un articolo di Paul "nEo" Martin
Ghost in the Shell
[The
Singularity of AI in the Eyes of a Jester

"If poets are the unacknowledged legislators of the world, science-fiction writers are its court jesters."
Bruce Sterling, Prefazione a Burning Chrome di William Gibson
Introduzione
Se la gente sapesse cosa stanno combinando gli
scienziati non c( che dormirebbe sonni tanto tranquilli. Se lo sapesse leggerebbe
con piu* attenzione cin( che hanno da dire gli autori cyberpunk.
Lo scopo di questo lavoro c(, non solo quello di
confrontare l'immagine dell'Intelligenza Artificiale (da qui in poi riferita
come IA) inclusa in due opere maggiori del genere cyberpunk, ma anche quello di
mostrare la connessione tra quelle immagini e la realtr' in cui tutti viviamo o
il suo immediato futuro.
Dunque, qual c( il futuro della IA descritto nelle
opere di cyberpunk? E se c( vero, come suggerisce Sterling, che gli scrittori di
fantascienza consegnano un messaggio di allerta alla societr' contemporanea in
una forma che c( mascherata sotto la satira, queste immagini sono realmente in
sintonia con la nostra realtr'? E in caso affermativo, dovremmo preoccuparci?
La materia in oggetto c( l'Intelligenza Artificiale.
Gli ambienti che ospitano le IA descritte da qui in avanti sono gli ambienti
della letteratura cyberpunk. Per comprendere i giudizi e le conclusioni di
questo lavoro c( necessario conoscere il significato di tutte e due queste
nozioni.
Definendo nozioni di base:
introduzione al cyberpunk
Il cyberpunk c( presente sulla scena letteraria da
una ventina di anni, essendo il sottogenere piu* in voga e mainstream della
fantascienza e, benché sia stato annunciato come defunto da molti critici, non c(
stato sostituito fino ad ora da nessun altro movimento della fantascienza. Ma
come possiamo definire cosa c( cyberpunk e distinguerlo da cin( che c(
semplicemente alla cyberpunk? Appignanesi indica che l'aspetto principale del
mondo cyberpunk c( una "intrusione totale della tecnologia nella vita umana"
(129) e questa pun( essere usata come una definizione sufficiente: il cyberpunk
parla di gente realmente comune, spesso dei punk, che c( persa in una societr' di
alta tecnologia. Una aggiunta utile a tutto cin( c( fornita dall'autore che viene
considerato come uno dei fondatori del genere, William Gibson. In una delle sue
interviste ha affermato che "si interessa del presente. Non c( per niente
qualcosa che tende ad un futuro immaginato. E' un modo di cercare di arrivare a
patti con la soggezione e il terrore ispirati [...] dal mondo in cui viviamo"
(Opera collettiva anonima). Questa opinione c( in accordo con la citazione in
apertura di Sterling. Entrambe le opinioni rispondono inoltre alla domanda sul
perché siano stati scelti degli esempi specifici da questo particolare genere
per la comparazione mostrata in questo lavoro. C'c(, senza dubbio, una ragione
nel fare cin(: la rassomiglianza che le opere cyberpunk hanno con la realtr'.
Ovviamente ci sono altri aspetti specifici del
genere che caratterizzano il cuberpunk: come la presenza di internet (che spesso
c( combinata in una entitr' unica con la realtr' virtuale e prende nomi differenti:
Cyberspazio, Matrice, Multiverso, in parte perché c( stata inventata nella
letteratura cyberpunk prima che venisse inventata nella realtr' e chiamata
internet) o l'influenza di organizzazioni di diverso tipo e onnipotenti che
hanno forma di multinazionali o di ordini criminali di stampo mafioso. Anche
questi elementi appaiono nelle opere descritte piu* avanti, ma sono solo altri
elementi di un quadro gir' definito.
Definendo nozioni di base:
introduzione alla Intelligenza Artificiale
Consideriamo ora il termine Intelligenza
Artificiale. Cos'c( dunque l'IA? E viviamo gir' adesso nell'era della IA? Le due
domande possono essere risposte assieme.
Se(, viviamo nell'era della IA se intendiamo con
Intelligenza Artificiale la capacitr' di soluzione da parte di una macchina (cioc(
dell'hardware) o da parte di un programma che gira su questa macchina (cioc( del
software) di problemi specifici che siano definiti specificatamente (il che
significa che il solutore, sia esso un programma o una macchina, c( provvisto di
algoritmi per risolverli o che ha tale algoritmi costruiti dentro di se). Una
macchina (hardware o software, non ha importanza) che possieda tale capacitr'
verrebbe chiamata anche IA. Abbiamo gir' macchine che traducono documenti in
tempo reale o giocano a scacchi e vincono contro i grandi maestri.
E no, possiamo solo sperare (o temere) di vivere
questa era se attribuiamo a una macchina di questo tipo di possedere
l'indipendenza di intelligenza, questa intelligenza proprio speciale, propria
dell'umano: la capacitr' di pensare.
Per chiarire questo quadro, occorre definire un
altro concetto: il pensare. L'autore di questo lavoro si propone di usare qui
una delle definizioni piu* semplici del pensare, quella fornita da Buller che
adotta il test di Turing (chiamato, proprio al suo inizio, il gioco imitativo),
in cui un giudice ha una conversazione (per mezzo di uno schermo di computer o
di qualche altro espediente simile, con lo scopo di non vedere i propri
interlocutori) con un umano e con una macchina (9-11). Egli cerca di scoprire
quali dei due esseri "dall'altra parte" dello schermo del computer sia l'IA per
mezzo di alcune domande (Buller, 9-11). Il compito della IA c( di fingersi un
essere umano: se una macchina non c( distinguibile da un essere umano, allora
pensa (Buller, 9-11).
E' ovvio che una definizione di questo tipo sia
soddisfacente solo se interpretiamo il pensare in termini di risposta a delle
domande, o piu* generalmente, in termini di soluzione dei problemi. Una IA che
possieda questa capacitr' differirr' da quella controllata dagli algoritmi grazie
alla sua abilitr' a risolvere (o almeno a cercare di risolvere) qualsiasi tipo di
problema, invece di limitarsi a risolvere i problemi per cui c( programmata. Ma
che dire della coscienza? Senza dubbio, allorché parliamo di IA, pensiamo di
solito ad un essere cosciente, simile all'essere umano. Ma la coscienza pun(
essere trattata come una funzione secondaria di un cervello artificiale. Questo
problema sarr' discusso in dettaglio nella seconda parte di questo lavoro, quella
che va sotto il titolo
La psicologia della IA.
Non c'c( da meravigliarsi se il cyberpunk, che, come
detto in precedenza, presenta l'immagine caricaturizzata della societr'
contemporanea, sia tanto interessato alla IA. In quanto ci sono tante premesse
al fatto che gli scienziati si trovano sul punto di essere capaci a costruire
l'IA. La possibilitr' di questo atto di creazione c( discussa ulteriormente piu*
avanti in
La nascita delle IA: sono inevitabili.
Molte opere cyberpunk dipingono la IA in varie
forme. Tanto per dare qualche esempio, si consideri la trilogia dello Sprawl di
William Gibson (Neuromante,
Giu* nel cyberspazio e Monna Lisa cyberpunk), dove le gesta di una
IA onnipotente, di nome Wintermute, rappresentano il motore dietro ad ognuna
delle azioni che accadono al personaggio principale. Oppure film come
Terminator di James Cameron o The Matrix dei fratelli Wachowski, che
descrivono il mondo in cui le IA hanno preso il potere (prospettive sulle IA
sono discusse in modo piu* diretto in
Il futuro di una IA neonata: Hanno
qualcosa in comune). E questi sono solo gli esempi piu*
rappresentativi.
Comunque, per gli scopi di questo lavoro, ho scelto
di discutere e confrontare l'IA descritta in Idoru di William Gibson a
quella raffigurata nel graphic novel (o manga)
Ghost in the Shell
di Masamune Shirow e nella sua versione filmata (anime) di Mamoru Oshii. Perché
queste due? Perché sembrano essere le IA piu* vicine alla nostra realtr', non solo
per via degli aspetti specifici del cyberpunk stesso, discussi in precedenza, ma
anche perché in tutte i due le opere letterarie le IA sono descritte come le
primissime al mondo e, come tali, simili alle ipotetiche IA che possibilmente
potrebbero venir create nel mondo in cui viviamo (si veda la parte successiva).
In Idoru la IA c( il personaggio del titolo,
Rei Toei. Idoru originalmente significa idolo in giapponese e cin( c(
esattamente cin( che il personaggio c(: una cantante pop estremamente popolare.
Comunque non c( una cantante umana, ma un idolo virtuale, in quanto c( cin( che
oggi significa idoru: la simulazione di una persona che non esiste realmente e
che non c( mai esistita in un mondo reale. Si tratta di una
"personalitr'-costrutto, un insieme di agenti software, la creazione di
progettisti informatici" (Gibson 98, ch. 13), in altre parole un programma per
computer in forma di ragazza. Tali programmi sono popolari in Giappone gir' oggi
(ovviamente in forme molto piu* primitive) e la gente li tratta come vere star
televisive. La differenza c( che questo idoru, benché non abbia forma materiale e
possa apparire solo come ologramma, c( reale: si c( evoluta per diventare una IA
con una coscienza simile a quella umana. Per questo si tratta della prima vera
IA in un mondo in cui le IA erano solite essere solo una teoria, proprio come
nel nostro mondo, cose( possiamo assumere che Idoru ritragga il nostro
ipotetico futuro.
La IA descritta in Ghost in the Shell c( molto
simile. Qui evolve da un programma spia, il cui nome in codice c( Project 2501,
per arrivare alla forma di un terrorista indipendente, intelligente e
pericolosi, soprannominato Puppet Master.
La
nascita delle IA: sono inevitabili
Lo sono veramente? Nella discussione iniziata da
Vernor Vinge,
la maggior parte degli scrittori di fantascienza che vi hanno partecipato ha
ammesso che lui aveva ragione nel predire che l'umanitr' avrebbe creato le IA nel
giro di una trentina di anni e che molto probabilmente sarebbero succedute a noi
(Cyran 74-76).
La singolaritr'. Ecco come viene chiamata. La
singolaritr', secondo gli scrittori sopra citati c( quel punto nel tempo (possiamo
anche chiamarlo un orizzonte di predizione) oltre il quale gli umani
inventeranno la vera nanotecnologia e la vera IA, quel punto nel tempo oltre il
quale tutto cin( che accade c( imprevedibile e incomprensibile per noi, in quanto
tutte le regole che governano il mondo attuale diventeranno assolutamente
insignificanti (Cyran 74-76).
La maggior parte di tutto cin( suona come pura
fantasia, ma la scienza c( una cosa buffa: si distende ben oltre la comprensione
umana. Cin( che faceva ridere ieri spesso diventa uno standard di oggi e le idee
di oggi sono spesso incomprensibili perfino ai loro stessi inventori: la scienza
crea se stessa, si potrebbe quasi dire. E cose( scienziati ponderati che lavorano
alla creazione di macchine pensanti concordano con gli autori di fantascienza
nel dire che il completamento del loro progetto c( solo una questione di tempo in
quanto gir' sanno come fare e mancano loro solo i mezzi appropriati. Andrzej
Buller afferma che i partecipanti al progetto internazionale CAM-Brain inteso a
creare la IA, hanno gir' inventato l'architettura di un cervello artificiale
futuro, l'unico problema c( che non hanno l'hardware capace di sopportare il
software di strutture neurali sufficienti e di evolvere per soddisfare i bisogni
del software evolutivo (50-62, 69-79).
Per cin( che c( stato gir' detto sulle origini delle IA
descritte fin qui, si potrebbe concludere con facilitr' e realtr' che entrambe non
erano state create come tali dagli uomini, ma che si erano evolute da progetti
umani con scopi diversi: l'idoru era una semplice simulazione di una cantante e
il Project 2501 era un programma spia.
Questo atto di pseudo-auto-creazione fa perfino
rifiutare a Puppet Master dalla versione anime di Ghost in the Shell il
suo essere chiamato una IA e si definisce "una forma di vita che c( nata nel mare
dell'informazione". Infatti IA c( il termine proprio per descriverlo. Era
artificiale, stando a Buller la vera IA non sarr' costruita da zero nella sua
forma finale (17-49). Al contrario gli scienziati umani studieranno strutture
hardware e software di base e le lasceranno evolvere per arrivare alla IA
perfettamente adattata a vivere in un dato ambiente (Buller 17-49). E' gir' stato
provato che i programmi mostrano una tendenza ad evolvere molto simile a quella
degli organismi viventi rispettando la teoria di Darwin (Buller 17-22). Si
potrebbe dedurre che confrontando il software alle creature viventi sia
esagerato, ma tutte le cose viventi sono anch'esse codificate, proprio come lo
sono tutti i programmi per computer. Cos'altro c( il DNA se non un codice
sofisticato che contiene informazioni sulla struttura degli organismi, cervello
incluso? Ovviamente la questione della coscienza, forse anche dell'anima, rimane
e cin( c( discusso piu* approfonditamente nella parte successiva.
Si pun( osservare che entrambe le opere cyberpunk
prese in esame promuovono la stessa idea che assorbe le menti dei ricercatori
contemporanei: l'IA non pun( essere creata ma pun( evolvere proprio come accade
nel mondo naturale con gli organismi geneticamente codificati. Gibson afferma
che "la vera IA molto probabilmente evolverr' in modi che hanno meno a che fare
con la pretesa di essere umani" (247-248, ch. 37) e arriva a suggerire "che la
IA (potrebbe) essere creata accidentalmente e che la gente inizialmente
(potrebbe) non riconoscerla per quello che (c()" (248, ch.37). Allo stesso modo,
l'evoluzione del Project 2501 c( il risultato della sua interazione con fonti
diverse di dati e (cosa non affermata direttamente nc( nel romanzo nc( nel film,
ma che c( una conclusione logica di cin( che viene affermato) dal suo risiedere in
differenti pezzi di hardware, probabilmente alcuni molto sofisticati in quanto
era progettato come programma militare e la tecnologia militare di solito c( la
piu* avanzata (e la cosa c( ancora piu* accentuata nel mondo descritto da Masamune
Shirow). Per questo la sua progettazione come applicazione con lo scopo di
penetrare ambienti hardware differenti ed estrarne dati si c( evidenziata nel suo
rivoltarsi contro i progettisti, in quanto questi ambienti gli hanno fatto
sviluppare una intelligenza indipendente e il libero arbitrio.
La
Psicologia della IA: Lo Spirito nella Macchina
La IA sarr' simile agli esseri umani in termini di
psicologia? Nick Bostrom, uno degli scrittori che partecipavano alla discussione
citata in precedenza, dichiara che un fattore cruciale nel modellare la psiche
della IA sta nei suoi creatori e che gli standard morali della IA rifletteranno
le norme obbedite dai suoi progettisti (Cyran, 74-75).
Questo approccio, comunque, non c( riflesso in
nessuno dei due lavori cyberpunk qui discussi. Rei Toei potrebbe anche prendere
la sua sensibilitr' verso i problemi umani dai programmatori (cosa mostrata
soprattutto dal suo atteggiamento verso Chia), ma sorpassa i suoi creatori in
termini di saggezza ed introspezione e, per questo, sembra giudicare gli eventi
attorno a se con la fredda sicurezza di un essere superiore che riconosce le
emozioni umane ma, in quanto essere immortale, c( al di lr' di esse. Il Project
2501 si comporta in modo simile, combinando in se gli aspetti di un figlio
ribelle e quelli di un essere sensibile quanto un umano, ma piu* importante di
chiunque della nostra specie, per cui gli umani sono solo delle pedine per i
propri piani, usate a secondo dei suoi desideri... Abbiamo una psiche da
bambini? E chi c( nel giusto, Bostrom o i creatori di queste visioni cyberpunk
della IA?.
Ci sono alcune premesse che senza dubbio Bostrom si
trovi in errore. Witold Marciszewski osserva che le macchine sono libere dai
problemi (siano essi pratici che teoretici) e dai dubbi con cui gli organismi
biologici debbono competere e che, quindi, non siano spinti da essi e che non
possano pensare come esseri umani(78-81).
In veritr' ci sono visioni piu* radicali di questa.
Stando ad esse, c( possibile che la coscienza sia solo un prodotto
dell'evoluzione e che creature dall'intelligenza piu* avanzata (come le IA) se ne
possano liberare, in quanto non sarebbe d'aiuto nella soluzione dei problemi e,
per questo, nell'essere intelligenti (Marciszewski 18-19).
Buller c( piu* ottimista, ma nega anche lui la
necessitr' per la IA d'essere solo un riflesso delle norme morali dei suoi
creatori. E' d'accordo con Alan Touring nel dire che gli ingegneri possono
costruire solo una mente artificiale di tali parametri che farr' da casa allo
spirito (Buller 14-15). Secondo la sua opinione spetta a Dio creare o fornire
un'anima ad una mente fornita dagli umani e percin( gli ingegneri non possono
sostituirsi a Dio nella creazione delle anime e non sono per le IA niente di piu*
dei genitori per i loro figli (Buller 14-15). Si pun( concludere che, proprio
come le opinioni dei figli non sempre riflettono le visioni dei loro genitori,
la psiche di una qualsiasi IA potrebbe non essere la controparte esatta delle
psiche dei suoi creatori.
Comunque l'idea di creare dei ricettacoli per
l'anima potrebbe, naturalmente, apparire blasfema. Ma se la gente assume la
presenza dell'anima in creature codificate dai geni, potrebbe essere anche
possibile assumere la presenza dell'anima in creature codificate in modo
differente, anche se simile. L'idea delle persone come fornitori soltanto del
ricettacolo per qualcosa (sia esso una psiche o un'anima) creato
indipendentemente (sia essa una creazione spontanea o un atto di Dio) in qualche
modo si adatta bene col fatto che i network neurali che sono considerati la base
per la costruzione della IA sono un mistero perfino ai loro costruttori. Gli
scienziati possono progettare network neurali ed influenzare la loro evoluzione
promovendo lo studio di certi modelli di comportamento, ma non riescono a
comprendere appieno come funzionino i network neurali (Buller 38).
Tenendo a mente questi fatti, non si pun( evitare di
osservare che il titolo Ghost in the Shell c( molto significativo.
Suggerisce l'esistenza di energia incorporata che, assieme a un corpo (sia esso
un corpo organico o un guscio meccanico), forma un'entitr' pensante. La presenza
di questa energia c( richiesta e senza di essa anche una persona organica non pun(
essere considerata cosciente. La stessa forza sarebbe stata anche responsabile
di emozioni che spontaneamente si sono evolute in Rei (come il suo amore per
Rez).
Cin( che differisce tra l'una e l'altra delle due IA
c( lo stimolo che ha spinto alla loro formazione. E' simile alla situazione di
due bambini che crescono in circostanze differenti. Nel caso del Project 2501,
l'ambiente c( il sopraccitato 'mare dell'informazione'. Basando la propria
evoluzione sui dati puri (e spesso militari), libero da un fondo emotivo
insignificante, sviluppa e perfeziona una personalitr' maschile di fredda logica,
spesso anche cinica e impietosa, in quanto fa uso ed anche abuso di persone per
eseguire i propri ordini, senza curarsi del danno che provoca loro. Diversamente
da lui, Rei era stata progettata originalmente come personalitr' femminile. Per
di piu* era designata ad essere il risultato finale di un processo di creazione
di 'macchine del desiderio, aggregati di desideri soggettivi, una architettura
di brame articolate" (Gibson 237, ch. 35). La combinazione di questi fattori ha
prodotto una IA che c( diretta maggiormente al sentire che al conoscere.
Il futuro di una IA neonata: Hanno
qualcosa in comune
Come i livelli di confronto precedenti hanno gir'
mostrato, sia Puppet Master che Rei Toei hanno diversi aspetti in comune.
Succede la stessa cosa coi loro scopi. Entrambe le entitr' artificiali sanno
esattamente cin( che vogliono fare e sistemano il loro modo di vita in modo tale
da renderli possibili. Entrambe le IA sono espansive e desiderano evolvere
ulteriormente e diffondersi. Desiderano riprodursi. Per far cin( scelgono dei
compagni che sono creature viventi, esseri umani ma molto differenti dal resto
degli umani e che gli permettono di comprendere gli scopi delle IA. Nel caso del
Puppet Master c( il maggiore Motoko Kusanagi, che c( un membro delle forze
speciali, una persona con vedute anti-totalitariste (forse anche un po'
anarchiche). Per questo si tratta di un difensore perfetto per Puppet Master,
che c( inseguito da agenti governativi corrotti. Ma cin( che c( piu* importante, lei
c( cyborgizzata quasi al cento per cento (si suppone che solo la sua mente sia
umana, e anche su questo fatto lei non ne ha una certezza assoluta) e per questo
alienata ed insicura nei confronti della propria personalitr'. Queste qualitr' le
permettono di comprendere Puppet Master, che c( un'entitr' artificiale, l'unica
della sua specie e, proprio per questo, alienata in una maniera simile alla sua.
Rei sceglie Rez, un leader carismatico di un complesso rock famoso, la cui fama
ed eccentricitr' lo ha isolato dalla societr', rendendolo simile a lei, e la sua
ricchezza e la sua influenza lo rendono una persona perfetta ad aiutarla a
raggiungere i suoi scopi.
Il concetto di Partner in entrambi i casi significa
qualcosa di differente. Puppet Master diventa una parte della mente di Motoko,
riproducendo fisicamente e creando una nuova entitr' da questa unione, una entitr'
capace di riprodursi fisicamente allo scopo di dare inizio a una nuova razza.
Rei sposa Rez virtualmente ma, come si pun( supporre, probabilmente intende fare
sesso fisicamente con lui, in quanto l'unitr' nanotech che i collaboratori di Rez
rubano alla mafia russa, descritta come 'il mezzo del (loro) matrimonio' (Gibson
257; ch. 38), pun( aiutarli a rendere Rei una persona reale costruendo un corpo
per la sua mente. Questa tendenza delle IA a riprodursi c(, di nuovo, molto
fedele coi paralleli alla IA reale che esiste gir'. Anche se la IA reale non
esiste ancora, l'evoluzione delle applicazioni sperimentali che stanno alla base
della ricerca sulla IA, c( trainata da strategie di sopravvivenza
evoluzionistiche che sono basate sulla riproduzione degli elementi piu* forti.
Ancora una volta gli autori cyberpunk fanno solo finta di scrivere cose sul
futuro.
Conclusione
Il quadro che emerge dall'analisi precedente non c(
poi cose( pessimistico come si potrebbe aspettare E' vero che le opere cyberpunk
analizzate, nelle loro somiglianze significative e nella sorprendente
rassomiglianza con le conquiste reali della scienza e della tecnologia
contemporanee, ci forniscono dei moniti su cin( che ci possiamo aspettare dal
nostro mondo in un futuro non tanto distante. Ma queste storie non sono racconti
di orrori futuri, ma piuttosto di mutamenti futuri. Il messaggio c( chiaro:
qualcosa cambierr'. Ma se c'c( del vero in questi racconti, la direzione del
cambiamento dipenderr' dalle decisioni che le entitr' pensanti (siano esse umane
che IA) prenderanno. E non c( che poi cambi niente nella nostra visione del mondo
dato che essa c( sempre dipesa da tali decisioni, l'unica differenza sta nel
fatto che fino ad ora erano state prese solo dagli umani...
Bibliografia
-
William Gibson.
Idoru.
London: Penguin Books. 1997.
-
Ghost in the Shell.
Regia Mamoru Oshii. Masamune Shirow/Kodansha/Bandai Visual/Manga
Entertainment. 1995.
- Appignanesi, Richard.
Postmodernism for Beginners. Cambridge: Icon Books Ltd. 1995.
- Buller, Andrzej.
Sztuczny mózg. To ju nie fantazje (Artificial Brain. Not a
Fantasy Any More). Traduzione in inglese dell'autore
dell'articolo
- Marciszewski Witold.
Sztuczna inteligencja (Artificial Intelligence). Traduzione in
inglese dell'autore dell'articolo
- Cyran Janusz, ed.
"Requiem dla ludzko ci?" ("Requiem for Humanity?"). TTraduzione in
inglese dell'autore dell'articolo
-
The Cyberpunk Project
© Paul Martin, traduzione
italiana Danilo Santoni
