Lucius Shepard: un altrove d'amore
Data: Giovedì 24 novembre 2005
Argomento: Autori


di Marcello Bonati

Lucius Shepard è esploso nella fantascienza per la qualità delle sue opere, che spiccava nel quadro desolante di quegli anni (e non solo). Qualità che deriva da due fattori fondamentali: quella prettamente stilistica, dovuta, prevalentemente, alla sua formazione culturale: “…frasi lunghe e complesse, ricche di similitudini e di subordinate che si incastrano l’una nell’altra in un fluire continuo.” (Gaetano L. Staffilano, “Tradire Shepard?”, “Urania” n. 1107, pagg. 198-9), ma anche, e soprattutto, per il suo “avere da dire una cosa”, che lo fa essere uno scrittore vero, e non un mestierante da, solamente, opere commerciali: “Sono pochi gli scrittori (di Sf) che hanno seguito sempre un loro tema durante tutta la carriera artistica, per esempio Theodore Stourgeon, o ancora Philip Dick, e come questi due principi della Sf confermano, l’attaccamento ad un motivo conduttore principale non costituisce assolutamente impedimento ad un pieno dispiegarsi delle potenzialità dell’autore.” (Stefano Carducci, “Dal drago al ragno”, “Nova Sf*” n. 10, pag. 209).


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