Buio Rivoluzione
Data: Venerdì 22 dicembre 2006
Argomento: Saggistica


di Roberto Sturm

Valerio Lucarelli – Buio Rivoluzione – Edizioni peQuod, pp. 210 – euro 15,00

Siamo nel 2008. Le Brigate Rosse sembrano aver ripreso fiato. Nuove leve sono state reclutate soprattutto nell’asse Roma Firenze. Rinvigorite da nuova linfa, hanno progettato il rapimento della figlia del Premier inglese John Clier, la giovane Chris, in vacanza in Sicilia. Un tentativo quasi folle che va in porto, che sembra avere come obiettivo il risveglio delle coscienze di tutta Europa. La guardia del corpo di Chris, che è anche il suo fidanzato, viene ucciso.

Maurizio Lupo, ispettore dell’Antiterrorismo fin dai fatti di Genova, ne è l’involontario testimone. In vacanza forzata per i troppi fallimenti professionali, aveva deciso di passare qualche settimana in Sicilia.

Dopo essere entrato suo malgrado nella vicenda, ripreso dalle telecamere e sentito dall’Intelligence inglese, Lupo si ritrova protagonista delle indagini. Ed è la persona che viene contattata da Mara, una terrorista del commando, compagna dell’organizzatore del rapimento, che ha deciso all’ultimo momento di non partecipare all’azione.

Tra i due, Lupo e Mara, nasce uno strano rapporto, apparentemente di reciproca fiducia e d’attrazione che a volte si trasforma in diffidenza ed estraneità.

Buio Rivoluzione, il romanzo di esordio di Valerio Lucarelli, non ha lo scopo di schierarsi da una parte o dall’altra. La storia segue uno stile da cronaca, senza che l’autore metta niente di suo. E questo è un primo punto a suo favore.

Nonostante sia ambientato in un imminente futuro, l’autore, pur non avendo vissuto gli anni di piombo in cui le Brigate Rosse sembravano rappresentare un serio pericolo per lo Stato, riesce a inserire scampoli attuali, come i fatti di Genova, di cui accennavo all’inizio, gli omicidi di Biagi e D’Antona, fino ad arrivare all’omicidio Moro, probabilmente il gesto più eclatante delle BR che riuscirono a mostrare le crepe di uno Stato tutto fuorché trasparente.

Nonostante lo stile da cronaca, il romanzo può essere considerato, sia per il respiro del narrare che per i colpi di scena, un thriller. Che prende, che avvince, che fa rivivere alcuni momenti sicuramente importanti della vita del nostro Paese.

Nonostante l’autore, secondo il mio parere, abbia usato un po’ troppo il metodo descrittivo a discapito dei dialoghi – forse l’uso della terza persona narrante è stata limitante per questo aspetto -, il romanzo è godibile e interessante, offre una lettura scorrevole nonostante la pesantezza della storia e la mancanza di giudizi morali è senza dubbio uno dei pregi più evidenti di questa storia che per più di un motivo vale la pena di essere letta.

L’ultimo punto che mi sento di sottolineare è come la commistioni tra generi sia una delle poche opportunità per far continuare a far vivere quelle letterature che non stanno vivendo un periodo troppo felice. E in questa classifica la fantascienza, secondo me, in questo momento è in testa.





Questo Articolo proviene da IntercoM Science Fiction Station
http://www.intercom-sf.com

L'URL per questa storia è:
http://www.intercom-sf.com/modules.php?name=News&file=article&sid=362