una presentazione di Danilo Santoni
E’ nato nel 1968, il 2 Ottobre, in Giappone ed ha
iniziato la sua carriera realizzando immagini di copertina per le riviste.
Riconosce di aver avuto influenze dalla vecchia produzione di anime (Haiyao
Miyazaki – Future Boy Conan, The Adventures of Gumba) ed è particolarmente
interessato ad uno stile retrò in quanto ritiene che oggigiorno la produzione
sia indirizzata essenzialmente verso la realizzazione di prodotti di massa il
che fa perdere la presenza dell’anima del produttore nel prodotto. Per questo ha
un profondo amore per le cose di antiquariato ed è particolarmente attratto dai
veicoli antichi, auto, motociclette o biciclette. Ama anche la musica ed è
interessato soprattutto alla musica africana. Ha iniziato i suoi studi di belle
arti in una università che era orientata verso il design industriale e meccanico
e forse è questo che lo ha portato ad interessarsi soprattutto ai particolare di
funzionamento in un progetto.
Contattato per il lavoro nel campo della
progettazione dei personaggi vi ha immesso una ricerca approfondita del
dettaglio e del particolare: “Inizio affidando un ruolo ad ogni personaggio, poi
traccio il personaggio in modo che si adatti a questo ruolo. Nel mondo reale
ognuno di noi ride in modo diverso, per questo cerco di tracciare i miei
personaggi in modo che, semplicemente guardandoli, si possa dire che si muovono
e ridono in modo differente.”
I suoi inizi prendono in esame essenzialmente
l’utilizzo di tecniche grafiche tradizionale ma con il passaggio alla Gonzo, uno
studio con grossi interessi verso la Computer Grafic, lentamente i suoi
interessi si sono orientati verso la produzione di opere attraverso programmi
informatici.
Il successo gli arriva proprio con le produzioni per
lo studio Gonzo, Blue Submarine #6 e Last Exile.
Il suo stile è veramente particolare ed è lo stesso
autore a rintracciarne l’origine: “Gli animatori, di solito, all’inizio della
carriera, prima di poter passare alla progettazione dei personaggi, devono
sottoporsi ad un lavoro di gavetta ripetendo all’infinito i propri personaggi
sui fogli trasparenti per animare il personaggio. Questo li porta a ridurre
sempre di più le linee usate per realizzare il personaggio in quanto risulta poi
più facile da animare. Io invece ho iniziato come illustratore e una volta alla
Gonzo mi hanno detto di non preoccuparmi per la difficoltà di animazione dei
personaggi in quanto ci sarebbe stato chi li avrebbe animati per me.”
Per questa ragione Murata si sente libero di
approfondire l’analisi dell’aspetto dei suoi personaggi con la cura per
particolari come il tessuto dei vestiti indossati o le forniture degli stessi.
Il lavoro, comunque, viene sempre svolto con il
regista e con lo sceneggiatore di un anime per cercare di realizzare al massimo
le loro richieste e di soddisfare le loro esigenze. In Last Exile, per
esempio, per le uniformi ha adottato lo stile militare tedesco per conferire un
senso di freddezza ai personaggi, differenziando poi ulteriormente lo stile
delle divise: per la Sylvana più moderne e pratiche, per le altre fazioni, che
hanno atteggiamenti più aristocratici e tradizionalisti, divise meno pratiche e
più ingombranti. Mentre la Gilda, la fazione che detiene tutte le conoscenze
scientifiche, si presenta con divise futuriste e con elementi artificiali.
Il vestito di un personaggio per Murata è in qualche
modo importante anche se può solo aiutare nel processo di
caratterizzazione: “...coi vestiti puoi mostrare che tipo di colori il
personaggio ama, o quanto è alto. Se è un personaggio femminile, puoi mostrare
molto del suo carattere facendole indossare o i pantaloni o la gonna...” Una
logica tendenza per questo atteggiamento è l’interesse sempre maggiore per il
campo della moda, un campo nel quale sta iniziando a fare i primi passi
progettando la realizzazione di modelli da indossare.
collegamenti
intervista per Cosplay Lab:
http://www.cosplaylab.com/articulation/rangemurata/
Intervista di Jason Yeh: http://www.animeondvd.com/conitem.php?item=92
raccolta di wallpapers: http://www.click-stick.com/other/wallpaper/rangemurata.htm
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