Il quinto principio
di Vittorio Catani, "Urania supplemento" n. 39, ed. Mondadori, 2009, 544 pagg., 5,50 €
Ottimo, è un romanzo corale, dai molti personaggi le cui storie poi mano a mano vanno ad intrecciarsi, che racconta di una fine del mondo davvero originale.
In un mondo nel quale il capitalismo ha ormai raggiunto vertici di... bassezza incredibili, prevalentemente controllando direttamente le menti delle persone per mezzo di un’evoluzione del web indossato da tutti, nel quale i soliti pochi straricchi vivono in una città dorata, serviti dal resto dell’umanità totalmente asservita ed avvilita, irrompono gli EE, Eventi Eccezionali.
Mega catastrofici accadimenti che violano ogni legge della fisica, seminando distruzione e morte.
Ma si scopre, anche, un universo parallelo, dove il Mondo è qualcosa di totalmente differente, e le persone vi possono vivere come… onde di energia, in una sorta di vita contemplativa (ma se ne dice molto di più).
Il mondo viene praticamente totalente distrutto, da questi EE, molti se ne vanno nel Mondo B, e i, pochi, superstiti tentano di ricreare una civiltà.
Uno dei personaggi più importanti è un fisico che, avendo scoperto il Quinto principio della termodimicamica che prevedeva l’avvento degli EE, deve cambiare identità per fuggire alla persecuzione del potere, che vuole che tutto rimanga come è (classicamente, ha anche abolito ogni forma di istruzione, per lasciare la gente nell’ignoranza).
Cambiamento che rimarrà ignoto perfino a lui, quando si troverà in quella nuova.
Ma verrà scoperto, arrestato e portato nella città dorata dei supericchi, dove conoscerà lo scopritore del Mondi B, ed organizzerà un tentativo di rivoluzione.
Vi è anche, come spesso nel Catani, molto sesso, anche in forme nuove, come nelle gerstalt che si capiscono potersi creare usando quegli eggeggi che tutti devono portare in testa.
Dunque una proiezione cupissima di quanto già oggi il capitalismo ci stà facendo, con le persone diventate solamente consumatori, produttori di ricchezza per chi li tiene in soggezzione: "… cosa hai fatto tu, negli ultimi tempi?... Hai lavoricchiato qua e là. Quel poco che hai guadagnato l’hai speso in scempiaggini ai limiti della vivibilità e facendo altri debiti…. La gente… Basta che produca merci e sopravviva." (pag. 319).
E di quel controllo delle coscienze più volte paventato dalle utopie negative: "Rousseau: Il paradiso è la trasparenza reciproca delle coscienze"… (che) oggi si sarebbe potuto capovolgere in "La trasparenza delle coscienze sarebbe un inferno reciproco. Il peggiore". (pag. 294).
In appendice una "Nota dell'autore e ringraziamenti" (pagg. 536-537), una "Bio-bibliografia essenziale" (pagg. 538-539) e un "L'autore-Vittorio Catani", intervista (pagg. 540-543).
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