VITA IN LETTERE - Maggio 2010
Data: Venerdì 14 maggio 2010
Argomento: Saggistica


di Roberto Sturm

Libri acquistati: Senza Luce (L. Bernardi), Il sangue è randagio (J. Ellroy)
Libri letti: Senza Luce (L. Bernardi), Libra (D. DeLillo)


Senza Luce, senza ombra di dubbio, è un ottimo romanzo. Difficile catalogarlo, e questo è un bene, perché le storie che si dipanano sono solo apparentemente autonome. E’ il buio esterno e quello interiore che le lega.
Partendo da un fatto di cronaca accaduto in un paesino vicino Bologna, dove un anziano si mette a sparare all’impazzata dalla finestra, Luigi Bernardi ne trae solo uno spunto per far partire storie alternative quotidiane di gente comune, con i dubbi, le paure, i difetti e le debolezze di tutti noi. Si parla di tante cose, in questo romanzo sicuramente scorrevole sul piano del ritmo e sul piano narrativo ma un po’ più complesso sotto il punto di vista della storia. Vicende che si sfiorano, che si toccano, rancori sopiti che si risvegliano proprio al buio, reazioni esagerate al limite della psicopatologia, drammi che arrivano all’epilogo.
E se la storia è sempre scorrevole, nonostante i cambi di vicenda, è merito anche di una scrittura efficace ma mai prolissa, dote che – come ripeto sempre – fa parte del bagaglio di scrittori che inequivocabilmente hanno raggiunto una maturità artistica al di sopra della media. Né poteva essere altrimenti per Luigi Bernardi, un autore che per anni ha agito nel campo dell’editoria come curatore, direttore di collane, editor e quant’altro.
Un romanzo che non segue mai il sensazionalismo, che si svolge, al buio, in una piccola città. Con, mi viene da dire, tanti piccoli protagonisti. Ognuno con la sua storia personale.


Monumentale questo Libra di DeLillo. Imperdibile, come l’altrettanto monumentale Underworld, che nonostante tutto reputo ancora il miglior romanzo scritto dall’autore statunitense. Libra non è un’epopea di un’era americana, ma solo il racconto, chiaramente romanzato, dell’assassinio di JFK. Sorprendente, spettacolare, calibrato nella trama e nella descrizione dei personaggi, se non dice niente di nuovo su quest’assassinio che ha sconvolto l’America della fine anni sessanta lo dice in modo nuovo. Che non è poco. Molti hanno scritto di questo argomento, ma nessuno, forse, è riuscito a dare un quadro d’insieme realistico e ad argomentare con protagonisti ognuno cn la propria storia. Davvero da leggere, uno dei capisaldi delle letteratura mondiale del novecento.





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