Tiptree / Sheldon, contrapposizione e riconciliazione idealismo / realismo
Data: Mercoledì 21 giugno 2006
Argomento: Saggistica


di Marcello Bonati

Nata il 24 agosto 1915 a Chicago, Illinois da Mary Hastings Bradley, avvocato e Herbert Bradley, geografa autrice di più di trenta libri di viaggio, James Tiptree jr. è lo pseudonimo di Alice Hastings Bradley Sheldon.

La maggior parte dei suoi anni formativi li passò in Africa e in India (vedi: http://hubcap.clemson.edu/~sparks/ttgbye.html e http://hubcap.clemson.edu/~sparks/ttsafari.html), e la sua prima vocazione fu di disegnatrice.

Nel ’34 sposa William Davey, matrimonio che finisce nel ’41, anno nel quale inizia a fare il critico d'arte, per il "Chicago Sun", cosa che poi farà anche per il "The New Yorker".

Durante la 2° guerra mondiale fece parte dei servizi segreti, ed incontrò Huntingdon Sheldon, col quale si sposò nel '45.

Nel ’46 è congedata, col grado di Maggiore, e gli Sheldon intrapresero un’impresa commerciale, che però fallì.

Entrano allora entrambi nella C.I.A., nella quale suo marito rimase anche dopo che lei si dimise, nel ‘55.

Nel ’56 si iscrisse all’Università, e nel ’59 ottenne una laurea breve e nel ’67 il dottorato in psicologia sperimentale.

Comincia a scrivere nel '60, e dal '67 adotta il soprannome che la contraddistingue, che deriva dall’omonima località nel Sussex, Inghilterra, cittadina nota per le sue confetture, per il quale si è poi giustificata asserendo che lo aveva fatto perchè i suoi colleghi sicuramente l’avrebbero censurata se fossero venuti a sapere che lei scriveva fantascienza: "…dato un colpo decisivo alla mia rispettabilità" (l’autrice, "La mia fantascienza", "Cosmo oro" n. 156, ed. Nord, ’96, pag. III), e perché: "…ero sicura che non sarei riuscita a pubblicare le mie prime storie." (idem, pag. IV).

La sua vera identità è rimasta celata per dieci anni, fino a quando uno dei suoi amici epistolari più stretti, ai quali aveva detto di avere una madre, "…che era stata scrittrice ed esploratrice in Africa…" (idem) morente a Chicago, non riuscì a svelare il mistero leggendo i necrologi sul giornale, nel ’77.

Finchè non si venne a sapere ciò, di "lui" si sapeva solamente il numero della sua casella postale di McLean, Virginia, dove nel ‘59 era andata ad abitare col marito poiché la C.I.A. si era trasferita a Langley, in quello stato.

Ha sofferto molte gravi malattie, e il 19 maggio '87, in un momento di debolezza, adempiendo ad una promessa fatta anni addietro, uccide il marito ottantaquattrenne malato di Alzheimer e si suicida, con una pistola. Sono stati trovati mano nella mano sul letto.

Le è stato intitolato un premio, riservato all'opera di narrativa che più si accosta allo stile dell'autrice.


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