Rock e Fantascienza
Data: Giovedì 03 febbraio 2005 Argomento: Musica & SF
un articolo di Marco Mocchi
Il rock'n'roll è un genere musicale nato negli
anni ‘50 negli Stati Uniti dall'incontro del Rhythm & Blues con il Country
Western. Innovativo per l'uso di strumenti poco utilizzati e per la sua grande
commercializzazione si è sempre distinto come musica rivolta ai giovani. Il suo
linguaggio, inizialmente basato su stilemi giovanili, si è sviluppato in
modalità espressive nuove, più mature e talvolta sperimentali in quella che
ancora oggi viene chiamata musica "rock". Il cantante rock si fa portavoce del
disagio, dei problemi, delle paure, delle ambizioni giovanili sia attraverso le
canzoni, sia attraverso la mistificazione della propria vita, che diventa
simbolo e paradigma del messaggio che vuole trasmettere.
In alcune situazioni la comunicazione di questo
messaggio trova il suo partner ideale negli scenari, nell’iconografia e nel
linguaggio della fantascienza.
Ne è un esempio la canzone Stranger in a
Strange Land, del cantante rock Leon Russel, tratta ed ispirata dall'omonimo
romanzo (1) di Heinlein, considerato una sorta di "bibbia" del
movimento hippie (omaggio a Heinlein è stato fatto anche dagli Yes, che hanno
narrato le gesta della Fanteria dello spazio(2)).
In alcune occasioni i due linguaggi si
incontrano e danno origine a suggestioni e immagini particolari, in un curioso
connubio di background diversi: alcuni gruppi rock hanno sfruttato scenari
fantascientifici per creare atmosfere originali, per immergere l'ascoltatore in
mondi nuovi. Uno dei casi più interessanti, anche se poco conosciuto, è quello
dei canadesi Voivod. Questo gruppo, che stilisticamente è da collocare nella
frangia "heavy metal" della musica rock, ha attinto alla fantascienza sia per
creare un mondo fantastico con caratteri, personaggi e immagini futuristiche,
sia per dar vita a particolari suggestioni, a livello lirico narrando "fiabe del
futuro" e aiutandosi a livello musicale con l'utilizzo di sonorità futuribili:
il tutto per lanciare messaggi con una precisa morale o dai risvolti più
intimistici.
Ad un livello meno ricercato e più commerciale
si possono situare i Bolt Thrower, che hanno inciso un LP in cui parlano di
guerre fantascientifiche, sponsorizzati da una marca produttrice di videogiochi
in concomitanza con l'uscita di un gioco di fantascienza.
In gran parte dei casi, infatti, l'interesse dei
musicisti per la fantascienza è motivato proprio da fini commerciali: è quanto
accade, ad esempio, per le colonne sonore dei film. Possiamo ricordare Flash
Gordon, tratto dall'omonimo fumetto, la cui colonna sonora è stata composta
dal gruppo inglese dei Queen. I Queen stessi hanno anche partecipato alla
colonna sonora del primo capitolo della serie Highlander, con canzoni
tratte dal loro album A Kind of Magic; Brian May, chitarrista dello
stesso gruppo, ha invece composto le musiche per Mad Max (un altro
richiamo alla SF da parte dei Queen si trova nel video della famosa canzone
Radio Gaga, che ha come sfondo, in alcuni momenti, scene tratte da
Metropolis di Fritz Lang). Il secondo capitolo della saga Highlander,
forse il più fantascientifico, è invece musicato da Stewart Copeland, più famoso
come ex-batterista del gruppo inglese dei Police. Gli stessi Police hanno reso
visivamente le cupe atmosfere dell’album Syncronicity ambientando il
video della canzone omonima in uno scenario post-apocalittico. Un altro
ex-Police, Sting, ha contatti con il mondo della SF: ha infatti interpretato una
parte nel film Dune, ispirato all'omonimo romanzo (3) di
Frank Herbert, inoltre nel video del singolo I’m so happy I can’t stop crying,
tratto dall’album Mercury Falling, degli extraterrestri sono protagonisti
di un balletto country western.
Tornando alla musica, la rockstar Billy Idol ha
inciso un disco intitolandolo Cyberpunk, ispirato dalle opere di Gibson
in particolare. Mike Oldfield, ex-enfant prodige per le musiche dell'album
Tubular Bells, ha pubblicato un LP intitolato The Songs of the Distant
Earth, perché affascinato dalla fantascienza ed in particolare dagli scritti
di Clarke(4) (la versione CD dell’album contiene una traccia
interattiva con immagini di ispirazione fantascientifica).
Anche Michael Jackson sembra essere attratto da
certi scenari, tanto da essere protagonista di un film di SF in 3D che si può
vedere solo nei parchi divertimenti della Disney, protagonista di un film
musicale (e autocelebrativo) con scenari (e titolo) fantascientifici,
Moonwalker; inoltre in uno scenario da SF, per essere precisi un'astronave
che viaggia nello spazio, è ambientato il video del singolo Scream tratto
dall'album History.
Ci sono moltissime altre canzoni o video in cui
è rintracciabile questo connubio tra rock e fantascienza, e in cui, come nella
maggior parte dei casi visti, il linguaggio ritenuto più adatto dalle rockstar
per comunicare il proprio messaggio dal punto di vista visivo o emotivo è quello
legato alla SF: i cantanti rock attingono al suo particolare background
iconografico per colpire nel vivo l'ascoltatore-spettatore (uno dei casi più
riusciti è quello di alcune canzoni dei Pink Floyd).
Nella narrativa fantascientifica, lo scrittore
si avvale di personaggi di rockstar o ambienti musicali per compiere una
riflessione sul mondo contemporaneo.
Un forte esempio di satira che colpisce il mondo
del rock stesso è rintracciabile in Ristorante al termine dell'Universo (5)
di Douglas Adams. La prima "rockstar del futuro" che prendiamo in considerazione
è Hotblack Desiato: è il leader del gruppo "Zona del Disastro", il "gruppo rock
più assordante della Galassia", tanto che per avere durante i concerti "il sound
migliore, bisogna stare dentro grandi bunker di cemento situati a circa sessanta
chilometri dal palcoscenico". Ulteriori particolari sui testi banali e sugli
effetti speciali galattici (un'astronave che va a "buttarsi" in una stella) sono
una chiara ironia sulla poca profondità e sull'esagerazione sfrenata che a volte
colpiscono il mondo del rock (per il capodanno 2000 i Pink Floyd hanno
annunciato un concerto tra le piramidi egizie della Valle dei Re e per l’evento
rock di tutti i tempi è previsto l’afflusso di almeno mezzo milione di persone).
Un altro esempio di satira si può trovare in
La ragazza Venerdì (6) di John Varley. In questo romanzo
breve, che è una parte di Steel Beach, tradotto come La spiaggia
d'acciaio per la Editrice Nord, si parla di una particolare setta religiosa
chiamata Prima Chiesa Latitudinaria delle Celebrità Santificate (abbreviata in
PCL): fine dell'organizzazione, nata sotto la "stella, incredibilmente ancora in
ascesa cento anni dopo la sua morte", di Elvis Presley, è quello di santificare
delle celebrità, che in alcuni casi (Elvis Presley stesso, Torinaga Nakashima,
"il primo a padroneggiare l'arpa corporea mentre conficcava gli ultimi chiodi
nella bara che aveva preparato per la chitarra elettrica") sono rockstar. Questa
satira che colpisce il (considerato futile) mondo dello spettacolo in generale,
si scaglia più volte contro il mondo del rock (mentre ci si chiede chi sarà il
prossimo santo, qualcuno propone: "E se fosse Michael Jackson?". Risposta:
"Chi?"; un altro: "Lennon? Dai, era un fallito, quella pallottola gli è servita
solo a salvare la carriera").
L’energia pura del rock è espressa in un
racconto (7) di Rudy Rucker (che è stato leader del gruppo punk
dei Dead Pinks) in cui il protagonista, con un loop di frasi celebri di famosi
gruppi rock e con l’aiuto di un vaso egizio di ispirazione aliena, genera sul
mondo intero un’ondata di energia allo stato puro, che provoca la morte di molte
persone, mentre stimola nei sopravvissuti sensazioni allucinate ed incoraggia
una nuova liberazione sessuale.
Sfondo rock, con un critico rock, Lester Bangs,
ed una disegnatrice di fumetti, Dori Seda, (realmente esistiti?) per una novella
di "microstoria alternativa": Dori Bangs (8) di Bruce
Sterling in cui la particolare atmosfera fa da tela su cui dipingere
disquisizioni sull'Arte, sulle potenzialità della musica, sul mondo dei
bohemiens del rock e sulla vita stessa.
Proprio quello dei bohemiens del rock è il mondo
che più spesso viene ritratto dagli scrittori di SF: la fantascienza,
letteratura dell’eccesso, si sposa idealmente con questi artisti, cantanti
maledetti, che esprimono il messaggio, gli ideali, i valori del rock, portandoli
alle estreme conseguenze e dissacrandoli, comunicando all’ascoltatore molto più
di quanto non farebbero semplicemente attraverso la più classica composizione
musicale.
E' il caso, ad esempio di A tutto Rock (9)
di Pat Cadigan, dove si narra la storia di una "sintopeccatrice", Gina, donna
capace di comunicare il rock, il suo rock, attraverso delle interfacce inserite
nel cervello, in un racconto allucinante dove il rock, interiorizzato come se
fosse un organo della persona, viene vissuto, venduto fisicamente attraverso il
sesso e mentalmente attraverso "visioni di rock'n'roll che venivano direttamente
dal cervello". L'atmosfera del racconto è cupa, pessimista, la riflessione va
dal mondo del rock, alla prostituzione, alla droga, all'uomo, in poche pagine di
un racconto denso ed efficace.
Il mondo fatto di piccole bands, in un'accezione
più classica, è descritto da John Shirley (anche lui è stato per anni cantante
in varie rock bands) nel romanzo Eclipse (10). La
rockstar Rickenharp è forse il personaggio più memorabile dell'intero romanzo.
"Rickenharp era uno studioso del rock classico. Indossava un giubbotto da
motociclista in pelle vera vecchio più o meno cinquantacinque anni, indossato
originariamente da John Cale quand'era ancora nei Velvet Underground [...] quel
giubbotto era come una seconda pelle per Rickenharp". Il suo è uno degli ultimi
gruppi ad usare chitarre elettriche e l'ultimo ad utilizzare una batteria reale.
Il profilo di questa rockstar del futuro è esaltante: il suo essere "artista
maledetto", la sua esibizione finale sull'Arco di trionfo dei Campi Elisi di
Parigi - un concerto finale monumentale, nel mezzo di una guerra civile, in cui
Rickenharp, per permettere ai compagni della Nuova Resistenza di portarsi in
salvo, suona i Clash, i Rolling Stones, "i Kennedys Fall, New Order, gli U2,
Call..." - lasciano al lettore l'immagine visiva (e quasi sonora) più forte del
romanzo.
Sempre Shirley, nel romanzo Il rock della
città vivente (11) ambienta la sua riflessione sul degrado
di vivere metropolitano partendo dalla descrizione della vita quotidiana delle
piccole rock bands alternative, i club, i concerti, le registrazioni in studio,
per arrivare all’incontro con la Città, la cui essenza, il cui disfacimento, la
cui frenesia sono rese attraverso la sua antropomorfizzazione: "[...] sarebbe
stato inutile cercare di spiegare che il negro col cappello bianco a falde
larghe e gli occhiali a specchio, il negro che stava parlando con un protettore
negro, era il "poliziotto" che li aveva portati lì, che poi non era per niente
un poliziotto, ma un uomo che non era un uomo a cui Catz aveva dato il nome di
Città".
Sicuramente la più originale e bizzarra tra le
stelle del rock che possiamo rintracciare in un racconto di SF è il protagonista
di un racconto (12) scritto a quattro mani da Bruce Sterling e
Lewis Shiner: Wolfgang Amadeus Mozart. Attraverso un tunnel temporale il grande
compositore viene a contatto con un nostro futuro prossimo alternativo: la vita
tecnolocizzata del futuro fa sì che le sue virtù creative si sfoghino nella
composizione di pezzi rock, che arrivano ai vertici delle classifiche. Il genere
musicale ideale per comunicare le suggestioni del nostro tempo, di questo fine
secolo permeato di tecnologia è davvero il rock’n’roll?
| NOTE |
[1]
Robert A. Heinlein, Stranger in a
Strange Land, 1961 (trad. it. Straniero in terra straniera, 1977, Ed.
Nord, Milano)
[2]
citando il romanzo di Robert Heinlein
Starship Troopers, 1959 (trad. it. Fanteria dello spazio, 1975,
Mondadori, Milano)
[3]
Frank Herbert, Dune, 1965 (trad.
it. Dune, 1973, Ed. Nord, Milano)
[4]
è chiaro il riferimento a Arthur C.
Clarke, The Tales of the Distant Earth (trad. it. Voci di terra
lontana, Rizzoli, Milano)
[5]
Adams Douglas, The Restaurant at the
End of the Universe, 1980 (trad. it. Ristorante al termine dell'Universo,
1993, Mondadori, Milano)
[6]
John Varley, Her Girl Friday, 1992
(trad. it. La ragazza Venerdì, in Isaac Asimov Science Fiction
Magazine n. 3 - Marzo 1993, Telemaco)
[7]
Rudy Rucker, Buzz, 1981 (trad. it.
Ronzio, in Cuori elettrici, a cura di Daniele Brolli, 1996,
Einaudi, Torino)
[8]
Bruce Sterling, Dori Bangs, 1989
(trad. it. Dori Bangs, in Isaac Asimov Science Fiction Magazine n.
2 - giugno 1994, Phoenix, Bologna)
[9]
Pat Cadigan, Rock On, 1984 (trad.
it. A tutto Rock, in Mirrorshades, a cura di Bruce Sterling, 1994,
Bompiani, Milano)
[10]
John Shirley, Eclipse, 1985 (trad.
it. Eclipse, 1995, Urania 1255, Mondadori, Milano)
[11]
John Shirley, City Come A-Walkin’,
1980 (trad. it. Il rock della città vivente, 1981, Urania 902, Mondadori,
Milano)
[12]
Bruce Sterling e Lewis Shiner, Mozart
in Mirrorshades, 1986 (trad. it. Mozart con gli occhiali a specchio,
in Mirrorshades, a cura di Bruce Sterling, 1994, Bompiani, Milano)
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