Controeditoriale
Controeditoriale non è qualcosa di fisso, apparirà solo in quei numeri dove ce ne sarà bisogno.
Non tutto quello che si sperava all'atto di stampare questo numero è andato come si sperava. Soprattutto è fallito il tentativo di stampare T.D.S. da noi stessi, è possibile certo, e con risultati anche superiori a quelli di alcune pagine "sbagliate" presenti nel volumetto, ma è il tempo più che la qualità a risentirne, ci vuole troppo tempo e... la cura "ortografica" nonché stilistica ne risente così abbiamo autentiche papere vuoi di battuta, vuoi anche di sintassi (purtroppo).
Ci scusiamo soprattutto con Gustavo Gasparini per quel "Ibri" e con quelli de "La collina" per quel "Cllina" sono cose che capitano ai vivi.
Scuse a parte T.D.S. 3 avrà una qualità media uguale o superiore a quella del bellissimo inserto (tecnicamente parlando) che è allegato a questo numero 2.
T.D.S. prepara grandi novità per il futuro, i risultati del numero uno sono più che confortanti, adesso che possiamo anche darvi più materiale tocca a voi darcelo.
Chi avrà pazienza di aspettare il numero 3 vedrà una cosa bella, (c’era un altro aggettivo, andato perduto) rifinita, totale.
Una cosa rimane fissa per tutta l'esistenza di T.D.S. il nostro (una o più parole andate perdute) modo di fare e proporre la S.F., come un bisogno culturale del nostro tempo, il chiedersi come saremo, l'inventare un nuovo modo di essere letterario ed umano.
Da giovani ci rivolgiamo soprattutto ai giovani, anche a chi leggendo T.D.S. non sa cosa sia la S.F., non siamo politici, non proponiamo rivoluzioni e messaggi ambigui ed affastellati, cominciamo a mettere ordine nelle nostre emozioni, nelle nostre azioni, costruiamo un "senso del modo" che vada al di là delle solite cinque percezioni, poi si vedrà.
E se nuovo è lo stile che vogliamo lanciare nuova è anche la nostra formula "editoriale", non ci proponiamo fini di lucro ed in conseguenza di questo T.D.S. non cesserà mai la pubblicazione, il rischio semmai è quello che passi molto tempo fra un numero e l'altro, questo non accadrà se chi s'interesserà a T.D.S. sì comporterà come si è comportato chi si è interessato al primo numero, magari mandando mille lire tutte strappate in una busta. Quello ci basta.
Tuttavia moltissimi preferiscono fare l'abbonamento, tutti questi, posso già dirlo, si aspettino gradite sorprese.
Concludo con una nota per te che vedi per la prima volta T.D.S., noi esistiamo per provare che si può avviare un processo definitivo, e non ciclico, per la S.F. italiana, noi non regaliamo niente, NOI FACCIAMO e quel "NOI" non è limitato alla redazione od ancor peggio ad un solo individuo è il noi che comprende anche te che ti stai chiedendo cosa vogliono stì pazzi di T.D.S.
"The song remains the same" (La canzone rimane sé stessa) dicono i Led Zeppelin (famosissimo gruppo rock) ed è vero, la letteratura è una canzone che rimane sempre la stessa, dopotutto… Siamo noi che cambiamo.
O NO?
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