Mar, Primo Livello, terzo giorno di Swik del Periodo dei Venti ,
2374° anno del Wtath. Territori Bassi del Ztang, Area di Superficie.
Allora era vero.
Solo 5 periodi fa era stato segnalato un asteroide anomalo, che aveva
toccato il nostro pianeta , sparendo subito dopo. Ma subito le smentite
ufficiali del Capi Zona Zwath avevano messo a tacere tutto.
Questa mattina però noi abbiamo potuto assistere al fenomeno.
Un nuovo asteroide (almeno così dicevano i nostri
Sacerdoti-scienziati) si stava da tempo avvicinando al nostro Pianeta,
il 4° del Sistema Intermedio della Galassia Unica.
Le discussioni sulla possibile provenienza di questo Corpo dalla zona
del 3° Pianeta sono durate a lungo, mentre vedevamo l’oggetto
compiere strane traiettorie nei pressi di altri pianeti, guadagnando e
perdendo velocità. Alcuni astrologi, fra cui il sacerdote di
Zwath in persona negano decisamente che la provenienza possa essere il
3° Pianeta. La sua luna non mostra da 24 MacroPeriodi fluttuazioni
gravitazionali importanti e la superficie di 3P mostra chiare tracce di
un disfacimento superficiale, causato forse da primitive forme di vita,
muffe, pare, che hanno causato sconvolgimenti nella pesante atmosfera
che circonda e spesso nasconde il globo. Un deterioramento della
crosta, con comparsa di grumi emittenti luminescenza notturna e gas,
l’anomalo incremento, senza alcuna periodicità, delle radiazioni
nucleari provenienti da precise zone del pianeta fanno pensare ad un
mondo ancora non morto, ma sicuramente vicino all’estinzione. Non
possono esserci forme di intelligenza superiore. Solo forme primitive
di vita, blastofiti ed altri organismi unicellulari che giustificano
l’alta presenza di idrocarburi e la scomparsa dell’ozono dalle calotte
bianche.
Emissioni enormi su diverse bande di energia elettromagnetica, sequenze
di segnali para-logici sorte improvvisamente e recentemente dal pianeta
hanno affascinato i nostri Sacerdoti-scienziati, ma questi hanno ben
presto concluso , e forse stavolta hanno ragione, che si possono
spiegare con l’enorme attività del nucleo , di cui le emissioni
dei transuranici non sono che il segnale dell’aumento continuo di
intensità che poterà in breve all’autodistruzione del
pianteta. Una piccola perdita comunque, che non intaccherà la
Costante di Energia Logica.
No, non immaginiamoci ora invasioni di forme intelligenti, almeno non
da quella zona del cielo. Sappiamo che la presenza di forme di
intelligenza superiore è probabilisticamente possibile nel
raggio di 4200 parsec , sia pure con una densità di 1 alla meno
23, ma non illudiamoci che il Principio di Non Contemporaneità
possa essere sfatato. Nessuna intelligenza è mai stata
contemporanea ad altre, o da svariati macroperiodi avremmo dovuto
assistere alla Collisione.
Sappiamo bene come e dove cercare le tracce dell’Energia Logica. Ma mai
nessun segnale è stato captato, se non quello fossile della
Prima Creazione , quando l’annichilimento della materia della Galassia
Proxima aveva creato l’onda di energia capace di superare i milioni di
anni luce ed investire la nostra Galassia, innescando reazioni
impensabili nei primi organismi viventi, allora non dotati di
conoscenza.
L’energia aveva spazzato via nella sua corsa tutte le forme di vita
della Fascia Esterna, ma penetrando nella galassia Intermedia lo
schermo di miliardi di stelle sterilizzate da quel fascio aveva
permesso la sopravvivenza a molte forme di vita, pur con danni enormi
al patrimonio proto-genetico.
Poi, su Mar , le reazioni a livello del Ricombinante avevano compiuto
il miracolo ed era nata l’autocoscienza in una forma fra le meno
evolute, fino allora, di Plasmoidi pluricellulari.
Non era ancora l’intelligenza , ma non erano mancati i Macroperiodi
perché quella si potesse lentamente sviluppare. Esseri
senzienti, intelligenti, purtroppo unici in questa porzione di tempo.
E da allora , nessun altro segnale simile è mai stato captato.
Siamo soli, terribilmente soli in questo universo, non tanto nello
spazio, quanto nel tempo.
La consapevolezza di questo ha piegato le nostre menti, l’era
Scientifica si è chiusa due macroperiodi fa con la grande
Rivoluzione religiosa. Da allora ben poca attenzione , ben poco
spazio è stato lascito alla scienza. E’ la Religione a guidare
il nostro Unico Mondo. Inutile spendere tante energie a cercare “Quello
Che Non C’E’”. Sarebbe uno spreco, e lo spreco è il peggiore dei
peccati.
Chi mai sarebbe così folle da rivolgere la sua attenzione al
cielo, quando già è così difficile mantenere
attive le coltivazioni della Povere Rossa, mantenere sufficienti
livelli di energia nei 22 Livelli del nostro mondo sotterraneo ? Eresia
e sacrilegio sono le colpe degli pseudo-scienziati che ancora, di
nascosto come me , volgono le proprie attenzioni al mondo Fuori.
La Religione ci da una spiegazione di tutto : La Collisione Primigenia
ci ha creati, Il Principio di Non Contemporaneità ci obbliga ad
essere soli nell’universo. E se una intelligenza non ha con chi
confrontarsi con l’esterno, è inutile che guardi all’esterno.
Deve curare la propria sopravvivenza , e basta. Questo dice la nostra
religione, ed è difficile non credere, soprattutto quando essere
scoperti a non credere costa la deportazione al 23° Livello, quello
che ufficialmente non esiste, quello da cui ricaviamo l’energia
necessaria al nostro mondo, ma a costo delle vite di chi vi è
obbligato, non schermato dalle radiazioni termogravitazionali del
nucleo fuso.
Ma torniamo alla cronaca di questi giorni. Cronaca, no, perché
sarebbe vietato sapere , osservare. Ma io e pochi altri continuiamo a
farlo, con i nostri poveri strumenti, residuato dell’Era Scientifica ,
che oggi sarebbe vietato possedere. Ma al Primo Livello è facile
nascondere qualcosa, per la scarsità di Sacerdoti-Soldati, che
non amano la vicinanza con l’ignoto dell’esterno, dichiarato nulla
dalla nostra Religione.
E i Sacerdoti-Scienziati, una setta tollerata ma non influente, ci
controllano con le stesse nostre armi, pronti a spiegare tutti i
fenomeni dell’Esterno, purché non vadano contro ai dogmi della
Collisione Unica e del Principio di Non Contemporaneità.
Comunque noi continuiamo da secoli a guardare fuori. E mai nulla di
simile all’Asteriode Fluttuante fra i pianeti era mai stato osservato.
Ieri qualcosa si è staccato dall’asteriode, ha cambiato
traiettoria ed ha iniziato un avvicinamento vertiginoso al nostro
suolo, mentre l’asteroide restava imprigionato dal Sistema
gravitazionale di Mar.
In solo mezzo periodo quel “qualcosa” si è avvicinato alla
superficie, rallentando per l’attrito con l’atmosfera, poi, di colpo,
la trasformazione.
Abbiamo visto materializzarsi un agglomerato di sfere che veniva
compatto sempre più giù, fino a colpire, rimbalzare,
rotolare strisciare, fermarsi nelle nostre distese di coltivazione
della Polvere Rossa, distruggendo e contaminando, forse, migliaia di
Scambiatori ad inversione.
E con questo la produzione dei Territori Ztang poteva già dirsi
perduta.
Ma ecco che davanti ai visori di noi testimoni il grumo di sfere si
è aperto, mostrando un corpo centrale dall’apparenza metallica:
un basamento che si apre a ventaglio su tre direzioni sormontato da una
piccola forma scura da cui hanno iniziato ad aprirsi braccia metalliche.
Abbiamo puntato tutti i nostri sensori, ma nessuna Energia Logica
è stata captata, e neppure Energia Vitale. Macchine.
Ma da dove , e da quando , provengono ?
All’improvviso la fonte di energia interna della macchina – non
chimica, direi, ma alimentata dai pannelli che raccolgono l’energia di
Sol - ha aumentato di intensità ed un chiaro segnale
elettromagnetico è stato lanciato verso lo spazio.
Sequenze binarie arcaiche, incomprensibili, in una limitatissima fascia
di frequenze. Ma traccia di intelligenza.
Nella macchina non c’è vita , non c’è intelligenza , ma
essa ha cercato di comunicare.
Con chi ?
Distintamente, fra i mille milioni di miliardi di segnali provenienti
da Fuori, uno ha risposto alla macchina.
Sono spuntate 6 piccole ruote , questa si è alzata ed ha
iniziato, rotolando sulle sue nuove appendici, a scendere il basamento.
Poi, per la prima volta nella Storia, chiaramente, sei strisce di
impronte non marziane si sono impresse sulla nostra polvere rossa.
Nico Cardona