Venticinque anni di Intercom. Su carta, in rete, passando attraverso diversi curatori.

Venticinque anni in cui la maggior parte dei collaboratori sono cambiati trasformando, a poco a poco, la struttura e i contenuti di Intercom. La rete poi, qualche anno fa, ha imposto il cambiamento più radicale.

Questa antologia vuole essere un po’ diversa dalle raccolte di racconti solite. Ho pensato che poteva essere curioso e interessante chiedere a personaggi conosciuti e significativi della fantascienza italiana quale fosse uno dei racconti che, o per fattori estetici, o emozionali o personali, li avessero colpiti particolarmente. E farne illustrare anche le ragioni.

Un panorama di diverse culture, di diverse convinzioni politiche, di diverse prospettive sociali messi insieme senza alcuna mediazione, senza la ricerca preventiva di un filo comune che li legasse.

E questo credo che risalterà subito agli occhi di chi avrà voglia di leggere gli otto racconti che compongono questa antologia.

Testi diversi, scritti da autori di diversa estrazione sociale, politica e culturale.

Ma la cosa che più risalta agli occhi, secondo me, è che nonostante da anni si parli di morte delle ideologie, tirando in ballo il crollo del muro di Berlino e la caduta dell’impero sovietico (io ci metterei ben altre cose, ma voglio mantenere l’assoluta neutralità che mi sono imposto) è forse proprio la presenza di forti ideologie che caratterizzano la maggior parte dei racconti.

Certo, qualcuno potrà obiettare che sono racconti molto datati in diversi casi.

Certo. Ma chi li ha scelti lo ha fatto appena dopo l’estate scorsa.

Che sia un segnale che questa bistrattata ideologia, la cui dipartita è stata salutata da tutti con ostentato sollievo, sotto sotto ci manchi un po?

Sinceramente a me un po’ sì.

Per chiudere, ringrazio tutti coloro che hanno aderito a questa iniziativa e agli autori che ci hanno concesso di pubblicare i loro racconti. Un ringraziamento anche a Franco Clun che per impegni improrogabili non ha potuto preparare la presentazione al racconto da lui scelto.

RS

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