recensione di Andrea Iovinelli
Testi e disegni: Yukinobu Hoshino Kappa Magazine (dal n.139 in poi), 6,00 euro, Edizioni Star
Comics
Sono passati tanti anni,
troppi, da quando nelle nostre edicole fece la comparsa il primo numero di un
manga che rappresenta una vera
pietra miliare per ogni appassionato di fantascienza che si rispetti, e che ci
tenga ad essere considerato tale, il quale, nel suo piccolo, fece epoca. Quel
fumetto era 2001 Nights,
creazione di uno dei maestri del fumetto nipponico, Yukinobu Hoshino, e
sebbene ci venisse presentato in una versione, quella americana della Viz Comics,
incompleta (ma noi ne eravamo all'oscuro), non mancò di suscitare l'interesse
tra i cultori del genere che ancora oggi, a distanza di tanto tempo, giustamente
lo ricordano, venerano e rimpiangono, perché di
manga di
quel livello, per usare un
eufemismo, se ne vedono davvero "pochini". Per chi non ha voluto arrendersi alle
spietate e cieche leggi del mercato, l'unica alternativa per poter continuare a
gustare altre opere dell'autore, è stata rivolgersi a tre edizioni straniere:
due negli USA, il misterioso Saber Tiger, edito dalla Viz Comics, e
l'avvincente The Two Faces of Tomorrow (tratto da un romanzo di James P.
Hogan), pubblicato dalla Dark Horse; e in Francia, Le Trou Bleu proposto
da Casterman in una versione poco degna rispetto al valore dell'affascinante
fumetto. In entrambi i casi, tra l'altro, il gradimento evidentemente non deve
essere stato sufficiente a garantire il rischio di proporre altri titoli
dell'autore da parte degli stessi editori. Ora però, grazie alla passione e al
coraggio dei Kappa Boys (ai quali va tutta la nostra più sincera
gratitudine), l'autore di quel capolavoro della hard science-fiction e
del fumetto tout-court mondiale, è finalmente tornato ad allietare i
nostri esigenti palati, pubblicato a puntate sulla bella rivista contenitore
Kappa Magazine, testata storica e ammiraglia delle collane manga
della casa editrice umbra, praticamente in contemporanea con l'edizione
giapponese. Un fatto questo che è allo stesso tempo il bello e il brutto di
questo genere di proposte: bello, perché si ha il privilegio e l'occasione,
davvero unica in Occidente, di leggere i nuovi capitoli del fumetto a distanza
di pochissimi mesi dalla data della loro pubblicazione originale; brutto, perché
la lettura dell'opera in questo modo è spezzettata nei canonici singoli capitoli
di poche pagine, e come conseguenza naturale, più frammentaria e meno
coinvolgente di quanto potrebbe essere invece se venisse raccolta nei classici
volumi monografici (e sperare che un giorno questo possa avvenire è avventato,
poiché quasi mai è avvenuto in passato. Se volete leggere questo fumetto quindi,
il consiglio è di comprarlo ora). Moon Lost è ambientato
ovviamente nel futuro, ma non troppo lontano, in cui la Terra viene minacciata
da un enorme asteroide la cui catastrofica caduta sul pianeta significherebbe
quasi certamente l'estinzione del genere umano. Fin qui nulla di nuovo, tutt'altro,
ma chi conosce Hoshino sa bene che questo non può che essere lo spunto iniziale
di una trama che, praticamente non ancora iniziata e approfondita nella
narrazione, e ancora meno nella caratterizzazione dei personaggi principali, ha
già proposto e sviscerato temi e idee in quantità tali per riempire decine di
altre opere di fantascienza. L'umanità si ritrova quindi con le spalle al muro,
e decide in extremis, accelerandone la costruzione già programmata sulla Luna,
di procedere alla sperimentazione dell'unica arma in grado di salvare il pianeta
dall'annientamento certo, pur non avendola mai neanche testata e tralasciando
pericolosamente su quelli che potrebbero essere gli effetti collaterali,
indesiderati e inattesi, connessi all'uso di questa nuova tecnologia: un
mega-cannone in grado di produrre micro-buchi neri che, una volta sparati contro
l'incombente corpo celeste, avranno il compito di "mangiarlo" dall'interno. Le
cose però, inaspettatamente, non procedono come avrebbero dovuto e come previsto
dagli scienziati, e il gigantesco meteorite assassino muta inspiegabilmente la
propria rotta dirigendosi dritto dritto verso il nostro satellite naturale. Lo
scontro tra la Luna e il mostruoso asteroide, che nel frattempo è stato già
bombardato dai buchi neri e ha cominciato a essere divorato da questi ultimi, è
inevitabile, ma quando i due entrano violentemente in contatto, i buchi neri,
finito di nutrirsi della roccia del meteorite, continuano la loro inarrestabile
azione "mangia materia" finendo col divorare completamente anche la Luna,
ridotta in piccoli frammenti di roccia. È un disastro di proporzioni
inimmaginabili che porterà nel breve volgere di qualche anno a sconvolgenti
stravolgimenti climatici di portata cosmica. La Terra risente della mancanza di
stabilità e di equilibrio fornitole finora dal suo ormai scomparso satellite, e
subisce una brusca variazione del proprio asse di rotazione che s'inclina e
trasforma il Nord America nel nuovo Polo Nord, con notevoli ripercussioni
sociali, economiche e politiche che influiranno e sconvolgeranno l'ordine di
tutto il pianeta. L'unica e, apparentemente percorribile, soluzione, è dare alla
Terra un nuovo satellite, prima che le conseguenze della catastrofe ambientale
diventino insanabili, e che il rischio di portare sull'orlo dell'estinzione
l'intero genere umano si trasformi in una concreta minaccia. Questa fin qui la
trama, ma come detto poc'anzi c'è da aspettarsi molte altre sorprese da questo
autentico e inarrivabile genio della fantascienza e del fumetto mondiale. Dal
punto di vista strettamente tecnico, non c'è nulla da dire di significativo,
soprattutto per chi già abbia avuto il piacere e la fortuna di leggere qualcosa
di Hoshino: è un grande artista, e sebbene in questo caso sia aiutato
ufficialmente da un assistente, il suo segno unico e inconfondibile (soprattutto
nelle fisionomie dei personaggi) non ne risente, regalandoci tavole dal taglio
classico, di grande impatto narrativo ed emotivo, con ritmo incalzante e colpi
di scena a non finire. C'è da segnalare infine che Moon Lost nella
rivista è affiancato da altri due titoli di fantascienza, Kudanshi ed
Exaxxion, e da Mokke, di genere invece fantastico, tutti gradevoli
(soprattutto l'ultimo) e dalle indubbie qualità; più moderni nello stile e nelle
tematiche, questi sono complementari al manga di Hoshino e ben vi si
accompagnano, sostenendo in tal modo l'acquisto del mensile che, se dovesse
dipendere solo e unicamente da Moon Lost, sarebbe certo improponibile,
visto il relativo elevato costo, alla maggioranza dei potenziali acquirenti.