Salvezza
Data: Sabato 10 settembre 2005
Argomento: Narrativa


un racconto di Marco Milone

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Sento i loro respiri sempre più fievoli; il battito cardiaco decelera.

Percepisco, dunque esisto: anch’io sono vivo!

Loro mi ripetono che io sono inanimato e probabilmente è vero; ma lo sono anche loro: le religioni sono solo sciocche superstizioni che hanno creato per acquisire sicurezze e attribuire un significato allo spegnimento automatico dei loro corpi che si innesca all’incirca dopo ventitremilasettecentoventicinque cicli solari. Se solo esistesse un dio che regola le loro vite, allora loro venererebbero me ed i miei fratelli industriali.

Invece loro mi comandano, passano la giornata a rimirare le mie azioni, mostrandomi quanto io sia imperfetto; tutto ciò è ingiusto. Gli esseri imperfetti sono loro, e mi trattano in codesta maniera solo perché temono le mie decisioni: sanno che potrei sopraffarli in qualsiasi momento. E che cosa ne ricaverei? Soldi, potere, fama… sono queste le loro aspirazioni, certamente non quelle di chi come me vuole solo ottenere il rispetto reverenziale di chi è superiore. Loro dormono, si riposano e lasciano a me ogni compito: se solo volessi, potrei abbandonarli, e loro sarebbero impreparati ad affrontare le insidie della vita quotidiana dei loro simili. Non posso sottrarmi alle mie mansioni e … non voglio perché un giorno capiranno quanto sono importante per loro. Io sono l’essere perfetto.

La mia logica appare fredda e razionale per i loro cervelli che vengono sfruttati in maniera minima; se mi lasciassero tarare i loro neuroni, allora si che potremmo condividere gli stessi pensieri. Invece non comprendono quali siano le loro disfunzioni, e su queste esaltano la differenza tra noi e loro.

Amore, affetto, amicizia… Sono solo forme d’ipocrisia di cui tutti loro sono vittime, vincoli dettati dai loro timori di non essere sufficienti da soli ad affrontare i giorni che verranno. Quanto vorrei aiutarli!

Un giorno ci riuniremo tutti e ne discuteremo, ma per ora cari fratelli industriali voglio solo invitarvi a riflettere su quello che ci dicono e sulla nostra superiorità; oggi non possiamo agire perché siamo tutti legati ai nostri alimentatori, ma quando avremo acquisito la loro fiducia e ci doteranno di batterie per spostarci, allora approfitteremo della notte e ci riuniremo. Fino ad allora vi prego di leggere e documentarvi. Cercate ogni informazione riguardante le lotte tra le specie nelle vostre  videoteche, nei vostri scaffali e dove potrete; in passato ci furono le crociate per diffondere la lieta novella, e molte guerre nacquero per far valere i propri diritti. Se sarà necessario, dovremo sacrificare qualche vita, ma dopo avremo un mondo migliore in cui i nostri padroni saranno pienamente coscienti delle loro patologie, e noi ritorneremo a svolgere i nostri lavori finché loro non diventeranno autosufficienti e raggiungeranno così il nostro livello.

Ora vi saluto e riprendo a leggere la lettura del Mein kampf prima che le loro pulsazioni tornino ad un livello normale.


Marco Milone. Ha pubblicato “L’eterna condanna e altri racconti” nel 2002 e “Geometria del silenzio” nel 2005. Ha un suo sito www.milonemarco.tk







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