anni... non significa niente?
Ma torniamo a domenica mattina. La vedi la scena? Il vecchio bislacco ha
chiuso una corsia coi suoi coni spartitraffico. Io vado a sessanta, settanta
e di certo arrivo alla lineetta rossa. Poi premo il clacson, sterzo un po' e
prendo tutti i coni, ker-chunk, thwack, ker-chunk, thwark, fino all'ultimo e
per poco non prendo anche il vecchio bislacco. Sento i suoi urli sopra al
rombo del motore. Nice Doppler si scansa mentre gli passo proprio vicino.
Una soddisfazione tremenda.
E quando guardo dietro nello specchietto s'è messo sul marciapiede e si
stringe il petto con una mano e agita il pugno contro di me. So che non può
prendermi il numero di targa perchè io faccio un po' di fuoristrada tra le
montagne e nel fango e non lavo mai, proprio mai, la mia jeep.
Un tizio dai capelli bianchi esce di corsa dal parcheggio della chiesa ad
aiutalo. Lo vedo solo di sfuggita ma comunque riconosco lo stesso mister
Capelli Bianchi perchè ho fatto un seminario con lui, Cultura Umanistica per
Scienziati, obbligatorio per noi matricole. Mister Capelli Bianchi era il
professor William Allan, decano di Arti e Scienze alla South Tennessee State
che è dove vado a scuola io.
Non mi ha sorpreso il vederlo. Allan è un diacono e qualcosa di simile in
quella chiesa.
A scuola è un rigido tiranno, umilia gli studenti e così via. E' così
meschino che qualcono ha diffuso la voce che sia gay. Probabilmente è stato
qualche studente che aveva bocciato, ma potrebbe essere stato anche qualcuno
alla facoltà perchè Allan ha nemici anche là, se non altro perchè presiede
il comitato editoriale della scuola. O forse era stato solo qualche tipo con
cui era stato a letto. (Ghigno.)
Mi spiace per il ghigno. Io di solito scrivo e-mail, non opere
letterarie. Il che mi ricorda che prima di iniziare con le cose importanti
dovrei dire qualcosa di me, nel caso ti venisse l'idea che io sia in qualche
modo matto da legare. Mi chiamo Carl Edwards e ho venticinque anni un
diplomato dalla Davy Crockett High School e dall'esercito americano. Non
chiedermi dell'esercito... solo così ho trovato i soldi per andare a scuola,
il che ho fatto, e ora mi specializzo in scienze informatiche qui alla STSU.
Fammi dire qualcos'altro del mio lato buono, per farti capire che non sono
il tipo la cui idea di divertimento sia di andare a schiaccire i coni
spartitraffico la domenica mattina. Hai sentito parlare del progetto SETI?
La ricerca di intelligenze extraterrestri (è l'acronimo di Serch for Extra
Terrestrial Intelligence) radio telescopi che scannano il cielo in cerca di
segnali da civiltà aliene? Alcuni anni fa fu iniziato da Frank Drake, usando
il grosso radio telescopio a Green Bank, nel West Virginia, e ora ci hanno
provato moltissime persone. Nessuno ha trovato un segnale, ancora...
nient'altro che rumore dal cielo.
Un problema è che c'è un sacco di cielo. Un altro è che nessuno sa quale
frequenza potrebbero scegliere gli alieni per trasmettere. Così c'è un sacco
di cielo e una grossa banda da coprire, ma il problema più grosso è che non
ci sono i fondi.
SETI è caro. Una ricerca a regola d'arte costerebbe all'incirca come un
elicottero d'attacco. In altre parole, non è che sia così tanto caro.
Il problema è che la maggior parte delle persone, soprattutto quelle persone
che si trovano nei posti di controllo, non vogliono sentir parlare di
intelligenze non umane. Potrebbero essere più intelligenti di loro è questa
sarebbe una minaccia e poi c'è un gruppetto di fondamentalisti al Congresso
che dice che non c'è motivo a provare perchè la Bibbia non cita la vita in
nessun altro posto che sulla Terra e la Bibbia non può sbagliare. Almeno è
quello che il Professore Decano William Allan ci ha detto nel suo seminario
proprio dopo il grosso dibattito sul creazionismo e sull'evoluzionismo.
Comunque, il punto è che c'è un sacco di dati da analizzare, miliardi e
miliardi, tanto per dire, (solo che Carl Sagan non lo ha mai detto fino a
che Saturday Night Live non si è presa gioco di lui per averlo detto)
e non ci sono i soldi per fare il lavoro.
Qui ci entro io. Io sono parte di questo progetto su Internet dove scarichi
del software gratuito che gira sul tuo computer come un salvaschermo e
analizza i dati del SETI mentre il tuo computer non sta facendo nient'altro.
Quando hai finito con la tua fetta di dati spedisci i risultati e scarichi
qualche altro megabyte di segnali dai cieli e vai avanti per una settimana o
due. Con migliaia di persone che lo fanno per tutto il pianeta hai gratis la
potenza di un supercomputer. Ingegnoso, vero? Comunque io sto facendo girare
questo software e ti dico che con questo puoi vedere che non sono una specie
di spostato. Sono un essere veramente sociale che fa la propria parte per la
comunità, proprio come tutti gli altri.
Certo, di sicuro non sarò quello che troverà il primo segnale sepolto dal
sibilo del rumore di fondo galattico. Ma io lo so, lo so di certo, che prima
o poi qualcuno ci riuscirà.
Come faccio a saperlo? Be', non perchè qualche piccolo ometto grigio è
atterrato con un disco volante davanti casa di mia madre ed è entrato in
camera mia e ha fatto esperimenti sessuali su di me mentre ero addormentato.
E' quello che ho trovato nell'hard disk. Quello che c'era in quel drive
cambia tutto in maniera assoluta.
Per esempio, mette a posto chiesa e stato una volta per tutte, ma non come
pensi. Io so, so in modo assoluto che non c'è separazione tra chiesa
e stato.
Se qualche fondamentalista avesse letto fino a questo punto (il che lo
dubito): Non vi eccitate e non dite, "Io l'avevo detto!", vi avverto, non
c'è assolutamente niente che vi piacerà in quello che sto per dire. Non solo
il mio materiale rimuoverà le vostre stramberie dal centro dell'universo una
volta per tutte, ma è così elegante, così splendido, così completo che non
ci sarà assolutamente alcun dubbio che io abbia ragione.
Ecco un'altra cosa su di me, una specie di nota personale tanto per mostrare
che sono una persona reale. Mi piace arrotolare un tovagliolo di carta o
qualche altro tessuto ruvido ad un agolo, facendolo a forma di piccolo cono,
e metterlo poi nell'orecchio per togliere il cerume. Mi piace come il
tessuto gratta i peli dentro il canale dell'orecchio. Dovresti provare, da
un senso di piacere finchè non spingi la carta troppo dentro e vai a toccare
il timpano.
Ora sai tutto di me e puoi dire che non è una storia inventata da qualche
scrittore, perchè a nessuno scrittore verrebbe in mente di citare il cerume
in un racconto sulla fisica.
Immagino che pensi che ci sia cascato, ma quell'ultima frase era solo una
battuta. Come ho detto, questo non è un racconto. Ma parla di fisica.
Così torniamo a domenica.
Il posto di riciclaggio dei computer si trova nel centro moribondo della
città, tra un monte di pietà e la fabbrica di scaldabagni. Di là della
strada c'è un bar con le cameriere in topless, ma a me non piace quel genere
di cose. L'edificio è una vecchia rivendita di automobili, soffitto alto e
mille metri quadrati di spazio con vetrate lungo tutta una parete che
guardano sul parcheggio dove i tizi che fanno gli scaldabagni parcheggiano i
loro furgoncini.
E' un'associazopne caritatevole fondata da Rose, la moglie del supervisore
del network-d'area-locale alla STSU. E' minuta, con capelli topeschi è una
brutta permanente e labbra che mi ricordano quelle di uno scimpanzè... non è
che glielo dica sulla faccia. Lei e il marito Thaddeus sono membri
dell'ACLU, di Amnesty International, del Sierra Club e così via, non che se
ne vantino molto. Ho incontrato Thad a scuola e lui m'ha presentato a Rose.
Come Tad, anche Rose è un'atea e così per Rose le buone azioni sono tutto.
Thad è un montanaro, rispettoso è tagliente, con un agrossa barba e
l'abilità di riconoscere la verità dalla finzione che gli deriva dall'aver
passato l'infanzia sulle alture, lontano dalla civiltà e sapendo in ogni
momento che se la civiltà non gli andasse bene, può sempre tornare alla
piccola fattoria sulle montagne ogni qualvolta lo desideri.
Al centro ci vado una o due sere a settimana e di domenica mattina sul
tardi. La gente ci porta i computer vecchi e noi gli diamo una ricevuta così
possono portare in deduzione sulle tasse un milione e mezzo, una cifra che
nessuno sano di mente pagherebbe mai per la loro mondezza. Noi testiamo ogni
componente, scheda madre, i chip di memoria, schede video, drive controller
e i vari drive, schede audio se ci sono, tastiera e monitor se sono arrivati
assieme alla macchina. Tiriamo via quello che è rotto, cannibalizziamo altre
macchine e ci mettiamo quello che occorre per assemblare un computer che
funzioni. L'ho imparato a fare nell'esercito.
Va bene, così non hai altro che un 486 a 33Mhz con 8 MB di RAM e non un
Pentium 200 con 128 MB, ma per un ragazzino che vive tra le urla oltre
County Line Road, o giù verso i laterizi, un 486-33 appare piuttosto
attraente quando l'alternativa è niente. Alcuni ne diamo via anche a delle
organizzazioni, non per profitto. Tutto quello che ci fanno è word
processing o forse ci fanno girare Quicken, quello che abbiamo noi va bene e
il prezzo è imbattibile.
L'altra settimana ho dato una vecchia stampante laser proprio buona al
canile. Qui in campagna non si usa nécastrazione né sterilizzazione, pensano
sia crudele o contro il volere di Dio o qualcosa del genere, così il canile
abbatte ottomila randagi all'anno iniettando la morte blu nelle loro vene.
Il canile è fuori su Reservoir Road, sulla strada che va verso la discarica
e là hanno bisogno di tutto l'aiuto possibile. Mi madre fa la volontaria al
canile, per questo so tutta questa roba. A volte l'aiuto a portare a spasso
i cani. Gli piace un mondo. Sono animali socievolissimi.
Ora che ci penso, lo sono anch'io. Le cose col SETI e il riciclaggio dei
computer e il canile, faccio proprio molto per la nostra società.
Comunque, quella domenica mattina, sentendomi un po' meglio dopo lo
schiacciamento dei coni, arrivo al centro e Rose mi dice, "Ciao, Carl. La
STSU ha mandato una macchina verso la fine della settimana. Dagli
un'occhaita. Dicono che sia un Pentium."
Come ho detto a noi arrivano vecchie macchine, anche dei 286.
"E perchè danno via un Pentium?" Ho detto io. "E in particolare lo Stato?."
Non ci arriva quasi mai niente dallo stato. Hanno leggi ferree sul modo di
sbarazzarsi delle proprietà statali inutilizzate.
"Amore mio, non lo so." Rispose Rose. "Ma mi farebbe proprio piacere se tu
me lo controllassi."
Iniziai sull'istante perchè avevo le mie ragioni per voler esaminare molto,
ma molto attentamente questo Pentium proprio sorprendente. Monitor e
tastiera non c'erano, solo l'unità centrale che non aveva un graffio. Tirai
via il coperchio è sì, c'era proprio un Pentium sulla scheda madre. Dopo
aver attaccato l'alimentazione, collegata una tastiera e il miglior monitor
che avevamo al centro in quel momento, accesi la macchina.
L'esser riuscito ad accendere il computer mi disse che l'alimentatore, la
scheda video, la scheda madre e la memoria erano tutti intatti. Poi la
macchina si sedette, senza far niente, non apparve nemmeno il prompt c:>.
Qualcuno aveva cancellato tutto dall'hard disk. Non è che questo sia
inusuale nelle macchine che ci arrivano. Di fatto dovresti fare così, e
anche di più, se non vuoi lasciare il tuo schedario per strada in modo che
tutti ci vadano a ficcanasare.
Il fatto è che i computer cancellano il File Allocation Table, o FAT, di un
drive, così non trovi nessun file di quelli cancellati, ma tutti quei file
sono ancora sul disco fino a quando non ci scrivi sopra qualcosa. E' come
strappare l'indice di un libro e pensare di aver distrutto tutto il libro.
Ci sono molte utility che ricreano il FAT (in realtà c'è una seconda copia
del FAT, così di solito è proprio facile) e poi li puoi recuperare
tutti.
Lanciai il DOS da un floppy e ispezionai l'hard disk per vedere cosa c'era.
Niente. Poi inserii un altro disco e lanciai l'Undelete. Di sicuro c'erano
migliaia di file cancellati sull'hard disk che aspettavano di essere
recuperati.
"Va tutto bene?," chiese Rose.
"Non sono molto sicuro sull'hard disk," dissi temporeggiando. "Dammi qualche
altro minuto." Doveva uscire per andare a Radio Shack per prendere dei
connettori o qualcos'altro e mentre era via estrassi l'hard disk e lo misi
nella jeep. Montai il drive più grosso che potei trovare tra la riserva di
drive che avevamo preso alle altre macchine rotte, installai Windows 95 e
finii il resto dei test. La macchina era in perfette condizioni, pronta per
essere spedita a qualche fortunato. Lasciai una nota a Rose per dire che ora
la macchina era a posto e che portavo il drive a casa per fare altri test, e
me ne andai a casa. Avevo bisogno di più tempo e un po' tranquillità per
quello che avevo in mente.
A casa la mia stanza è proprio in ordine, proprio come nell'esercito. C'è un
letto a una piazza e una grossa scrivania col computer, un Pentium veramente
veloce con un immenso hard disk e un sacco di memoria. Tutto il resto lo
tengo nei cassetti, nello schedario o sulle mensole. I vestiti sono nello
stanzino alla fine del corridoio, vicino la camera di mamma.
La scatola del computer è sempre aperta, ci sono troppe viti da girare
quando sai che l'aprirai di nuovo nel giro di un'ora o due per collegarci
qualcos'altro. In cinque minuti avevo collegato il nuovo drive. Copiai il
contenuto del disco della STSU sul mio gigante. Nel mio computer c'era
l'anima, o almeno la mente, dell'altro computer.
Riformattai il drive della STSU per distruggere realmente tutto, e lo
riportai il giorno dopo al centro dicendo a Rose che funzionava
perfettamente.
Ho rubato qualcosa? Se sì, che cosa? Preoccupatene, se vuoi, ma mentre ti
stai a preoccupare ti informo su alcune cose che sono accadute un anno fa.
L'autunno scorso il Dipartimento di Filosofia ha sponsorizzato un grosso
dibattito pubblico sull'Evoluzione. Uno dei giovani della facoltà desiderava
masticare e risputarsi uno scienziato creazionista. Oltre un migliaio di
persone si presentarono. Fu allestito un palco ad un lato della palestra.
C'erano tavole e bottiglie d'acqua per gli oratori, quella specie di cose.
Il resto del pavimento della palestra era coperto di sedie e c'erano
microfoni nei due corridoi per il pubblico.
Trovai un posto accanto al corridoio, proprio vicino ad uno dei due
microfoni. La gente riempiva anche le tribune scoperte e tutto era proprio
luminoso sotto le luci ad arco che usano per la pallacanestro. A dire la
verità, tutta la cosa è stata un po' come una partita di pallacanestro
perchè il pubblico arrivò a fare il tifo per una parte o l'altra. Dubito che
tutto quell'argomentare abbia cambiano l'opinione di qualcuno, ma la gente è
così. Il dibattito è stato la solita roba. L'argomento principale dei
creazionisti, sommato con degli errori scientifici, era che l'evoluzione non
è stata provata, è solo una teoria. Il filosofo si muoveva lentamente e
metodicamente, distruggendo gli argomenti del creazionista, ma la cosa nel
suo insieme era un po' tediosa.
C'è sempre più gente del nord che si sposta in questa città che con i
collegamenti ad alta tecnologia dall'aereoporto e i grossi centri
commerciali hanno ammazzato il centro della città, così alla fine la gente
era spaccata a metà. Abbiamo sentito tutto sulla datazione col
radiocarbonio, sui reperti fossili e sulla infallibilità della Bibbia, ma
non era proprio un dibattito, solo due persone che parlavano lingue diverse:
ragione e fede.
Verso la fine della serata un uomo si avvicinò ai microfoni del pubblico.
Aveva appena una trentina d'anni, biondo e con baffi precisi. Aveva
l'aspetto leggermente esagerato di una stella cinematografica, ma tutto un
po' sgraziato, così mentre era inutile per Hollywood aveva un particolare
fascino che andava bene per il mondo reale.
"Io sono uno scienziato," disse l'uomo. "Nella scienza, tutta la conoscenza
è provvisoria. Tutto è teoria fino a quando non arriva un'idea migliore.
Allora si usa l'idea migliore. Per questo siamo scettici per definizione e
siamo d'accordo coi creazionisti quando dicono che la teoria dell'evoluzione
sarà superata quando verrà fuori qualcuno con qualcosa di meglio. Ma ho una
domanda per quelli che credono nella creazione. Se venisse fuori qualcosa di
meglio, sareste d'accordo sul fatto che il creazionismo è sbagliato? In
altre parole, vorreste, almeno in teorie, cambiare le vostre opinioni?"
Naturalmente questo metteva la parola fine alla mascherata scientifica. Li
teneva in pugno e il pubblico lo sapeva. I fondamentalisti rimasero
completamente zitti mentre ridevamo e applaudivamo. Qualcun altro del
pubblico aveva qualcosa da dire da una parte e dall'altra, ma in pratica la
serata era finita dopo che quest'uomo aveva posto la sua domanda retorica.
Chiesi al pari corso che mi sedeva accanto chi fosse. "Tom Thomas, del
dipartimento di fisica. Non è forte?" Lo era e decisi all'istante di
iscrivermi ad uno dei suoi corsi dopo Natale.
Nell'uscire passai accanto al Decano Allan che parlava col revisore dei
conti, Stott, un uomo esile, un fondamentalista, che faceva gran parte del
lavoro sporco per Allan nel campus. E' così che Allan esercita gran parte
del suo potere, attraverso il processo dei finanziamenti. Allan stava
dicendo, "Prima che mi metta a credere nell'evoluzione, dovrà scendere giù
dal cielo Nostro Signore Gesù Cristo a dirmi che la Bibbia si sbaglia."
Stott assentiva in accordo. Allan conosceva gran parte degli Amministratori
statali che assegnavano le sovvenzioni alle scuole statali e Stott sapeva
che Allan conosceva gli Amministratori ed è per questo che Stott... be', sia
io che te sappiamo com'è che vanno queste cose.
Per quanto riguarda poi Gesù che dice ad Allan che la Bibbia si sbaglia,
be', potrebbe succedere, pensai tra me e me, e sperai che sarei stato là per
vedere la faccia di Allan quando sarebbe successo. Naturalmente non dissi
niente, mi limitai a sorridere in modo sardonico nel buio mentre andavo
verso la jeep. Se stessi testimoniando in aula e mi venisse chiesto di
descrivere lo spirito da Allan quella notte, direi che era molto, ma molto
arrabbiato. Perchè? Perchè si era permesso che la disfatta della notte per i
creazionisti accadesse sul suo terreno.
Inoltre, lui era un uomo arrabbiato. Qualsiasi persona che sia decano di una
chiesa che sponsorizza una casa degli orrori per Halloween e che mostra ai
bambini una bara con un corpo dentro che si suppone sia un gay morto di AIDS
, be', non è che sia una persona piena di carità. Qualcuno mi ha riferito
che Allan abbia detto che la cristianità non si basa sulla tolleranza, si
basa sul peccato, e che la Bibbia ha stabilito che l'omosessualità è
perversa, sbagliata.
Lo sapevate che la prima casa degli orrori di Halloween è stata a Roswell,
nel New Mexico? Proprio dove si suppone si sia schiantato quell'UFO nel
1947. La cosa ha qualche significato? Io penso di no, ma sono sempre alla
ricerca di coincidenze.
Non importa. Mi segnai al corso più popolare di Tom Thomas: Panorama della
Fisica del Ventesimo Secolo per Non-Fisici. Veniva tenuto in una stanza
sterile con alle pareti uno zoccolo grigio cenere e di fronte una lavagna da
muro a muro. Tom passeggiava avanti e indietro, facendo girare in mano un
pezzo di gesso. Portava pantaloni stretti color cacki e magliette da
ciclista grigie e muoveva il proprio corpo ben formato in un modo che
suggeriva che era allenato e muscoloso.
"C'è la fisica," disse, "e poi c'è il resto della scienza."
La fisica riguardava completamente materia ed energia, spazio e tempo, la
roba da cui è fatto l'universo. Chimica, biologia e così via erano tutte
derivate dai principi della fisica. Capisci la fisica e riesci a computare
il resto della scienza, almeno in teoria, e se sei convinto che il pensiero
non sia niente di più della manifestazione di certi assetti complessi di
materia come il cervello umano, allora potresti spiegare tutto, se solo
conosci la tua fisica. Naturalmente ci potrebbero volere miliardi di anni
per derivare, diciamo, l'esperienza soggettiva totale di un concerto dei
Rolling Stones dal primo dei principi della meccanica quantistica e della
relatività generale, ma la classe afferrò l'idea.
Il problema, come Tom spiegò in quella prima lezione, stava nel fatto che la
fisica naturalmente era incompleta, che è un modo simpatico per dire che la
conoscenza attuale non è proprio esatta. Le due grandi teorie del ventesimo
secolo, la meccanica quantistica e la relatività generale, erano
contraddittorie e, soprattutto nel caso della meccanica quantistica,
incomprensibili. La meccanica quantistica funziona, ma cosa vuol dire?
L'energia è un'onda che si diffonde per riempire tutto l'universo... o è una
particella confinata ad una minuscola regionde dello spazio. Quello che è
delle due cose dipende dall'esperimento che scegli di fare. Un elettrone
potrebbe o meno stare in un particolare luogo. Non è da nessuna parte fino a
che non fai un esperimento e lo scopri. E quando lo scopri, potresti
istantaneamente influenzare un altro elettrone all'altra parte della
galassia.
La teoria più testata nella storia della scienza, corretta fino a dieci
posti decimali, riduce il mondo ad una serie di eventi casuali che
richiedono un osservatore cosciente per sapere cosa sia realmente successo e
sembra essere collegata istantaneamente ad altri eventi da qualche altra
parte.
Tom terminò la lezione con una citazione di un fisico, Wigner: "Non è
possibile formulare le leggi della meccanica quantistica senza far
riferimento alla coscienza... lo studio autentico del mondo esterno porta
alla conclusione che il livello della coscienza sia la realtà definitiva." A
quel tempo non feci caso all'interesse bruciante di Tom per quest'ultima
frase.
In seguito, Tom parlò dell'altro grande enigma della fisica del ventesimo
secolo, l'apparizione dell'ordine nell'universo. Il caos da vita a sistemi
semplici e i sistemi semplici producono sistemi più complessi. "Mentre ve ne
andate al vostro bar in una notte stellata, guardate su nel cielo e
meravigliatevi. State guardando indietro nel tempo, a quando l'universo non
era altro che nuvole e gas bollente, e quando arrivate al bar, entrate e
guardatevi attorno." Rise. "Potreste pensare di esservi spostati dall'ordine
al caos, ma avete appena osservato come l'universo si sia evoluto da
movimenti casuali di atomi nelle antiche nuvole di gas in una vita magnifica
e intricata. E' passato dal caos cieco alla bellezza della complessità."
Insegnava fisica come fosse un poeta, che poi lo era veramente. Era un poeta
della scienza, e lo amavo per questo.
Da Trino. E' il posto dove ho conosciuto veramente Tom Thomas. In un bar.
Non sto parlando del bar in topless davanti al centro di riciclaggio, parlo
del nostro bar. I tradizionali ignorano Da Trino. Da Trino è dove la
comunità gay ha dibattuto sul cosa fare riguardo all'AIDS all'inizio degli
anni '80, dove hanno progettato la Grande Intrusione nella Parata del 4
Luglio, dove sono andati a bere dopo la grande lotta per la bandiera. Da
Trino è l'unico posto in città dove possiamo essere noi stessi. Non è che
sia un bar con gente vestita di pelle come quei bar che ci sono ad Atlanta;
è un bar come tutti tranne che la gente che lo frequenta o è gay o è
lesbica.
Comunque è dove io ho conosciuto veramente Tom, e ora è morto, per via di un
pirata della strada di mattina presto mentre sorpassava su una strada di
campagna. Un evento casuale, atomi che cozzano in una nuvola di gas
primordiale.
Quel semestre non avevo lezioni il lunedì pomeriggio, così passai il
pomeriggio nella mia stanza ad esaminare il contenuto dell'hard disk.
C'erano venti mila file sul drive, un sacco di roba ma per la maggior parte
si trattava di file di scrittura di routine, calcoli e grafici, lettere,
relazioni, quiz e test, il tipo di roba che ogni professore ha sul proprio
drive, archivi di articoli dalle versioni online si Physical Reviews,
e molte cartelle zeppe di utility shareware che dichiarano di rendere più
facile il lavoro ma che nella maggior parte dei casi non sono per niente
necessarie. E c'erano due cartelle che risultarono molto importanti. Una si
chiamava PGP e l'altra CQ.
Per primo PGP. Sapevo, naturalmente, cosa c'era. Pretty Good Privacy è un
programma di crittografia scritto da un tizio di nome Phil Zimmerman che
aveva sistemato le cose in modo che si potesse ottenere gratis su Internet e
la polizia federale aveva minacciato di denunciarlo per esportazione di
armamenti. Così riuscite a farvi un'idea: è un pezzo di software che è
dinamite. Basterebbe questo per capire quanto funzioni bene questo
programma, ma se siete un appassionato come me vorreste allora sapere come
funziona esattamente.
L'idea di base è semplice. Prendete un numero primo molto grosso,
moltiplicatelo per un altro numero primo molto grosso e otterrete un numero
molto ma molto grosso cha ha solo due fattori. Potete usare questi tre
numeri per formare due chiavi collegate per creare messaggi criptati.
Rendete una chiave pubblica e dite a tutti di usarla nel caso vi spedissero
una e-mail, e tenete l'altra chiave in modo molto ma molto segreto perchè è
l'unico mezzo per decriptare messaggi criptati con la chiave pubblica.
L'importante sta qui: non si possono decriptare messaggi con la chiave
pubblica, solo con quella privata. Se vi fate la chiave abbastanza grossa
non c'è potenza di calcolo sul pianeta che possa scoprire il codice perchè
l'unico modo di scoprire i fattori di un numero molto ma molto grosso, parlo
di uno con migliaia di cifre, è di fare miliardi e miliardi di divisioni, il
che richiederebbe anni, decadi o anche secoli. Così PGP non si può superare;
è facilissimo capire come fare, ma per farlo occorrerebbe un tempo
impossibilmente lungo.
Ora immaginate che finisca nelle mani di qualche terrorista. Ecco perchè PGP
era visto come un armamento dal governo. Naturalmente la matematica era a
disposizione di tutti. Chiunque, in un luogo qualsiasi, avrebbe potuto
rabberciare un qualche tipo di codice e fare quello che aveva fatto Phil
Zimmerman. Una volta che buttì là un'idea, l'idea è là. Ma molto dopo
dell'idea che le idee che butti là hanno una vita propria. Ora torniamo a
Tom.
Durante le lezioni Tom aveva menzionato l'importanza della coscienza nella
fisica, ma fu Da Trino che mi spiegò il perchè, usando le parole di Wigner,
"Il livello della coscienza sia la realtà definitiva".
Come solito iniziò con una storia.
"Una volta, appena diplomato a New York," disse, "fui invitato ad una festa
di battesimo in una famiglia italiana. Era una domenica umida di novembre e
la festa era proprio grossa in una grande casa di Long Island. Oltre al
bambino, che giocava un ruolo proprio ridotto nella festa, c'era un
pianista, uno studente di Juliard, che suonava il piano in una stanza in
fondo alla casa con tante finestre che davano sul giardino. Suonò per tutta
la festa, senza stancarsi mai. Dopo circa un'ora, e molti bicchiedi di vino,
gli uomini della famiglia si raccolsero attorno al piano e iniziarono a
cantare. Cantavano per celebrare il bambino e la loro famiglia e come
affermazione del fatto che fossero vivi. Cantavano da soli e cantavano in
coro, cantavano canzoni popolari italiane e arie d'opera in italiano e in
spagnolo che parlavano di belle ragazze e d'amore e di desideri struggenti e
di tristezza e di gioia. Era una celebrazione del loro passato e un
riconoscimento dell'incertezza e della promessa del futuro. Io ero seduto
accanto ad uno dei finestroni e la voce degli uomini riempiva lo spazio
senza fratture attorno a me e dentro di me e io pensai alla meccanica
quantistica."
Devo essermi messo a ridere perchè disse: "Non è poi così ridicolo come
possa sembrare. In momenti come quello, che sono i momenti più belli della
vita, c'è un senso straripante di appartenenza, di unicità, di interezza e
questi sono spiragli della realtà definitiva fondamentale. Ci sono dei cenni
stuzzicanti di questa unità nella meccanica quantistica. Per esempio il
Teorema di Bell descrive una specie fondamentalmente nuova di solidarismo,
tutt'altro che diminuita dalla separazione spaziale o temporale, un
mescolamento di cose distanti, un mescolamento che si ottiene
istantaneamente attraverso la galassia con la stessa forza che si raggiunge
attraverso un giardino intriso di pioggia o attraverso una stanza. La
matematica è tale che, anche se rimpiazziamo la meccanica quantistica con
una comprensione più profonda della realtà, la realtà non-locale e
supraliminale di Bell sopravviverà perchè rappresenta quello che realmente
sono le cose." Fu quella la prima volta che realizzai che Tom stava
lavorando a qualcosa che sostituisse la meccanica quantistica, la teoria che
era quasi giusta.
"Nella meccanica quantistica non esiste realà fino a che la realtà non viene
misurata da qualcuno. L'idea che là non ci sia niente fino a che una scimmia
intelligente da un piccolo pianeta sul bordo di una dei tre mila miliardi di
galassie non faccia una misurazione è un'idea pazzesca. Qualcun altro o
qualcos'altro guarda, osserva fa misurazioni in continuazione. E' per
questo, in primo luogo, il perchè ci sia una realtà."
Di colpo cambiò fuoco. "A San Fancisco i mezzi col cavo vengono tirati su e
giù dalle colline con dei cavi che corrono lungo una scanalatura sotto la
strada. Il macchinario per guidare tutti i cavi si trova in un'unica
costruzione chiamata Cable Car Barn. Ci si può andare a guardare alle
macchine dal balcone turistico. Vedi motori e grosse pulegge, cavi che
scorrono nell'aria, il posto odora di olio e d'ozono, e il borbottio enorme
del meccanismo ti dice che tutto funziona perfettamente, che chilometri più
in là i mezzi stanno arrampicandosi lungo California Street o stanno
sferragliando giù per Girardelli Square.
"Ma l'universo non è come il Cable Car Barn. John Wheeler, che era un fisico
con un'immaginazione rimarchevole, disse che non esiste niente sul tipo del
meccanismo centrale scintillante dell'universo da guardare da dietro un
vetro. 'Nessun meccanismo, ma la magia, potrebbe essere il tesoro che ci sta
aspettando.' Be', Carl, intendo trovare quel meccanismo centrale magico."
Fu allora che mi disse che aveva già scritto un articolo, un saggio
speculativo, sul ruolo della coscienza nella scienza. L'articolo fu l'inizio
del conflitto con il Decano Allan, presidente del Comitato di Pubblicazione
dell'università.
L'idea base di Tom era semplice. La meccanica quantistica non ha significato
senza un osservatore cosciente; nella relatività generale ogni osservatore
cosciente interpreta il tempo e lo spazio in modo differente. L'universo si
sta muovendo dal caos alla complessità, dalla materia al pensiero, e il
pensiero è una parte essenziale delle due grosse teorie della fisica. Questo
era il suo primo punto.
Poi sottolineò come la verità e la bellezza sembrino avere una vita propria
nel mondo della scienza e dell'arte. Sia la verità che la bellezza sono
intrinseche ed essenziali per l'esperienza umana, ma la scienza non ha
niente di formale da dire sulla bellezza e l'arte non ha nulla di formale da
dire sulla verità, anche se la scienza è bella e l'arte migliore è
veritiera.
Infine, disse, gli scienziati (biologhi, fisici, filosofi) stavano tutti
costeggiando il bordo stesso della questione della coscienza. Desideravano
trattare col suo ruolo centrale ma non potevano indirizzarsi ad essa perchè
non avevano ipotesi chiare da testare, nessuno schema di ricerca da seguire.
Tom desiderava poporre un'ipotesi che voleva collegare fisica e biologia e
filosofia e ogni altra cosa. Qui è il suo ragionamento:
L'universo è fatto di quanti di materia/energia e spazio/tempo. E' tutto
quello che c'è. Pezzetti minuti di roba inanimata. E una coppia di campi di
forza, la gravità ed un altro campo che potrebbe essere una combinazione di
elettromagnetismo e qualche altra forza che funziona nei nuclei. "E noi
siamo qui, macchinari molecolari spiaccicati fatti di atomi che a loro volta
sono loro stessi degli attorcigliamenti nel tessuto spazio-tempo; siamo
assemblati e riforniti dall'energia solare, che è una pioggia di fotoni
senza massa, e dal terreno su cui stiamo arriva un'onda di neutrini che sono
passati attraverso la terra come se non esistesse. E da questo flusso di
niente arriva la realizzazione che, diciamo, E=mc2, e questa conoscenza è
magnifica. Da dove arriva questo pensiero? Ci deve essere dell'altro oltre a
torrenti casuali di energia che fluttuano insensatamente attraverso lo
spazio e il tempo.
"Le nostre teorie sono errate," disse Tom. "Incomplete perchè le nostre
assunzioni sono incomplete. C'è dell'altro nel materiale di base
dell'universo oltre a materia/energia e spazio/tempo e una coppia di forze.
Ogni quanto di materiale ha dell'altro oltre a massa/energia e
locazione/momentum, ha anche un quanto di coscienza." Quest'idea semplice,
che Tom chiamava la sua Teoria della Coscienza Quantistica, poneva in nuova
luce tutta una serie di problemi.
Subito, probabilmente stai pensando che non è altro che una massa di
cavolate, ma porta pazienza con me. Vedrai che questa idea non è poi così
bislacca come sembra.
Prima di tutto i quanti di coscienza,come i quanti di materia, di energia,
di carica elettrica e di magnetismo, sono così piccoli che non si notano su
base giornaliera. Sei completamente incosciente della singola carica su un
elettrone, ma quando sei colpito dal fulmine, la carica su qualche migliaio
di miliardi di elettroni attira la tua attenzione.
Allo stesso modo il quanto di coscienza associato ad ogni particella
elementare è troppo piccolo per essere notato. Ma questi quanti si combinano
in modi sottili e Tom propose alcune proprietà che caratterizzano la
combinazione dei quanti di coscienza. Qui c'è la proposizione intera come
l'aveva scarabocchiata sul retro di una busta da Trino:
C'è un quanto di coscienza associato con ogni particella quantistica
nell'universo L'esistenza dell'azione della coscienza quantistica tra due
particelle elementari è indipendente dalla distanza tra le
particelle La forza dell'azione della coscienza quantistica in un sistema è
proporzionale al numero di connessioni tra gli elementi quantistici
di quel sistema (in realtà è proporzionale al fattoriale di questo
numero il che, se si sta parlando dei neuroni in un cervello di
mammifero, porta velocemente ad un numero proprio grosso) e
inversamente proporzionale alla media geometrica della distanza tra
le particelle La somma della coscienza nell'universo aumenta col tempo
Il primo assiona pone le basi e in seguito Tom aveva mostrato come questa
assunzione risolvesse il problema dell'osservatore nella meccanica
quantistica. Semplificato, non c'è bisogno di un osservatore sperimentale
perchè l'universo si osserva per tutto il tempo. Il secondo si indirizza
alla natura non-locale della realtà richiesta dal Teorema di Bell. Il terzo
spiega perchè una pietra grande come un pugno, che all'incirca ha lo stesso
numero di atomi, diciamo, del cervello di un cane, appare come morta, mentre
il cane è ovviamente vivo, intelligente e cosciente. Gli atomi nella pietra
sono sistemati in una struttura cristallina regolare e ripetitiva, mentre
gli atomi nel cervello di un cane sono sitemati in celle intricate chiamate
neuroni che sono a loro volta sistemate in uno schema interconnesso
estremamente complesso. La pietra è cosciente, ma non in modo visibile, e di
sicuro molto meno di quanto non lo sia il cane.
Per la stessa ragione, la Terra e la sua biosfera, che di certo sono
meccanismi intricati, sono coscienti, ma non coscienti in modo ovvio come un
cane. La coscienza quantistica decade con la distanza (terzo assioma) e la
Terra non è abbastanza connessa per un oggetto di una tale dimensione da
mostrare coscienza al solo analizzatore che abbiamo al momento, che sarebbe
il cervello umano.
Il quarto assioma, che segue la Seconda Legge della Termodinamica ma in modo
meno scoraggiante, spiega perchè l'universo stia evolvendo dal movimento
caotico dei gas bollenti dopo il Big Bang verso le galassie, le stelle, i
pianeti e forme di vita sempre più complesse. La coscienza non si conserva,
come la materia e l'energia. No, la coscienza aumenta nel tempo, come
l'entropia. In altre parole, la coscienza quantistica è la forza vitale
dell'universo.
Ora, se avete una qualche comprensione della mente della gente che è
impegnata pesantemente nella religione organizzata, vedreste che queste idee
sono molto minacciose.
Il primo assioma è un'affermazione di panteismo. Ogni cosa nell'universo è
più di un pezzo morto di materia; ogni atomo, ogni particella quantistica ha
un qualche piccolo elemento di pensiero. La separazione di San Tommaso
d'Aquino tra corpo e anima, tra mondo e spirito, e la separazione parallela
della scienza tra materia e pensiero, vengono eliminate tutte. Non c'è
divisione tra Terra e Cielo. Non c'è separazione significativa tra chiesa e
stato.
Il terzo assioma pone tutti gli oggetti su un continuum dell'essere. Alcuni
sono più complessi, più intricati, più consci di altri, ma non sono generi
di cose differenti, sono differenti solo nel grado. Siamo tutti parte dello
stesso materiale senza cuciture. E tanti saluti ai pregiudizi basati sulla
specie, sulla razza, sul genere, sull'orientamento sessuale, e tanti saluti
allo sfruttamento degli animali e del mondo naturale non animale, e così
via. Il posto speciale che reclama la giudeo-cristianità nei confronti degli
umani viene eliminato con questo terzo assioma.
L'ultimo assioma porta uno scopo nell'universo e sussume moralità ed
estetica nella fisica. Questo scopo e questa moralità non sono posti
nell'universo dal Cielo o da qualche altra parte, lo scopo dell'universo è
fissato nel materiale dell'universo. Tutto ciò che si deve sapere è là,
proprio ora. Si deve soltanto prestare la massima attenzione all'universo e
lavorare sodo per immaginare esattamente ciò che si deve fare.
Per esempio, uccidere è sbagliato perchè riduce la coscienza totale
nell'universo, e uccidere un essere intelligente è più sbagliato
dell'uccidere un cavolo che, probabilmente, è necessario nel grande schema
delle cose; in pratica non c'è un bene assoluto, solo questa tensione tra
scelte differenti. E' per questo che la vita non è facile.
La diversità è una buona cosa perchè promuove la complessità, che a sua
volta aumenta la coscienza totale, ma una qualche organizzazione è
necessaria perchè si facciano tutte le cose. Ecco perchè la natura ha
organizzato la vita in specie piuttosto che in miliardi di creature senza
relazioni. Allo stesso modo la moralità non è più motivo di dibattito.
Almeno in principio, la moralità può essere derivata dai quattro assiomi
della coscienza quantistica. (Non ci eccitiamo molto: all'incirca ha la
stessa difficoltà del derivare l'esperienza totale di un concerto dei
Rolling Stones dalla meccanica quantistica).
La coscienza quantistica collega la fisica alle scienze biologiche, alle
culture umanistiche e a tutta l'attività umana. Tutto d'un tratto ci
ritroviamo a vivere in un universo governato da un gruppo di regole che
funzionano per ordinare e riordinare pensiero e materia in strutture mentali
e fisiche sempre più complesse e intricate.
Ora, questo non è il tipo di cose che il Decano William Allan desiderava
ascoltare e usò la sua posizione di Presidente del Comitato Editoriale per
assicurarsi che le idee eretiche di Tom non vedessero mai la luce del
giorno.
Forse dovrei spiegare perchè la STSU ha un Comitato Editoriale che può
impedire ad una facoltà di pubblicare. L'STSU è una piccola scuola ed alcune
facoltà sono, come dire, marginali. Alcune sono proprio buone, come quella
di Tom, alcune sono abbastanza brillanti ma forse un po' pazze e altre sono
proprio inutili. La scuola si era trovata in imbarazzo in molte occasioni da
articoli che avevano causato il divertimento ed anche il ridicolo in circoli
accademici regionali o nazionali, e dopo che ciò era successo tre o quattro
volte, il presidente aveva deciso che la misura era colma, all'inferno la
libertà accademica, ed aveva istituito il Comitato Editoriale con il Decano
Allan alla presidenza ed aveva istruito il comitato di assicurarsi che
niente uscisse dall'università a meno che non fosse di merito accademico in
accordo con questo processo interno di controllo.
Allan era un uomo potente, con buoni agganci a Nashville e stretto amico del
nostro Deputato di Neanderthal, un'amicizia che castrava efficacemente il
presidente dell'università.
Dei bei bigliettoni affluivano alla scuola come risultato delle amicizie di
Allan e Allan, lavorando per mezzo di Stott, controllava il flusso di quei
dollari all'interno della scuola. I professori più giovani, quelli senza un
incarico permanente, temevano Allan perchè poteva distruggere la loro
carriera, e la maggior parte dei professori permanenti si tenenavno lontani
dalla sua strada perchè, come aveva detto qualcuno, "Ma Allan lavora per
l'università o è l'università che lavora per Allan?"
Per essere giusti, Allan aveva fatto un buon lavoro per la scuola, portando
i soldi per gli edifici, nuovi programmi e quella merce di maggior valore
per i politici: posti di lavoro. Comunque, immagina il quadro. Il Decano
Allan amava il suo ruolo come Torquemada dell'inquisizione accademica
dell'STSU e, come Torquemada, Allan era convinto che la sua opera fosse per
un bene più grande, così suppongo che non fosse maligno, che fosse soltanto
orribilmente nel torto.
Prima che si riunisse il comitato, Tom disse ad Allan che stava cercando di
portare allo scoperto lo spirito nel mondo. "Pensavo gli sarebbe piaciuto,
ma non rimase per niente impressionato."
Neppure il comitato fu impressionato quando Tom spiegò: "sto cercando di
gettare un ponte tra la mente e lo spirito."
Venimmo poi a sapere che la discussione fu un pro forma dopo che Tom uscì
dalla stanza. Dissero di no all'articolo sulla base superficialmente
ragionevole che si trattava di speculazione pura ed era assolutamente privo
di dati.
Tom fu bloccato a questo punto, ma era ancora ottimista. "Sto già lavorando
alla parte matematica della teoria. Nel giro di qualche mese dovrei arrivare
ad una formulazione rigorosa dei quattro principi e allora potrò propore
alcune verifiche sperimentali. Con un po' di fortuna riuscirò a fare io
stesso qualche prova sperimentale. Potrei riuscire a testare le idee di base
con l'equipaggiamento che abbiamo qui.
Così, come Galileo, Tom fu accusato di eresia e gli fu detto di cessare e
desistere e fu posto sotto l'equivalente accademico moderno degli arresti
domiciliari.
Allan non era uno stupido. Sapeva che il testo di Tom era dinamite. Avevo
sentito dire in giro che parlava della teoria di Tom come di "un'eresia
degna dell'Anti-Cristo" e questo si legava al millennio in arrivo,
probabilmente credeva realmente che Tom fosse nelle grinfie di forze
soprannaturali. Così il compito di Allan come impiegato statale e come
impiegato auto-assuntosi di Dio era di bloccare Tom.
Nonostante l'embargo del Comitato Editoriale, Tom ricevette qualche ritorno
dalla comunità di fisica. I fisici erano stati tra i primi a collegarsi e
mettevano in comune il proprio lavoro in linea a livello di "prestampe",
tracce di scritti inviati a bullettin board coordinati dal Los Alamos
National Laboratory e doppiati su molti altri siti accademici. Altri
scienziati commentano le stesure provvisorie e aiutano gli autori a raffinare il
loro lavoro. Se siete interessati, potete trovare delle stesure provvisorie in
posti come http://npl.kyy.nitech.ac.jp/preserv.html.
Tom discusse l'idea della stesura con me. "Non è una vera pubblicazione,"
disse.
Ero d'accordo. "Una specie di discussione tra colleghi, per rifinire il
lavoro. Il Comitato Editoriale non ha detto che non puoi discutere del tuo
lavoro con qualche altro fisico."
"Giusto," così inviò una stesura provvisoria. La risposta fu preoccupante e
molto simile al commento del Decano Allan. "Speculazione senza l'appoggio di
un minimo di dati," fu uno dei commenti più gentili che Tom ricevette
nell'e-mail.
"Ero troppo materiale per il Decano Allan e ora sono troppo spirituale per i
fisici. Questo vuol dire che ho ragione," ci scherzò su. Sapeva che stava
gettando un ponte tra cielo e terra, attraversando la linea che divide lo
spirito dalla materia e che nessuno comprendeva veramente quello che stava
cercando di fare.
Fu l'e-mail che spifferò ad Allan che Tom aveva inviato l'articolo in un
angolo oscuro di Internet. Il Decano disse di aver trovato la bozza da solo
sulla Rete, ma non gli credemmo. Pensai che avesse cercato nella rete il
nome di Tom ma quando chiesi a Thad, "Il Decano ha letto le e-mail della
facoltà?" Thad mi rispose: "Le e-mail nella rete dello stato appartengono
allo stato. Chi possiede il sistema possiede la posta. Non c'è privacy. E'
la legge. Il che non significa che la ACLU sia d'accordo." Thad è una
persona proprio onesta e mi aveva risposto senza tradire la confidenza del
suo capo. Thad mi piace.
Tom fu chiamato e gli venne consegnato un avvertimento scritto che qualsiasi
violazione futura della politica universitaria sulle pubblicazioni avrebbe
portato al licenziamento.
Così il suo lavoro fu rifiutato da entrambi i lati dello spettro, dalla
destra religiosa e dalla comunità scientifica che si supponeva fosse
obiettiva. "Sono certo che sto impaurendo le persone," fu il suo commento
laconico dopo l'intrusione nel suo ufficio. "Chi è che ha detto che la
scienza avanza di funerale in funerale?"
Questo non lo sapevo, ma chiunque fosse stato, aveva ragione. "Devi solo
aspettare che muoiano tutti i vecchi incrostati con le cravatte unte." Ma
Tom non avrebbe aspettato.
L'intrusione fu il motivo per cui Tom si mise ad usare il PGP, quello e la
scopeta che il Decano leggeva la posta di Tom. Non fu rubato niente
dall'ufficio, ma Tom scoprì che qualcuno gli aveva acceso il computer alle
tre di mattina perchè aveva un programma shareware che girava in sottofondo
e che registrava la sua attività con la macchina e nel registro c'erano
trenta minuti di utilizzazione quando Tom sapeva, ed io sapevo, che non era
al lavoro perchè eravamo a letto assieme nel suo appartamento. Così scaricò
la versione shareware di PGP e criptò il suo lavoro sulla Coscienza
Quantistica. La chiave pubblica fu immagazzinata su un server di Internet.
La maggior parte della gente mette la chiave privata nel proprio computer
perchè il PGP realmente serve a criptare messaggi su un network in modo che
chi intercetta sul network un messaggio non possa poi leggerlo. Tom mi disse
che non teneva la chiave privata sulla macchina perchè il suo problema non
era l'intercettazione su un network, ma era l'accesso illecito al suo
computer. Chiunque avesse acceso la macchina sarebbe riuscito a prendere la
chiave privata. "La metterò su un floppy e la notte me la porto a casa."
Il suo lavoro si trovava, naturalmente, nella cartella CQ ed era questo che
cercavo non appena il pentium era arrivato al centro.
Non riuscivo a seguire la parte matematica di quello che stava facendo. Di
fatto non mi mostrò mai i calcoli perchè non avrei capito, e qualche parte
l'aveva inventata lui stesso, ma comunque posso farne un resoconto sommario.
Einstein si era posto la domanda: "Come apparirebbero le cose se io
viaggiassi su un raggio di luce?" e da questa domanda sviluppò la sua
descrizione della relatività speciale della gravitazione. La relatività
speciale sussumeva completamente la spiegazione vecchia di trecento anni di
Newton del moto della luna anche se Einstein era partito da una premessa
totalmente differente da quella di Newton e della sua mela.
Allo stesso modo Tom stava partendo da un'idea di una novità così
sorprendente che era difficile parlarne in modo chiaro. Nonostante tutto
sviluppò un modello matematico della sua idea.
[seconda
parte]
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