La Luna blu
di Massimo Bisotti, ed. Psiconline, 2012, Lit, 2013, Mondadori, 2022
Una donna ha dei sogni lucidi nei quali parla con e s’innamora di un uomo.
E dei quali al risveglio si ricorda perfettamente.
Scoprirà che quell’uomo è il protagonista di un libro scritto da uomo che al momento è in coma, a Londra.
Andrà da lui, e se ne innamorerà.
Ma, poi, avrà paura di così tanto, e fuggirà.
Ma per, poi, ricredersi, e decidersi a lasciare finalmente da parte la mente e dare retta al cuore; e tornare da lui.
Tutto ciò è raccontato in una incredibile prosa poetica che spesso, appunto, lascia da parte la razionalità e si addentra in luogo dell’anima… difficili.
Una cosa che mi sento di poter dire è che la quantità, di ciò, è forse esagerata.
Le parti per così dire di prosa normale sono esiguissime, la quasi totalità del testo è in questa prosa poetica.
Forse una miscelazione più equa, fra le parti, avrebbe giovato.
Ma, comunque, vi si dicono cose molto profonde, ovviamente, prevalentemente sull’Amore.
Io, purtroppo, ho potuto leggere l’ed. Lit. Ho letto che quella Mondadori è ampliata, ma non ve ne so dire.
Altri contributi critici: "Dieci anni mai controcuore", di Katia D'Addona, "Corriere della sera", 27/12/2022
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