Mail n. 4
A: T.D.S.
Da: Giorgio Ferrari Genova.
Caro Prassi,
"Dei vostri" in che senso?
Per rispondere rispondo, visto poi che è un sacco di tempo che non fanzino… E anche perché lo spirito, vostro, mi ricorda abbastanza il "Verso le Stelle" di antica memoria; per cui credo c’entri molto il fattore nostalgia… Confesso però che la S.F. ed il fandom, particolare, mi hanno stufato, a livello ITALIA…
In che senso "dovrei essere dei vostri"?
Già quello è un particolare che mi urta… Io sono un tipo che mi devono spiegare le cose per benino dalla A alla Z, altrimenti non capisco niente: sapete, sono uno spirito semplice….
Cosa vorrebbe T.D.S. da me?
Che oltretutto mi confondo con le sigle: la prossima volta fonderanno un/a fanzine di nome DDT, o RCA, o NASA, o KGB, o EIAR? E allora cosa farò io?
Che significa TDS? tempo di smetterla, testa di semolino, titubanti del sesso, task-force da sbarco, torrone di Siena, tutti da seppellire, tette di silicone, tritarifiuti da scantinato, tetti di selce, tassi di sottobosco, tisici da sanatorio, tartine di salmone, torte di segala, tanfo di sporcizia, tango da strapazzo, testine di siluro, tartufi di sinigalia, tonti del Senegal, trucchi di Silvan?
Potrei andare avanti per ore: non stupitevi, mi vengono così, ne so un milione. In questo, anch’io posso essere mooolto "creativo"…
Comunque, mi è venuta un’idea: visto che siete della zona di Vercelli e che fate SF, perché non lanciate una rubrica (o un concorso) per la miglior ricetta di un risotto in caduta libera? Oppure il riso "buco nero", o "Alpha Centauri", o "Voyager", o "Cittadino-dello-spazio"?
Sarebbe più originale quello che un concorso letterario, o no?
Applicate la culinaria alla S.F., il risotto invece della recensione...
All'inizio sono sempre un po' acido: cosa vuole T.D.S. da me?
Dopo anni di fanzinismo mi sono un poi stufato; non credo più nella fanzine… Le ragioni, in tanto tempo, non sono cambiate di una virgola; gli stessi che la fanno poi si stufano, vanno a militare, fanno bambini, cambiano genere di interessi, si laureano, si sposano si spostano. Diciamo che evolvono, eh?
E poi (questo è un complimento) fare un/a fanzine "palestra aperta" a tutti è molto più rompino, difficoltoso ed amaro, che fare la stessa cosa fra quattro gatti che ci si mette solo la roba nostra che siamo i più furbi e i più meglio quindi ce ne sbattiamo del prossimo e facciamo quello che vogliamo noi: prese di posizione, giudizi, cacatedisenno, e naturalmente cose bellissime… Naturalmente l'arco di vita media dei due tipi di fanzine è lo stesso: n. 0 1 e 2 e amen. Salvo rari casi di gente ammalata o pazza fino al midollo da continuare imperitura e imperturbabile. Perché ci ha i soldi per farlo. Altrimenti ciccia.
"Essere dei vostri" che vuor dì?
Per il fandom ho fatto poco, lo devo ammettere… È anche vero che le varie fanzine per me non hanno fatto un tubo, o non mi hanno dato il modo di. farlo, o mi hanno turlupinato perdendo materiale, abbonamento o interesse. Salvo rari casi, doveroso ricordarlo.
Tuttavia, col tempo, e non si discute, c'è sempre un calo da entrambe le parti. Genova è uno di quei posti in cui non sono mai nati circoli di S.F. animativa o creativa, per cui non sono mai uscito dall’isolamento. A un certo punto, la posizione, di stallo, mi è piaciuta tanto da convincermi a fare i versacci alle varie richieste che mi pervenivano dalle fanzines. Non ho più voglia di fanzines di fandom o di S.F. autarchica. Tant'è rimane il vizio di restare ancorato: così, anche disapprovando, o facendo finta di, ho sempre l'impulso a rispondere qualcosa. È un atteggiamento contradditorio (comunque, da vero fan: trovatemi un fan tale da 20 anni che non sia scontento!) ma che mi serve come valvola di sfogo.
Cosa vuole da me T.D.S. (già diventato D.D.T.?)?
In verità sono tentato tra l'autentico disinteresse e l’occasione (dopo tempo) di fare qualcosa di interessante con qualcosa che valga la pena,
Stendimi un bel programmino concettuale delle vostre intenzioni e poi ne parliamo. Sempre che, nel frattempo, qualcuno di voi non abbia già deciso che è meglio correre dietro ad una sana gonnella, prepararsi a un esame, farsi una ricettina di sciroppo di funghi e betulle, cambiare aria, cambiare genere e dedicarsi al western, fare un viaggio in camper in Bulgaria, badare alla azienda paterna, fasi un corso di uncinetto, mettere una torta in forno, sballarsi canguro in un parco deserto davanti ad una undicenne, ubriacarsi fine alla nausea, vedersi tutta la serie di "Francis il mulo parlate", scrollarselo, aspettare che esca al cinema locale "Blade Runner", fare una telefonata oscena (segnate con una crocetta il quadratino prescelto).
Non mi fido più dei fanzinisti, ma se siete ancora in piedi, fatemi sapere qualcosa.
Poco affezionatamente vostro, per ora.
Giorgio Ferrari
GENOVA
Caro Giorgio,
Come vedi in questo numero manca la rubrica "Humor" da te degnamente sostituita.
Almeno questa battuta la dovevo fare!
Ma adesso passiamo a cose, "tragiche"; perché un fan muore?
È tutto lucidamente vero quel che dici, si matura e molte cose portano lontano dagli amici e dagli interessi dei vent'anni.
Le ragazze diventano mogli e poi magari anche madri, la scuola diventa lavoro (e con esso non hai più tempo), ci si imborghesisce, in alcuni non rari casi, si mette su pancia e magari c’è chi va alle adunate degli Alpini per ricordare i "Vecchi tempi" come se avesse fatto la grande guerra.
L’età giusta per interessarsi di S.F. è, c'è poco da fare, quella età particolare dei 15 anni, magari sei pure un timido "violino", il secchione in Italiano.
Quindi non nascondiamoci dietro un dito ed ammettiamo che la S.F. è effettivamente una NARRATIVA ADOLESCENZIALE. Ed allora?
Allora bisogna trovare il sistema di inserire un qualcosa che non vada via col tempo. Bisogna insomma uscire dal ghetto come mentalità, quando si è ancora in tempo.
E qui gradirei che LEGGESTE CON ATTENZIONE QUANTO SEGUE.
Che ne pensate se T.D.S. si facesse carico di superare questa impasse aprendosi a discorsi artistico-culturali più vasti?
Non è un discorso nuovo per noi (leggi musica), insomma è già raro trovare ragazzi che s’interessano di letteratura ed arte, quindi tale categoria è già un "ghetto" prima che una élite; interessarsi di S.F. (malgrado noi la pensiamo diversamente) vuol dire essere due volte nel ghetto! E francamente una mi basta.
Ora è chiaro che la nostra "Matrice" è e sarà sempre la S.F., ma la S.F. intesa come inizio di una "Cultura nuova" alla pari con altri processi contemporanei che se notate chiamano in "pista" proprio noi giovani. È chiaro che leggendo "Perry Rhodan" da adulti, inevitabilmente, si considererà la S.F. una scemata. Non è il caso, Cl TENGO A SPECIFICARLO, di fare "BARRICATE" contro la S.F. degli Heinlein, degli Asimov e dei Campbell nonchè dei Van Vogt ma è doveroso altresì collocare "L’avventurosa" in un discorso a parte, non meno meritevole ma chiaramente diverso rispetto al discorso dei Dick dei Ballard, Le Guin, Delany, Disch, Farmer & company che è onestamente l'unico ARTISTICAMENTE INNOVATORE dell'intera S.F. Nessuna idea preconcetta quindi, ma è proprio in nome di UN'APERTURA DI MENTE che dobbiamo interessarci anche alla "Corrente Principale" di quell’avventura stimolante che è il pensiero umano.
Poi sarà utile lasciare nell'anticamera il vezzo del fandom di autoinventarsi polemiche PERSONALI su toni TRIVIALI, non sia nemmeno questa una "Barricata" verso chi invece all’linterno del fandom, vogliamo sperare nella nostra inesperienza che siano tanti, lavorano con passione ed amicizia.
Ricapitolerei quindi le conclusioni che tu, Giorgio, mi hai fatto tirare in conseguenza della tua lettera senza dubbio la "Più lucida e "seria"" fra tutte quelle ultimamente giunte.
Rivista per i Giovani perché è quello il momento formativo cruciale, (ma non "chiusa" agli "ultratrentenni"), apertura con gli spazi esterni alla particolare "isola" del fandom.
Naturalmente per quanto riguarda la narrativa non possiamo (per ora) discostarci troppo dalla S.F. che RIMANE SEMPRE LA BASE, ma soprattutto nella saggistica e nell'arte intesa come figurativa proseguiremo con apporti esterni atti ad "Informare" pure una "Cultura autenticamente giovane & contemporanea".
Pensate che ciò significherebbe compromettere la rivista? Ditelo apertamente RISPONDETE A QUESTO INTERROGATIVO CAPITALE.
Ciao
Caro Giampiero.
Ho ricevuto oggi la tua fanzine ed ho notato (ed appreso al club City) che hai iniziato a dare spazio agli "annunci" del club milanese. Mi sembra un'ottima idea visto che siamo tutti appassionati di S.F. e vogliamo che questa letteratura si espanda "everywhere". Al più presto avrai il denaro tramite vaglia.
Ora, una piccola richiesta, potresti pubblicare questo annuncio sulla pagina della posta della tua 'zine?
"DESIDEREREI CORRISPONDERE CON RAGAZZE (MAX 18enni) ALLE QUALI PIACE LA S.F. ED AVERE, QUINDI, LORO OPINIONI IN PROPOSITO"
Forse ti potrà sembrare una richiesta un po' assurda visto che sono rarissime le ragazze appassionate del nostro genere, comunque ci provo! Ti ringrazio anticipatamente e ti saluto (chissà se ci incontreremo una volta al Club City).
PAOLO ANGHINELLI VIA TARTAGLIA, 7 - 20154 MILANO
Tra un po' metteremo anche la rubrica "Fiori d’arancio spaziali".
È strano che tu ti rivolga a T.D.S., rivista ancora in crescita, il che significa non avere ancora un vario pubblico, quando sei socio di City e certamente conoscerai di persona ragazze appassionate.
Il quesito che ti poni non è nuovo, certo però che le ragazze sono poche ma buone! Infatti quasi tutte hanno avuto un successo come scrittrici ed "addette ai lavori" che la maggioranza dei "maschietti" manco si sogna.
Avrai fortuna?
Bho…
Certo è che ti potresti esporre a qualche "lettura caustica" piena di battutine facilmente immaginabili.
Per me ti ho aiutato adesso buona fortuna.
P.S. T.D.S. non è la mia 'zine!
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