Le terre magiche di Midendhil. La missione dell'ultimo custode
di Davide Simon Mazzoli, ed. Sperling & Kupfer, 2013, 14,90 €, 406 pagg.
Fantasy primo di una trilogia, racconta di un ragazzino che, a quattordici anni, scopre di essere colui che, unico, potrà salvare una terra magica dalla distruzione, e che quelli che credeva essere i suoi genitori adottivi sono, assieme ad altri che gli erano sempre vissuti attorno, dei Guardiani il cui unico scopo era quello di proteggerlo, di nasconderlo al Signore Nero che lo stava cercando.
Il buono, di questo libro, stà proprio nella ben riuscita descrizione dell’incredulità del ragazzo, che non riesce a capacitarsi di ciò che gli stà accadendo.
All’inizio sono solamente incubi, nei quali vede demoni che cercano di carpirlo, poi, mano a mano, comincia a capire che c’è decisamente qualcosa che non va, ma che non riesce a capire affatto; alla fine sarà quello che credeva essere un suo zio a rivelargli tutto.
Anche, o, forse, soprattutto a questo punto la sua incredulità è messa a dura prova, ma poi deve arrendersi dinnanzi a prove innumerevoli ed inconfutabili: lui è un essere che appartiene non alla Terra, ma a quel mondo magico di cui appunto solo lui potrà determinare la salvezza.
Quando, poi, lui e la sua amica del cuore vi finiranno, in quel mondo magico, la storia perde un po’ di mordente; le infinite avventure magiche vi sono descritte vivacemente, ma non c’è più quell’intrigante dubbio su ciò che stà accadendo, se non solo in minima parte.
Fra titubanze ed incertezze, l’eroe, alla fine, ovviamente, arriverà ad adempiere a quello che era il suo destino, e sarà, alla fin fine, l’Amore, per quella sua amica del cuore, a determinarne il successo.
Il tutto, comunque, è scritto, evidentemente, visto il pubblico al quale è rivolto, in una prosa semplice, che solo raramente ha qualche, lieve, impennata stilistica.
È, ovviamente, il dramma di ogni adolescente che deve intraprendere la sua strada di uomo, scegliere che uomo vorrà essere, ciò che vi si metaforizza.
Altri contributi critici: "Il romanzo fantasy che diventa un "Talent"", di Severino Colombo, "Corriere della sera", 16/11/2013
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